POLITICA, qatarian connection. Inchiesta per corruzione al Parlamento europeo: convalidati quattro fermi

Sotto accusa la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, l’ex europarlamentare Pier Antonio Panzeri, l’assistente parlamentare Francesco Giorgi e Niccolò Figà Talamanca, elemento apicale di No Peace without Justice, organizzazione non governativa fondata nel 1993 da Emma Bonino

Nella giornata di domenica la magistratura belga ha convalidato il fermo di quattro persone indagate nel quadro dell’inchiesta sul presunto caso di corruzione da parte di esponenti dell’emirato di Doha. Si tratta del vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili (del Partito socialista panellenico), dell’ex europarlamentare Pier Antonio Panzeri, dell’assistente parlamentare Francesco Giorgi e di Niccolò Figà Talamanca, elemento apicale di No Peace without Justice, organizzazione non governativa fondata nel 1993 da Emma Bonino.

LA ONG FONDATA DA EMMA BONINO

Quest’ultima, contattata dall’agenzia di stampa Ansa non ha voluto commentare l’accaduto, limitandosi a dichiarare che non era il caso poiché «le indagini sono in corso». Sono due le ong oggetto di inchiesta giudiziaria a causa delle presunte tangenti versate dagli emissari del Qatar, una è quella riconducibile alla galassia radicale, l’altra è invece quella fondata nel 2019 e diretta dallo stesso Panzeri, cioè la Fight Impunity. L’accusa formulata è che essi avrebbero agito allo scopo di influenzare le decisioni da assumere in sede europea riguardo all’emirato del Golfo Persico, in precedenza finito al centro di incandescenti polemiche a causa dello sfruttamento del lavoro e delle morti bianche di lavoratori immigrati nei cantieri di realizzazione delle opere infrastrutturali per i campionati mondiali di calcio che si stanno attualmente disputando.

I SOLDI DI DOHA

I «sospettati» avrebbero interposto i loro buoni uffici sul piano politico con i persone influenti che che lavorano presso il Parlamento europeo, questo a beneficio di Doha a fronte del pagamento di tangenti. Al pari degli altri arrestati, anche su Niccolò Figà Talamanca pende l’accusa di corruzione e riciclaggio, seppure non siano stati ancora resi del tutto noti dalla Giustizia belga i termini del suo coinvolgimento nella dinamica degli illeciti. A Bruxelles la ong No Peace without Justice condivide i locali degli uffici con l’altra organizzazione sotto accusa, appunto la Fight Impunity. Nelle more delle indagini giudiziarie in corso, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha sospeso cautelativamente con effetto immediato tutti i poteri, compiti e le deleghe di Eva Kaili nella sua qualità di sua vicepresidente.

BRUXELLES E LE SUE LOBBY

Il Parlamento europeo e i suoi dintorni sono da sempre oggetto dei tentativi di influenza di lobbysti, teatro dunque di battaglie combattute, anche tra le petromonarchie del Golfo tra loro rivali, a colpi di finanziamenti e attività di ammorbidimento della stampa. Le vicende relative agli stadi qatarini (piccolo e ricchissimo Stato che, per altro, ospita la delegazione talebana e finanzia i palestinesi di Hamas) sono divenute note a seguito delle numerosi morti per incidenti nei cantieri, fatti che alimentarono lo scontro tra gli stessi qatarini, i sauditi e gli emiratini per influenzare le opinioni pubbliche internazionali.

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