GERMANIA, punto della situazione. Il resoconto aggiornato tratto dalla newsletter della Konrad-Adenauer-Stiftung Italia diretta da Nino Galetti

Stando ai sondaggi, al momento la CDU risulta essere il partito con il maggiore consenso dell’elettorato intedesco. I cristiano democratici si sono quindi presentati al loro congresso di partito ad Hannover nelle vesti di «un’alternativa sicura» all'attuale coalizione di governo «semaforo» formata da socialdemocratici, liberali e verdi. Le forti critiche all’esecutivo in carica sono state rivolte soprattutto alla politica energetica e quella relativa al sostegno all’Ucraina. «La Germania dove assumere una maggiore leadership militare», è quanto si legge nel nuovo documento programmatico redatto dal ministero della Difesa di Berlino. Al riguardo, per quanto concerne la realizzazione di uno «scudo» di difesa antimissile, Israele è pronto a offrire il suo aiuto. Sul fronte economico si paventa un crollo e la spirale della recessione. Infine, nella newsletter di questa settimana viene trattato l’argomento del cammino sinodale tedesco e dell’aperto confronto con la Curia romana

Secondo i sondaggi, al momento la CDU risulta essere il partito con il maggiore consenso dell’elettorato intedesco. I cristiano democratici si sono quindi presentati al loro congresso di partito ad Hannover nelle vesti di «un’alternativa sicura» all’attuale coalizione di governo «semaforo» formata da socialdemocratici, liberali e verdi. Le forti critiche all’esecutivo in carica sono state rivolte soprattutto alla politica energetica e quella relativa al sostegno all’Ucraina. «La Germania dove assumere una maggiore leadership militare», è quanto si legge nel nuovo documento programmatico redatto dal ministero della Difesa di Berlino.

CDU: UN «ESECUTIVO OMBRA» IN STATO DI ATTESA

Se domani in Germania si svolgessero le elezioni federali, secondo i sondaggi l’Unione ne uscirebbe vittoriosa. Forte di questi dati, al congresso annuale della CDU svoltosi ad Hannover, il presidente Friedrich Merz ha attaccato aspramente la “coalizione semaforo”: «Mentre la crisi richiede una leadership e una direzione chiare – ha affermato – , il nostro paese si è permesso uno dei governi più deboli di tutti i tempi». Merz ha accusato gli alleati della coalizione soprattutto del fallimento nella gestione della crisi energetica ed economica. Si è quindi appellato al cancelliere: «Corregga questa rotta, onde evitare che il Paese sprofondi in una grave recessione», esortando infine il suo partito ad avanzare una controproposta convincente: «Per dare slancio alla Germania dobbiamo prima di tutto dare slancio a noi stessi, per questa ragione i cittadini devono avere ben chiaro in mente il mutamento nella linea di condotta che imprimerebbe un governo a guida CDU».

MERZ PRENDE LE DISTANZE DALLA MERKEL

Nel suo discorso Merz ha tuttavia riconosciuto anche i gravi errori commessi in materia di politica energetica dall’Unione nei suoi anni di governo, prendendo quindi le distanze da Angela Merkel. «In questo Paese siamo diventati troppo dipendenti dal gas russo – ha egli rimarcato -, è stata una grande sciocchezza e un’ingenuità. in ogni modo, la SPD ha almeno la stessa parte di responsabilità per questa sciocchezza, data la sua partecipazione al governo per la maggior parte del tempo». Il leader della CDU Merz ha inoltre stigmatizzato aspramente i legami intercorsi con Mosca dell’ex cancelliere socialdemocratico, amico di Vladimir Putin, Gerhard Schröder, definito come «lobbista al soldo delle società energetiche russe, fatto di corruzione abissale». Merz ha espresso inoltre il proprio biasimo per l’esitazione del SPD nel rifornire di armi all’Ucraina: «Insieme all’FDP e ai Verdi, come cancelliere avrei concesso da tempo un’autorizzazione per l’esportazione di cento veicoli corazzati Marder a Kiev».

DIFESA: IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO

La Germania deve farsi carico di un ruolo di leadership anche sul piano militare in Europa: questa è la sintesi del discorso pronunciato dal ministro della Difesa Christine Lambrecht (SPD) sulla prevista strategia di sicurezza nazionale che il governo tedesco sta elaborando, dalla quale emerge la necessità di incrementare in modo permanente le spese nel settore. Nel documento si legge inoltre quanto risulti importante chiedersi fino a che punto la Germania sia di fatto pronta alle conseguenze di una guerra, che non possono certo prescindere da un aumento significativo degli investimenti nelle capacità di difesa. Tra gli altri punti salienti del documento vi è un chiaro riferimento alla storica richiesta di Finlandia e Svezia di adesione alla NATO dopo decenni di neutralità, un evento che, si afferma, «rafforza l’alleanza e quindi anche la Germania».

L’EUROPA OLTRE LA NATO

Il ministro Lambrecht ha tuttavia esortato a pensare oltre la NATO, considerando l’Unione europea in un’ottica di politica di sicurezza, anche alla luce delle tensioni politiche esplose negli Stati Uniti d’America, sebbene questi ultimi permangano una «potenza di protezione» per l’Europa, si dovrebbero rafforzare le proprie capacità difensive. «La Germania – ha messo in guardia il ministro -, beneficia di un assetto di pace che essa stessa non è in grado di garantire, mentre l’attenzione degli americani si è da tempo spostata sul Pacifico. Dunque, pur nell’assenza di alternative alla protezione nucleare statunitense, gli europei dovranno rinnovare le loro capacità convenzionali».

