POLITICA, centro. I cattolici alla ricerca di una vasta aggregazione: come fare oggi un partito?

Mario Giro, autorevole esponente della Comunità di Sant’Egidio e attuale presidente di Demos (Democrazia solidale), nonché già viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, considerato non a torto una «testa d’uovo» dell’universo cattolico italiano, oggi è impegnato – anche in virtù dello stimolo ricevuto dai risultati di un recente sondaggio d’opinione – a riannodare i fili di una non indifferente parte del Paese che vorrebbe guardare al centro dello schieramento politico, ma che al momento non vi rinviene referenti adeguati. Parrebbe non essere il solito vano esercizio del quale spesso si è assistito nel passato, poiché qualcosa nella società sta mutando e se ne percepiscono, seppure flebili, i segnali (vedere, ad esempio, l’inversione di tendenza dopo la nomina di Elly Schlein alla segreteria - certamente da prefisso telefonico, ma concreta -, dei consensi nei confronti di un partito che si dava destinato ad assumere la consistenza del Pasok greco, cioè quasi zero). Di Mario Giro insidetrend.it ha raccolto l’opinione al riguardo (A520)

A seguito della fine della prima Repubblica il cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana, sciolse i cattolici italiani dal vincolo del voto democristiano. Negli anni seguenti vicende alterne e diverse aggregazioni negli schieramenti politici di centro-sinistra e centro-destra hanno poi caratterizzato le dinamiche della partecipazione e del consenso di quella importante parte della società, seppure quest’ultima stia ormai attraversando la sua fase di secolarizzazione.

ALLA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO

Tuttavia, chi si applicò a questa defatigante attività di agglutinamento delle componenti cattoliche in un unico partito politico di centro-centro non ottenne grossi risultati, anzi… e ci provarono in molti, anche vecchi dinosauri della politica e del sindacato, però, niente da fare, poiché gli agglomerati di consenso che riuscirono a ottenere furono sempre di ridotte dimensioni, dunque di peso ridotto nello scenario complessivo italiano. Ma oggi? Alla luce dei più recenti stravolgimenti che hanno soffiato forti venti nelle vele delle formazioni sovraniste e anti-sistema, che si sono andate imponendo anche alla guida di grandi Paesi (non soltanto) europei come l’Italia?

DOMANDARE È LECITO…

Sempre oggi, a fronte di una sempre più ridotta partecipazione dell’elettorato alla scelta dei suoi rappresentanti, laddove l’astensionismo inizia a erodere seriamente anche quello zoccolo duro di opinione pubblica forgiata e indirizzata al voto dalla televisione generalista, che fino a ieri aveva costituito una sicurezza in termini percentuali per le forze (politiche, economiche e di varia altra natura) detentrici del potere? E ancora, come rispondere alla disaffezione diffusa e montante, che affonda le sue radici nei concreti, urgenti e drammatici problemi di natura economica e sociale? Ecco, in questa temperie qualcuno ritiene possibile tentare di fornire delle risposte a tali quesiti anche attraverso la composizione di un mondo sul piano politico, quello dei cattolici e delle persone a loro vicine.

…TUTTAVIA IL QUESITO DI FONDO COMPORTA UNA DIFFICILE RISPOSTA

Ma, a questo puto la questione di fondo, oggetto della nostra intervista di oggi, diviene proprio quella del come e del dove orientarsi per conseguire questo obiettivo. Un lavoro apparentemente non facile, poiché si tratta di un universo variegato dalle non poche sfaccettature, dove le numerose realtà sono spesso portatrici di propri legittimi interessi. Un quesito difficile dunque, che abbiamo girato a chi di questo nuovo esperimento è tra gli artefici, cioè Mario Giro, docente universitario e autorevole esponente della Comunità di Sant’Egidio, nonché attuale presidente di Demos (Democrazia solidale), già viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che dell’universo cattolico italiano viene considerato non a torto una «testa d’uovo».

Di seguito è possibile ascoltare la registrazione audio integrale che  egli ha rilasciato a insidetrend.it il 14 marzo 2023 (A520)

A520 – POLITICA, CENTRO: I CATTOLICI ALLA RICERCA DI UNA VASTA AGGREGAZIONE; come fare oggi un partito? MARIO GIRO, autorevole esponente della Comunità di Sant’Egidio e attuale presidente di Demos (Democrazia solidale), nonché già viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, considerato non a torto una «testa d’uovo» dell’universo cattolico italiano, oggi è impegnato (anche in virtù dello stimolo ricevuto dai risultati di un recente sondaggio d’opinione) a riannodare i fili di una non indifferente parte del Paese che vorrebbe guardare al centro dello schieramento politico, ma che al momento non vi rinviene referenti adeguati.
Parrebbe non essere il solito vano esercizio del quale spesso si è assistito nel passato, poiché qualcosa nella società sta mutando e se ne percepiscono, seppure flebili, i segnali (vedere, ad esempio, l’inversione di tendenza dopo la nomina di Elly Schlein alla segreteria – certamente da prefisso telefonico, ma concreta -, dei consensi nei confronti di un partito che si dava destinato ad assumere la consistenza del Pasok greco, cioè quasi zero). Di Mario Giro insidetrend.it ha raccolto l’opinione al riguardo (14 marzo 2023).
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