CINEMA, eventi. Salina Doc Fest 2023: donna oltre confini

Presentata a Roma la XVII edizione del Festival internazionale del documentario narrativo che si svolgerà nell’arcipelago delle Eolie dal 13 al 17 settembre. Nel corso dell’evento ideato e diretto da Giovanna Taviani verranno, tra l’altro, proiettate le sei opere in concorso, pellicole che affrontano tutte il tema della donna e della condizione femminile, sei storie di donne molto forti ma anche molto sole. Alla presentazione, che ha avuto luogo lo scorso venerdì 4 agosto presso la Sala Santa Rita da Cascia in Campitelli, ha partecipato anche il regista francese Nicolas Philibert, autore di “Sur l’Adamant”, docufilm che affronta un tema estremamente delicato, quello dalla follia e dei malati psichiatrici, persone sovente relegate ai margini della società in quelle «discariche» che spesso hanno sostituito con altri nomi quelli che un tempo erano i manicomi; insidertrend.it era lì con i suoi microfoni (A561)

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Riabilitare la follia in chiave poetica e politica, questo è l’obiettivo perseguito dal cineasta francese autore di una serie di opere il cui focus è stato concentrato sulle problematiche relative alle persone affette da patologie psichiatriche e su come le strutture sanitarie e riabilitative intervengono in loro sostegno. Il suo docufilm, “Sur l’Adamant” (che appunto è una struttura parigina che potremmo paragonare, mutatis mutandis, a un centro d’igiene mentale italiano) ha vinto l’Orso d’Oro alla Berlinale 2023 ed è stato inoltre premiato dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, con la Medaglia di Roma in occasione della proiezione dell’opera al Cinema Nuovo Sacher (in prima romana), dove si è poi intrattenuto in dialogo col critico cinematografico Fabio Ferzetti. La distribuzione nelle sale italiane avverrà in autunno per I’Wonder Pictures.

L’ATTENZIONE  SUGLI «ULTIMI»: FOLLIA, PSICHIATRIA, PREGIUDIZI

Philibert è intervenuto all’evento di presentazione assieme alla sua compagna e collaboratrice, la psicoanalista dell’Adamant, Linda de Zitter. «Come riabilitare la follia in chiave politica e poetica?», è stata la sua domanda retorica che ha preluso alla illustrazione che egli ha successivamente fatto della sua opera in chiave artistica e di impegno sociale, «liberandosi dai pregiudizi, in primo luogo da quelli che condizionano noi stessi». Quello della follia e della psichiatria, intese nel senso di malattia e cura, è certamente un tema difficile, dove la macchina da presa di Philibert ha fatto breccia nelle crepe della mente umana al fine di indagare e comprendere come prendersi cura nel migliore di modi possibili di questi malati.

SALINA DOC FEST 2023: XVII EDIZIONE

Come ripeteva spesso Cesare Zavattini, «il documentario pedina la realtà», e la conferma di questo assunto la si avrà in Sicilia a settembre nel corso della XVII edizione del Salina Doc Fest, quando sull’isola dell’arcipelago delle Eolie ci saranno proiezioni, incontri, spettacoli dal vivo e l’omaggio ad Agnès Varda. Tra gli ospiti verrà premiata la cineasta iraniana Firuozeh Khosrovani, la regista e attrice Valeria Golino che, con Francesca Marciano, è sceneggiatrice della nuova serie televisiva Sky Original, “L’arte della gioia”; quindi Isabella Ragonese, al debutto da regista con il documentario su Rosa Balistreri. Dal 13 al 17 settembre Donna Oltre Confini, evento concepito e diretto da Giovanna Taviani, il festival del documentario narrativo dedicato alla donna e alle donne secondo un programma ricco di eventi.

