Palermo, 4 ottobre 2025 – «La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare un hub strategico nel Mediterraneo per connessione digitale, energetica e logistica, ma anche umanistica, ma per riuscirci servono infrastrutture moderne che siano realizzate in tempi certi e una governance trasparente che può aversi solo attraverso una programmazione integrata con visione intermodale gestita nel continuo da una cabina di regia. Senza questi elementi rischiamo di perdere un’occasione storica non solo per l’isola, ma per l’Italia e l’Europa». Ad affermarlo è stata Antonella Giachetti, presidente dell’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (AIDDA), a conclusione dell’evento “Donne Imprese Territorio: come rendere la Sicilia più connessa e competitiva”, che ha avuto luogo quest’oggi a Palermo presso l’Antico Stabilimento Balneare di Mondello Alle Terrazze.
VISIONI E SINERGIE ANALIZZATE AL CONVEGNO PALERMITANO
Al convegno hanno inoltre preso parte giuristi, docenti universitari ed esperti di economia e infrastrutture. A introdurre la discussione è stata Iole Pavone, presidente della delegazione siciliana di AIDDA, intervento al quale è seguito quello di Maria Grazia Bonsignore, presidente del Movimento donne imprese Confartigianato. Nel corso del primo panel, moderato da Daniela Anselmi (presidente di AIDDA Liguria), hanno preso la parola Nico Torrisi (Federalberghi Sicilia e Sac), Ida Angela Nicotra (Università di Catania), Rosario Mazzola (docente emerito dell’Università di Palermo e attualmente membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) e Giulia De Martino (Cda ENAC); nella seconda parte del convegno, moderato dalla giornalista Carla Fernandez, sono intervenuti Iolanda Riolo (IRFIS FinSicilia e Riolo Group), Vincenzo Falgares (Regione Siciliana) e Valentina Melfa (Sicindustria Caltanissetta).

Antonella Giachetti (AIDDA)
PONTE SULLO STRETTO E ALTRE INFRASTRUTTURE
«Nel primo panel – ha proseguito la Giachetti -, abbiamo discusso di Ponte sullo Stretto, ma non solo: ci si è chiesti a che punto siamo nella realizzazione dei principali interventi infrastrutturali sulla rete viaria e ferroviaria necessari per creare condizioni di competitività delle imprese, reti stradali e ferroviarie, sistema aeroportuale e programmazione regionale. Non si tratta esclusivamente di temi tecnici, ma interventi da cui dipenderà concretamente quale sarà effettivamente il posizionamento europeo della Sicilia. Nel secondo si è trattato del ruolo svolto dai patti strategici territoriali e del ruolo delle imprese nello sviluppo sostenibile, da cui risulta quanto sia decisiva l’alleanza tra pubblico, privato e Terzo settore: solo unendo competenze, visioni e responsabilità diverse possiamo costruire uno sviluppo duraturo e inclusivo».
RISPOSTA SISTEMICA ALLE SFIDE CONTEMPORANEE
Ella ha quindi sottolineato che «il messaggio è chiaro: le sfide contemporanee richiedono di essere affrontate in maniera sistemica attraverso una preliminare condivisione di un piano tra Stato e Regione Sicilia, non limitato a singole opere o gruppi di opere necessarie, ma con oggetto la volontà politica di rendere la Sicilia hub strategico pluridimensionale, a cui, con la creazione di un tavolo tecnico che svolga le funzioni di cabina di regia, partecipino a cascata Province e Comuni, parti sociali, imprese e Terzo settore. Per la messa a terra del piano e dei suoi progetti sono necessari l’intervento e la collaborazione degli operatori privati e del Terzo settore per affrontare ogni criticità connessa alla sua realizzazione, dalla scarsità delle risorse idriche alla capacità di elettrificazione dell’isola».
SICILIA ED EUROPA
«Con questo evento – ha infine concluso la presidente nazionale di AIDDA – la nostra associazione ha voluto contribuire a tracciare una road map operativa. La Sicilia non è un tema periferico: è una questione strategica per l’Italia e per l’Europa. Le imprenditrici vogliono essere parte attiva di questo percorso, portando idee e competenze per generare crescita e innovazione. Aidda è presente e pronta alla collaborazione».



