EUROPA, politica e conflitto ucraino. Le invettive di Berlusconi scatenano conseguenze nel Ppe

L’analisi delle ultime controversie effettuata dalla fondazione vicina all’area popolare tedesca, la Konrad Adenauer Stiftung. Nella periodica newsletter “Un caffè con la Germania” (n.6/2023), diretta da Nino Galetti, viene evidenziato come «a margine della conferenza di Monaco si è discusso delle nuove uscite filo-russe di Silvio Berlusconi, che ancora una volta ha difeso pubblicamente il suo amico Vladimir Putin e, in uno scandaloso stravolgimento dei fatti, ha incolpato della guerra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, danneggiando così a livello europeo la credibilità del suo partito, Forza Italia»

A margine della conferenza di Monaco si è discusso delle nuove uscite filo-russe di Silvio Berlusconi, che ancora una volta ha difeso pubblicamente il suo amico Vladimir Putin e, in uno scandaloso stravolgimento dei fatti, ha incolpato della guerra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, danneggiando così a livello europeo la credibilità del suo partito, Forza Italia.

IL RIPETUTO ATTACCO VERBALE DI BERLUSCONI

Il ripetuto attacco verbale di Berlusconi ha provocato forte scalpore nel Partio popolare europeo (Ppe), del quale fanno parte anche le tedesche CDU (cristiano democratici luterani) e CSU (cristiano sociali cattolici), sicché, a Bruxelles si sono levati numerosi gli appelli per una espulsione di Forza Italia dal gruppo parlamentare. A seguito delle critiche rivoltegli da numerosi eurodeputati, il leader del Ppe, Manfred Weber, ha preso pubblicamente le distanze dal fondatore e leader di Forza Italia, dichiarando che «il sostegno all’Ucraina non è facoltativo». Weber ha poi inteso andare oltre, assumendo la decisione di annullare le Giornate di studio del PPE che erano previste per il mese di giugno a Napoli, dopo che alcuni membri del gruppo avevano minacciato di non partecipare qualora Berlusconi vi avesse presenziato.

ANNULLATO IL CONVEGNO DI NAPOLI

Forza Italia ha in ogni caso difeso convintamente l’ex Presidente del Consiglio dei ministri italiano, replicando con una messa in discussione delle capacità di leadership di Weber. Anche il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, che ricopre l’incarico di coordinatore nazionale del partito di Berlusconi, ha difeso il cavaliere: «Berlusconi è Forza Italia – ha egli affermato intervenendo sui social forum -, Forza Italia è Berlusconi. Non condivido la decisione di rinviare l’incontro di Napoli perché Berlusconi e Forza Italia, come il Ppe, hanno sempre votato a favore dell’Ucraina». Il convegno del Ppe avrebbe dovuto svolgersi nel capoluogo campano dal 7 al 9 giugno con la partecipazione di tutti i parlamentari popolari europei, che sono gli appartenenti all’attuale principale forza politica rappresentata al Parlamento di Strasburgo. Tra gli eventi in programma era prevista la discussione della strategia da adottare in vista della prossima campagna elettorale per le elezioni europee 2024. In seguito, a Monaco di Baviera si è poi svolto un dibattito tra Tajani e Weber.

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