LA PRESENTAZIONE A ROMA

A lanciarlo a Roma lo scorso venerdì 4 agosto presso la Sala Santa Rita da Cascia in Campitelli, è stata la stessa direttrice artistica Giovanna Taviani, che, come accennato, si è avvalsa della collaborazione di un ospite di eccezione, Nicolas Philibert, che per altro aveva già partecipato a una precedente edizione del Salina Doc Fest nel 2019. Quest’anno attenzione concentrata sulla figura femminile nelle sue azioni audaci e coraggiose che hanno segnato la storia e il linguaggio cinematografico: «Continua il nostro discorso sull’Isola come metafora femminile – ha infatti sottolineato al riguardo la Taviani -, il cui unico confine è il mare. Nel nuovo concept realizzato da QMI Stardust, dalle acque profonde delle Isole Eolie emerge un’isola che ha i contorni mutevoli e fuggenti di una donna: è l’isola di Salina, detta anche Didyme, che nel greco antico significa gemella, per i due coni di vulcano che la attraversano e che visti dal mare sembrano i seni di una dea supina emersa dall’acqua, con lo sguardo rivolto verso un nuovo orizzonte di libertà».

DONNA OLTRE I CONFINI

L’urgenza del tema nasce da nasce da una riflessione su quanto sta accadendo oggi nel mondo, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan «Donna Vita Libertà!» restituisce alle donne un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Alla cinematografia femminile iraniana e alle sue protagoniste il Salina Doc Fest dedicherà un Focus Donne e Iran, nella speranza, e nella convinzione, che l’unico modo per aiutare il movimento delle donne iraniane è parlare di loro, non farle sentire sole. In primis, il festival si onora di presentare un Omaggio ad Agnès Varda, regista, sceneggiatrice e fotografa belga, esponente di spicco della Nouvelle Vague con una sorpresa: il dialogo tra la Varda e Cecilia Mangini, in un’intervista inedita realizzata da Paolo Pisanelli.

OMAGGI AD AGNÈS VARDA E FIROUZEH KHOSROVANI

Nell’ambito del Focus Donne e Iran, spicca la presenza della cineasta Firuozeh Khosrovani, che sarà premiata con il Premio Irritec. “Onorata di consegnare a Firouzeh Khosrovani il Premio Irritec – ha dichiarato Giulia Giuffré, board member & sustainability ambassador del gruppo industriale -, che con arte, coraggio e determinazione, attraverso il documentario narrativo ha dato voce ad un’intera generazione. Perché la storia iraniana e le sue complessità sociali, tra cui le condizioni delle donne, sono lo specchio di una più ampia realtà». Al riguardo verranno proiettati i film Rough Cut (2007), Profession: Documentarist (2014), Fest of Duty (2014) e Radiografia di una famiglia (2020), introdotti e presentati con la regista da Antonio Pezzuto e Paola Cassano, responsabili della selezione dei film in concorso. Firouzeh Khosrovani sarà anche protagonista di un incontro pubblico, moderato da Anna Maria Pasetti.

CONDIZIONE FEMMINILE IN IRAN: IL CASO KHOSROVANI

Studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, Firuozeh Khosrovani ha conseguito un diploma di giornalismo a Teheran, dove, il 10 maggio del 2022, è stata arrestata senza una ragione con la collega Mina Keshavarz. Nei suoi documentari ha esplorato l’immagine delle donne tra il vecchio regime (quello dello shah) e la Repubblica islamica instaurata dopo la rivoluzione. Al festival sarà presente l’attrice, regista e sceneggiatrice Valeria Golino, che sarà insignita del Premio SIAE Sguardi di Cinema, istituito nel 2017 allo scopo di conferire valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche e che ha già visto premiare in passato Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella.

VALERIA GOLINO E FRANCESCA MARCIANO

A consegnare il premio sarà Roberto Razzini, consigliere di gestione SIAE e managing director di Sony Music Publishing. La Golino sarà quindi omaggiata con la proiezione (introdotta dal critico Enrico Magrelli) del film “Miele”, sua opera prima come regista, presentato Festival di Cannes 2013 nella sezione Un Certain Regard. Con lei, Francesca Marciano, che riceverà il Premio Ravesi (“Dal Testo allo Schermo”, sceneggiatrice di “L’Arte della Gioia” serie Sky Original diretta da Valeria Golino, girata in Sicilia e ispirata all’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza), la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio Novecento che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. Golino e Marciano saranno protagoniste di un incontro pubblico, moderato sempre da Enrico Magrelli. Miele è la storia di Irene (interpretata da Jasmine Trinca), soprannominata “Miele”, trentenne che aiuta segretamente i malati terminali con l’eutanasia, offrendo loro sempre la scelta di poter interrompere il processo. Un riconoscimento a Valeria Golino all’impegno e al successo del suo lavoro come regista.

ROSA: IL CANTO DELLE SIRENE

Novità del Salina Doc Fest è anche la proiezione di Rosa. Il canto delle Sirene, il poetico ritratto della più importante cantastorie siciliana, Rosa Balistreri, realizzato da Isabella Ragonese, al debutto assoluto come regista. Prodotto da Quoiat Films per Sky Arte, il documentario racconta, attraverso le parole e le vite di un gruppo di donne siciliane, l’anima profondamente folk della cantastorie nei luoghi della sua Palermo e nei volti delle donne che oggi la abitano. L’essenza di Rosa è espressa dalla stessa voce della Ragonese che ha svolto un’approfondita indagine sul territorio, incontrando alcune donne il cui percorso di vita si incrocia con i temi archetipici e gli eventi raccontati dalla protagonista nella sua appassionata carriera di cantastorie. Alla regista e attrice, che sarà presente al festival, andranno due riconoscimenti: il Premio Salina Doc Fest alla regia e il Premio Omi-Fer, assegnato dall’omonima società tunisina sponsor del festival, che ha fatto dell’inclusione e delle chance lavorative un autentico esempio nella strada verso il successo.

UN ESEMPIO DI INCLUSIONE E SUCCESSO

Il premio, consegnato personalmente dal CEO e fondatore dell’azienda Taha Omri, è assegnato alla Ragonese per aver saputo documentare nel migliore modo, la preziosa testimonianza di vita di una donna in costante lotta a favore della difesa dei diritti umani, combattendo in prima linea contro povertà, violenza, maschilismo e corruzione. Dopo la consegna del premio avrà luogo un omaggio a Rosa Balistreri a cura di Etta Scollo, cantautrice catanese che rielabora versi e racconti del mondo ridando voce a storie sopite nel tempo, ma risonanti nel presente che ci attraversa, facendosi indagine sul senso in musica. Con lei sul palco anche Gaspare Balsamo, attore e narratore orale che leggerà alcuni brani di autori siciliani dedicati alla Balestrieri. Balsamo sarà anche il protagonista della preview del festival il 13 settembre, alla presenza del Sindaco di Leni Giacomo Montecristo, con lo spettacolo “cunto Omo a Mari”, liberamente tratto dal romanzo Orcynus Orca di Stefano d’Arrigo.

L’AVAMPOSTO: STORIA UTOPICA DI UN ECO-GUERRIERO

Film di apertura del festival, alla presenza del regista, sarà “L’avamposto” di Edoardo Morabito, film documentario ambientalista realizzato dal montatore di Maresco e prodotto da Dugong Film con Rai Cinema, che narra la storia utopica di un eco-guerriero scozzese che in Amazzonia crea un luogo ibrido di tecnologia e natura preservato dagli abitanti della foresta. Quando un disastroso incendio ai confini dell’area minaccia di cancellare questo “avamposto”, decide di organizzarvi un altrettanto evento spettacolare, un concerto dei Pink Floyd, al fine di sensibilizzare e convincere il governo a difendere la riserva. Un’opera di estrema attualità con un messaggio forte e chiaro: in un mondo che corre a velocità folle verso l’apocalisse, essere un po’ folli è l’unico modo per opporre resistenza.

