POLITICA, lutti. La scomparsa di Arnaldo Forlani: se ne va il «coniglio mannaro»

L’uomo politico democristiano era nato a Pesaro l'8 dicembre del 1925 e nella sua lunga vita ricoprì posizioni di vertice nel proprio partito, oltreché numerosi incarichi di governo. Eletto in Parlamento nel 1958, attraversò l’intera esistenza della prima Repubblica

Se ne va un altro protagonista della prima Repubblica: Arnaldo Forlani si è spento all’età di novantasette anni nella sua casa romana. L’uomo politico democristiano era nato a Pesaro l’8 dicembre del 1925 e nella sua lunga vita ricoprì posizioni di vertice nel proprio partito, oltreché numerosi incarichi di governo.

POLITICO NAVIGATO NELLE CORRENTI DEMOCRISTIANE

Per molti anni principale collaboratore di Amintore Fanfani nella corrente Nuove cronache, agli inizi degli anni Ottanta diede assieme ad Antonio Gava e Vincenzo Scotti alla corrente Azione Popolare, conosciuta anche come Grande centro. Forlani fu sia presidente che vicepresidente del Consiglio dei ministri, ministro degli Esteri, della Difesa e delle Partecipazioni statali, segretario della DC dal 1969 al 1973 e dal 1989 al 1992, quindi nel periodo terminale della cosiddetta prima Repubblica nel corso del quale assieme al democristiano Giulio Andreotti e al socialista Bettino Craxi fondò quell’alleanza politica di governo divenuta nota come «CAF».

ARTEFICE DEL «CAF» ASSIEME A CRAXI E ANDREOTTI

Nel 1980 fu tra gli artefici dell’affermazione al congresso della DC di una maggioranza moderata che elesse segretario politico Flaminio Piccoli, ponendo in seguito fine all’esperienza collaborativa del “compromesso storico” con il Partito comunista italiano che aveva caratterizzato gli anni precedenti. Nel 1992 venne candidato alla presidenza della Repubblica, si era nell’imminenza dello scandalo di tangentopoli e dell’inchiesta giudiziaria di “Mani pulite”, tuttavia la sua elezione venne ostacolata proprio da una parte degli esponenti del suo stesso partito. Si trattò di un avvenimento che segnò l’inizio della fine della sua lunga carriera politica iniziata nel lontano 1958. Nell’ottobre del 1992 Forlani rassegnò le dimissioni da segretario del partito. In seguito venne inquisito dalla magistratura. Nel 1994 non si avrebbe poi presentato la sua candidatura alle elezioni politiche.

Condividi: