SOCIETÀ, sprechi alimentari. Roma Capitale: l’Assemblea capitolina approva il Regolamento del Consiglio del cibo, Roma impegnata nel contrasto del fenomeno

È stato approvato nel corso della seduta dell’Assemblea capitolina di oggi il Regolamento del Consiglio del Cibo. Composto da vari enti istituzionali, tra cui i Municipi, il Consiglio del cibo vede il coinvolgimento di rappresentanti di associazioni, laiche e religiose, che danno risposta alle esigenze di tante famiglie che vivono in condizioni di povertà facendo della lotta allo spreco alimentare una missione quotidiana

Roma, 13 aprile 2023 – È stato approvato nel corso della seduta dell’Assemblea capitolina di oggi il Regolamento del Consiglio del Cibo. Composto da vari enti istituzionali, tra cui i Municipi, il Consiglio del cibo vede il coinvolgimento di rappresentanti di associazioni, laiche e religiose, che danno risposta alle esigenze di tante famiglie che vivono in condizioni di povertà facendo della lotta allo spreco alimentare una missione quotidiana.

CONTRASTARE GLI SPRECHI ALIMENTARI

Ad avviso della presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, «il Consiglio del Cibo è un organismo istituito al fine di contrastare gli sprechi alimentari e rendere più sostenibile il sistema agroalimentare romano, nella direzione indicata dall’Agenda 2030 delle Nazioni unite. L’obiettivo è realizzare una proficua e condivisa politica del cibo per dotare il territorio di Roma di una pianificazione davvero rispondente alle attese dei cittadini e delle realtà agricole e produttive. Non possiamo più permetterci di immaginare città dove si continuano a registrare casi di povertà con scarsa o, in alcuni casi, alcuna possibilità di avere con regolarità un pasto, a fronte di dati sempre più allarmanti rispetto alla quantità di prodotti che vengono sprecati quotidianamente. Bisogna invertire la rotta e per farlo si deve partire da un approccio di sistema, per realizzare misure ed interventi coordinati e duraturi con una nuova visione dei temi della produzione, della distribuzione, del consumo e della catena del riciclo».

PER DEMOS È UN NUOVO TERRENO DI DIALOGO

«Abbiamo approvato all’unanimità in Aula Giulio Cesare la delibera che istituisce il Consiglio del Cibo di Roma Capitale. Un atto che esprime la volontà della città di educare alla corretta alimentazione, di combattere gli sprechi e di garantire a tutti, particolarmente ai più fragili, la possibilità di nutrirsi», questo quanto dichiarato dal capogruppo capitolino di Demos (Democrazia solidale) nonché parlamentare della Repubblica, Paolo Ciani. «Si apre oggi un altro luogo di confronto – ha poi egli aggiunto -, che è soprattutto un terreno di dialogo, di riflessione, di presa di consapevolezza nell’ottica della solidarietà, un terreno trasversale in cui troverà spazio un’azione sinergica a tutela non solo del cibo a chilometro zero, biologico, di qualità, ma soprattutto dell’abbattimento delle diseguaglianze e della prevenzione della salute di tutti i cittadini. Quella di oggi è una tappa non conclusiva, ma di avvio di un nuovo percorso, con la messa a sistema di tutte le azioni già in essere, da parte dell’amministrazione come di associazioni del terzo settore, il cui dialogo sarà quindi ancora più fruttuoso e inclusivo».

RECUPERARE IL CIBO PRIMA CHE DIVENGA SCARTO

Concorde il Coordinamento capitolino Verdi-Sinistra, che sottolinea come il Consiglio del cibo sia un valido strumento per promuovere una nuova cultura alimentare contro gli sprechi in funzione della sostenibilità ambientale. In una nota diffusa in mattinata, i consiglieri comunali Nando Bonessio, Michela Cicculli e Alessandro Luparelli si sottolinea come il Consiglio del cibo potrà suggerire risposte capillari alle impellenti necessità, favorendo inoltre la creazione di una rete tra i diversi attori della filiera allo scopo di intercettare il cibo prima che diventi scarto, mettendolo a disposizione di chi ne ha bisogno, prevenendo così gli sprechi. «Il fattore culturale gioca in questo ambito un ruolo determinante – prosegue la nota congiunta -, promuovere corrette abitudini alimentari significa educare a una dieta sana ed equilibrata per un migliore sviluppo psicofisico ma contribuisce anche a lanciare un chiaro segnale di attenzione per l’ambiente, per promuovere la sostenibilità e combattere i cambiamenti climatici a partire dalla produzione ecocompatibile degli alimenti contro gli allevamenti intensivi e l’agricoltura massiva. A questo proposito sarà determinante costruire un’alleanza con le scuole per contribuire a diffondere una maggiore sensibilità verso queste tematiche soprattutto tra le future generazioni».

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