MEDIO ORIENTE, guerra a Gaza. Salta la tregua: Israele sferra l’attacco a Rafah

Controverse le ore che hanno preceduto l’attacco delle forze dello Stato ebraico alla città di Rafah: Hamas afferma di avere accettato la proposta di accordo, ma ad avviso di Israele questo, approvato dall’organizzazione islamista radicale palestinese, sarebbe tuttavia stato «modificato» nei termini da renderlo «lontano dalle richieste fondamentali» con i rappresentanti di Gerusalemme e concordata con i mediatori di Qatar ed Egitto al tavolo negoziale del Cairo. Si ritiene che l’operazione militare a Rafah sia finalizzata a esercitare pressioni su Hamas allo scopo di indurli a liberare gli ostaggi. Nella tarda serata di ieri sono quindi iniziate le operazioni delle forze armate dello Stato ebraico nel settore di Rafah, annunciata dal portavoce di Tsahal, Daniel Hagari, dopo la diffusione ufficiale della nota dell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, nella quale si rendeva noto che il gabinetto di guerra israeliano aveva deciso all’unanimità di procedere con l’operazione terrestre, appunto, «per esercitare pressioni militari su Hamas con l’obiettivo di fare progressi nella liberazione degli ostaggi e per altri obiettivi di guerra». Gerusalemme invierà in ogni caso una propria delegazione di negoziatori al Cairo al fine di avere colloqui con i mediatori nel tentativo di trovare un accordo soddisfacente. nel frattempo, le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno attaccato obiettivi dell’organizzazione armata islamista palestinese, che nella zona orientale della martoriata città di confine con l’Egitto dovrebbe schierare ancora quattro suoi battaglioni. Sempre nella tarda serata, fonti palestinesi hanno riferito del movimento in ingresso nella striscia di Gaza dal valico di Kerem Shalom di unità corazzate e difanteria israeliane, questo mentre erano in atto bombardamenti aerei e dell’artiglieria delle postazioni di Hamas.

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