LAVORO, morti bianche. Incidente al porto di Napoli: marittimo quarantacinquenne schiacciato da un carico

L’uomo si trovava a bordo della nave ed è rimasto schiacciato dalla ralla che posizionava un semirimorchio. Il decesso del lavoratore è avvenuto sul colpo, lascia la moglie e due figlie

Tragedia sul lavoro nel porto di Napoli: un marittimo dell’età di quarantacinque anni è morto ieri sera mentre era intento all’ultimazione delle operazioni di carico del traghetto Antares GNV. L’uomo si trovava a bordo della nave ed è rimasto schiacciato dalla ralla che posizionava un semirimorchio. Il decesso del lavoratore è avvenuto sul colpo, lascia la moglie e due figlie.

ENNESIMA «MORTE BIANCA»

Cordoglio e reazioni all’ennesima morte bianca sono stati espressi dalle organizzazioni sindacali. «Siamo stanchi di leggere fiumi di parole e commenti inutili che ogni volta accompagnano una morte assurda come quella avvenuta ieri sera – ha dichiarato al riguardo il segretario generale della Fit Cisl Alfonso Langella -, non spetta a noi individuare le responsabilità, ma come sindacato chiediamo alle Istituzioni nazionali e locali di fermare questa ondata di tragiche morti e di intervenire sulle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, che evidentemente non sono sufficienti o adeguate. Non possiamo definirci un paese civile se un lavoratore rischia ogni giorno di perdere la vita in questo modo».

INSICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

In un comunicato emesso congiuntamente, il segretario generale e quello nazionale di Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi e Giuliano Galluccio affermano che questa strage di lavoratori va immediatamente fermata. «Occorrono subito azioni concrete per aumentare sicurezza nel settore – essi proseguono -, poiché nonostante tutta l’attenzione che stiamo mettendo sul tema della  sicurezza, questo tragico evento ci dimostra come in ambito marittimo e portuale vada concentrata tutta la nostra azione. Oltre al quanto mai urgente aggiornamento dei decreti 271 e 272 del 1999, bisogna partire da subito con azioni concrete quali ad esempio il rafforzamento dei presidi sanitari e di controllo e, inoltre, rimettere al centro il sistema delle regole, anche contrattuali, per fermare questa inutile strage di lavoratori.

LA DINAMICA DELL’ACCADUTO

Dal canto suo, GNV ha reso noto che fornirà la «massima collaborazione alle autorità preposte al fine di fare chiarezza sull’esatta dinamica dell’accaduto». Si dichiara in un comunicato ufficiale che: «In merito a quanto occorso ieri sera a bordo della motonave Antares, GNV esprime il proprio cordoglio e si unisce al dolore ai famigliari del collega, membro dell’equipaggio, che ha perso la vita nell’incidente, manifestando loro la massima vicinanza e supporto. La compagnia prosegue nel garantire massima collaborazione alle autorità preposte per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Da una prima ricostruzione il marittimo sarebbe stato fatalmente investito da un semirimorchio durante la fase di carico sulla nave che si trovata ormeggiata presso il porto di Napoli e si preparava a partire alla volta di Palermo».

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