IMPRESE, ittica. Crisi del settore: Federpesca audita in Senato chiede la proroga del credito d’imposta al secondo trimestre 2023

Nella giornata di ieri la direttrice di Federpesca, Francesca Biondo, ha preso parte all’audizione informale dinanzi all'Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite del Senato, la I e la V (Affari costituzionali e Bilancio), in relazione al disegno di legge «mille proroghe», che interviene con una serie di proroghe dei termini legislativi in relazione a diversi ambit relativi a imprese e famiglie

Federpesca è stata l’unica associazione del settore ittico a venire audita a Palazzo Madama e ha segnalato la necessità di prorogare il contributo sotto forma di credito di imposta per i mesi successivi al primo trimestre 2023, così come la necessità di aumentare la percentuale prevista dal 20 al 40% in conseguenza del perdurare della situazione determinata dalla crisi del prezzo dell’energia e dei carburanti sulla pesca italiana, la quale non risulta superata, anzi ha causato una perdita di profitti non indifferenti e sta avendo effetti devastanti per le imprese anche in questi primi giorni dell’anno 2023.

FRONTEGGIARE IL «CARO ENERGIA»

Rende noto l’associazione imprenditoriale di categoria mediante un proprio comunicato che «è ovvio che andando avanti con questi indicatori, in assenza di adeguati interventi di compensazione, la situazione economica e finanziaria delle imprese ne risulterebbe seriamente compromessa, con disinvestimenti, fallimenti e riduzioni di personale nel comparto della pesca, che resta un settore strategico per il Paese e sul quale risulta più che opportuno trovare misure di breve e lungo termine volte a fronteggiare la minaccia del caro energia». Al riguardo, Federpesca ha richiesto un intervento attraverso una modifica volta a prorogare il contributo previsto dall’articolo 1, commi 45 a 50, della Legge di Bilancio 2023 anche per le spese sostenute nel secondo trimestre solare dell’anno 2023.

RICHIESTA LA PROROGA DEL CREDITO D’IMPOSTA

«Dopo il successo della norma inserita in Legge di Bilancio era fondamentale impegnarsi nuovamente fin da subito per garantire che questa misura possa essere prorogata anche per i successivi mesi del 2023, che purtroppo si prospetta un anno molto difficile – ha dichiarato Francesca Biondo nel corso dell’audizione al Senato -, già in questi giorni molte imprese hanno nuovamente sospeso la propria attività, per questo era nostro dovere essere qui oggi e chiedere di rinnovare l’attenzione per un settore così importante».

EVITARE IL FERMO DEI PESCHERECCI

«Da parte delle Commissioni riunite abbiamo trovato grande attenzione e disponibilità», ha commentato la direttrice di Federpesca a seguito dell’audizione, «tale proroga andrebbe a fornire una parziale ma fondamentale risposta alle problematiche che il comparto sta vivendo, evitando un fermo dei pescherecci e il conseguente pericolo di lasciare che il prodotto italiano venga sostituito da quello importato, favorendo la valorizzazione delle imprese italiane e garantendo che il settore possa operare in condizioni tali da soddisfare la domanda interna dei prodotti. Auspichiamo pertanto che la proposta di modifica formulata possa essere condivisa e possa trovare accoglimento nel corso dell’esame dei prossimi giorni».

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