SEI STORIE DI DONNE

Sei, invece, i film documentari in concorso quest’anno al festival: After the bridge di Marzia Toscano e Davide Rizzo, storia di una donna italiana convertita all’Islam la cui vita e responsabilità genitoriale è travolta dall’attentato suicida terroristico del figlio, membro di un commando jihadista; Chutzpah – qualcosa sul pudore di Monica Stambrini, un diario  familiare di una donna in crisi che filma ossessivamente con impertinenza («chutzpah» in ebraico) immagini intime del suo contesto quotidiano; Il debutto di Chiara Scardamaglia, Laura Schimmenti e Andrea Zulini, un film che segue da vicino la registrazione di un disco che ripercorre la parabola esistenziale e politica di una musicista attraverso un’accurata ricerca etnomusicologica, con i brani più significativi e le tematiche più pregnanti di uno spaccato storico e artistico del popolo siciliano;  L’expérience Zola di Gianluca Matarrese, una storia che mescola vita reale e teatro nelle prove per la messa in scena dell’opera di Zola “L’assommoir”, durante le quali i due protagonisti vedono sfumare la propria realtà nella finzione, trovandosi a ripercorrere insieme tutte le scene della storia tra Coupeau e Gervaise.

VIAGGI INTERIORI

The land you belong di Elena Rebeca Carini, il viaggio interiore di una ragazza che a trenta anni scopre di avere un fratello e decide di conoscerlo da vicino attraverso la sua videocamera, confrontandosi con domande e dubbi, alla scoperta di una propria nuova identità; Touché di Martina Moor, la vita e carriera di un’atleta tra l’ossessione per il successo e il fantasma del fallimento, in un viaggio esistenziale intriso di imprevisti e tradimenti che la costringe a cambiare drasticamente mentalità, luoghi e relazioni umane. Tre i premi finali per i documentari in concorso: il Premio Palumbo Editore al Miglior documentario, il Premio Mediafenix al Miglior montaggio e il Premio Signum Studenti DAMS Roma Tre e Isa Conti Lipari al documentario più votato dagli studenti. La giuria ufficiale del concorso è composta da Francesca Marciano, Anastasia Plazzotta e John Vignola; la giuria degli studenti DAMS Roma Tre e Isa Conti di Lipari dalle professoresse Ivelise Perniola e Maria Antonietta Drago.

CREDITI E INFO

Realizzato nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana (Patto per il Sud) FSC 2014-2020 Regione Sicilia, Sicilia Film Commission, MIC, Agenzia per la coesione territoriale, Sensi Contemporanei Con il sostegno di MIC e Società italiana degli autori ed editori (SIAE), con il patrocinio dei Comuni di Santa Marina Salina, Malfa e Comune e Leni. Tra i sostenitori del festival, la direzione artistica ricorda con affetto Andrea Purgatori, che  in veste di presidente del Consiglio di sorveglianza SIAE e membro del comitato scientifico del Salina Doc Fest, si era recato più volte a Salina, ed era stato protagonista di numerosi dibattiti, entrando nell’anima dell’isola e dei salinari.

www.salinadocfest.it

info: segreteria@salinadocfest.it

A561 – CINEMA, SALINA DOC FEST 2023: DONNA OLTRE I CONFINI. Presentata a Roma la XVII edizione del Festival internazionale del documentario narrativo che si svolgerà nell’arcipelago delle Eolie dal 13 al 17 settembre.
Nel corso dell’evento ideato e diretto da Giovanna Taviani verranno, tra l’altro, proiettate le sei opere in concorso, pellicole che affrontano tutte il tema della donna e della condizione femminile, sei storie di donne molto forti ma anche molto sole. Alla presentazione, che ha avuto luogo lo scorso venerdì 4 agosto presso la Sala Santa Rita da Cascia in Campitelli, ha partecipato anche il regista francese Nicolas Philibert, autore di “Sur l’Adamant”, docufilm che affronta un tema estremamente delicato, quello dalla follia e dei malati psichiatrici, persone sovente relegate ai margini della società in quelle «discariche» che spesso hanno sostituito con altri nomi quelli che un tempo erano i manicomi. Di seguito la registrazione integrale degli interventi di ELISABETTA CASTIGLIONI (promoter culturale), GIOVANNA TAVIANI (ideatrice e direttrice del Salina Doc Fest), NICOLAS PHILIBERT (regista), LINDA DE ZITTER (psicoanalista presso L’Adamant di Parigi), ANTONIO PEZZUTO (responsabile della selezione dei film in concorso), ELEONORA DE LUCA (attrice).
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