UNO «SCUDO ANTIMISSILE» GRAZIE ALL’AIUTO DI ISRAELE

La Germania si affida all’aiuto militare israeliano per la realizzazione di uno scudo antimissilistico nazionale, un sistema che si baserebbe sul collaudato sistema “Iron Dome”. La notizia è stata data dal premier israeliano Yair Lapid in occasione della sua visita a Berlino. «Israele – ha egli affermato – svolgerà un ruolo importante nella costruzione delle nuove forze tedesche, in particolare nel settore della difesa aerea». Il cancelliere Olaf Scholz ha dal canto suo sottolineato come l’aggressione russa abbia determinato una svolta epocale anche per i tedeschi, «per questo motivo desidereremmo molto collaborare con Israele nel campo della difesa aerea, nel quale vanta notevoli capacità grazie al sistema Arrow 3».

APPROVVIGIONAMENTI DI GNL

Israele ha in animo di contribuire a mitigare la crisi energetica europea, «per questo – ha dichiarato lo stesso Lapid  – è al momento in grado di sostituire il 10% del gas russo». Nel giugno scorso, al Cairo, lo Stato ebraico e l’Egitto hanno siglato alla presenza della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, un memorandum d’intesa relativo alla fornitura di gas liquefatto (GNL) all’Europa. In esso si prevede che Israele fornirà gas al confinante Egitto, dove verrà liquefatto e quindi inviato in Europa via nave. Lapid si è fatto anche latore di una strategia alternativa finalizzata alla prevenzione dell’armamento nucleare iraniano. «È tempo di lasciarsi alle spalle i negoziati falliti con Teheran» e, sulla spinosa questione, ha presentato al cancelliere tedesco informazioni legate alle attività di intelligence definite «sensibili e rilevanti».

TIMORI PER UN CROLLO DELL’ECONOMIA

I principali istituti di ricerca tedeschi prevedono per la Germania un’ulteriore aumento dell’inflazione e un calo della produzione. Gli economisti dell’IFO di Monaco di Baviera, indicano per il 2022 un tasso d’inflazione dell’8,1% e ben del 9,3% per il prossimo anno. Il monito è grave: si avvicina un inverno di recessione. La crescita economica si attesterà soltanto all’1,6%, mentre nel 2023 subirà addirittura un contraccolpo, calando dello 0,3 per cento. I tagli alle forniture del gas russo e i conseguenti aumenti dei prezzi finiranno per azzerare la ripresa successiva alla pandemia. Una normalizzazione viene prevista solo per il 2024, con la crescita che dovrebbe attestarsi all’1,8% e l’inflazione al 2,5.

CRISI ENERGETICA, INFLAZIONE E CONTRAZIONE DEL POTERE D’ACQUISTO

Secondo le previsioni, la crisi stringerà la sua morsa soprattutto all’inizio del 2023, cioè quando i fornitori saranno costretti ad adeguare i prezzi di elettricità e gas agli elevati costi di approvvigionamento delle materie prime energetiche, che nel primo trimestre spingerà l’inflazione all’11 per cento. A subirne le conseguenze sarà soprattutto il potere d’acquisto delle famiglie, che subirà una forte contrazione. Nel frattempo, il governo tedesco tenta di scongiurare la crisi energetica. Procede la costruzione di un terminal di rigasificazione del GNL sul Mare del Nord, mentre le scorte di gas potrebbero venire completate entro la fine del mese.

CAMMINO SINODALE E CONFRONTO CON LA CURIA ROMANA

Al termine della loro penultima sessione plenaria, i delegati del Cammino sinodale hanno approvato numerosi testi che mettono la Chiesa cattolica tedesca in netta opposizione alle prescrizioni di Roma. Essi si sono infatti espressi a favore della fine del celibato, dell’accesso all’ordinazione sacerdotale per le donne e a una revisione generale della dottrina in materia sessuale. Inoltre, si prevede l’istituzione di un consiglio sinodale dalla durata permanente. Esso fungerà da «organo consultivo e decisionale in merito agli sviluppi significativi in senso alla Chiesa e nella società» e delibererà mediante «decisioni di principio di valenza inter-diocesana in merito a progetti pastorali, questioni legate al futuro e affari di bilancio della Chiesa». Le decisioni saranno giuridicamente vincolanti. Tutto ciò è in netto contrasto con il Diritto canonico e gli ammonimenti del Pontefice.

LA RESISTENZA DEI VESCOVI TEDESCHI

Altrettanto grande è però la resistenza di alcuni vescovi tedeschi, che temono un allontanamento da Roma e un cammino inarrestabile verso una Chiesa nazionale tedesca. Il cardinale Walter Kasper, facendo riferimento alla storia della Chiesa cattolica romana si è espresso criticamente riguardo all’introduzione di un consiglio sinodale. «I sinodi non possono essere resi permanenti dal punto di vista istituzionale – ha egli precisato -, poiché la tradizione della Chiesa non conosce alcun governo su base sinodale. Un concilio supremo sinodale, come è ora previsto, non sarebbe un rinnovamento, bensì una innovazione inaudita».

Condividi: