UCRAINA, conflitto. Washington fornirà i carri armati M-1 Abrams a Zelensky

Gli Stati Uniti sarebbero pronti a inviare trenta mezzi del genere a Zelensky, tuttavia si attende una conferma ufficilale da prte della Casa Bianca. Intanto Varsavia esercita pressioni sempre più forti su Bonn al fine di ottenerne l’autorizzazione alla fornitura di una parte dei Leopard 2 che l’esercito polacco schiera in linea, questo mentre in Ucraina si attendono i quattordici carri Challenger 2 promessi da Londra

Nella giornata di ieri l’indiscrezione è stata fatta trapelare dal Wall Street Journal, dall’Associated Press e da altri media, che hanno riferito che gli Stati Uniti  d’America sono pronti a inviare trenta carri armati M-1 Abrams all’Ucraina. Ora si attende un annuncio ufficiale della Casa Bianca, dopo settimane di tentennamenti da parte dell’amministrazione presieduta da Joe Biden, secondo cui quei mezzi corazzati pesanti non sarebbero stati adatti all’esercito ucraino. A differenza delle consegne dei veicoli corazzati da combattimento per la fanteria Bradley, annunciate all’inizio di questo mese, che sono previste entro poche settimane, riguardo agli Abrams non si conosce ancora alcuna data di consegna e neppure i luoghi e le modalità di addestramento del personale militare ucraino destinato al loro impiego e alla loro manutenzione, attività che comunque non si svolgeranno in territorio ucraino.

I LEOPARD 2 POLACCHI

Intanto il governo polacco persevera nella sua richiesta, espressa anche per vie formali alla Repubblica federale tedesca, paese produttore ed esportatore dei carri armati Leopard 2, di fornire all’Ucraina alcuni mezzi di questo tipo che attualmente schierano in linea le sue forze armate. Al riguardo le pressioni esercitate da Varsavia sono molto forti, al punto che lunedì scorso il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki si è spinto a dichiarare pubblicamente alla stampa che «ottenere il permesso tedesco per le forniture a Kiev era divenuto un aspetto di secondaria importanza». I polacchi non hanno poi fatto mistero di essere disposti ad addestrare nelle proprie basi militari i carristi ucraini destinati a formare i pacchetti equipaggio dei carri armati in via di cessione.

VERSO UNA FASE DIFFICILE DEL CONFLITTO

Tornando agli M-1 Abrams, i dubbi ventilati riguardo alla loro non piena idoneità per le forze armate ucraine, in parte fondati ma sicuramente utilizzati anche in via strumentale sul piano mediatico,  verterebbero sostanzialmente sulla complessità delle macchine, che sono propulse da un apparato motore a turbina, e dai loro consumi, ritenuti eccessivi, di carburante, caratteristiche impeditive non riscontrabili invece nei Leopard 2 di produzione tedesca. Va rilevato come questi ultimi siano stati impiegati in combattimento dall’esercito turco in Siria, dove alcuni esemplari sono stati colpiti e distrutti sul campo di battaglia. Infine, negli scorsi giorni anche il governo britannico aveva reso noto che avrebbe rifornito gli ucraini con quattordici carri armati Challenger 2 tratti dalle sue unità corazzate. Si ritiene che la prossima fase del conflitto sarà per gli ucraini molto più impegnativa rispetto alle operazioni che hanno portato Kiev alla riconquista di Kherson e Kharkiv, poiché le forze russe sono stabilmente trincerate intorno al Donbass, presso Bakhmut e nell’Ucraina sudorientale.

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