Probabilmente il Paese dovrà affrontare un autunno freddo improntato all’austerità, ma sicuramente la pastasciutta non sarà mai scotta… riprende infatti il via la «quattro giorni» folignate I Primi d’Italia, parata di stelle e di infinite specialità culinarie interamente dedicata ai primi piatti, quest’anno giunta alla sua XXII edizione. Questo ormai tradizionale festival nazionale della gastronomia che ogni settembre attrae in Umbria migliaia di persone da tutta Italia e dal resto del mondo.
UNA GRANDE FORZA D’ANIMO
Superata la triste e difficile fase della pandemia con tutto il suo corollario di limitazioni, l’evento promosso e organizzato da EPTA Confcommercio Umbria con il fondamentale sostegno fornito dal Comune di Foligno avrà luogo da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre nella città umbra nota, tra l’altro, per l’altro grande appuntamento annuale, la Giostra della Quintana. Insomma, riprende il buon vivere italiano in un momento non proprio favorevole, con il terziario di mercato (settore di appartenenza di buona parte degli operatori che alla manifestazione folignate si dedicano) che a causa della crisi energetica nell’intero Paese vedrà nei prossimi mesi a rischio 120.000 imprese e 370.000 posti di lavoro. Tuttavia, questo non ferma le numerose persone che a I Primi d’Italia daranno vita nei prossimi giorni.
LA PASTA: PRODOTTO «SIMBOLO» ITALIANO
Essi sono animati da uno spirito davvero forte e l’evento sarà dunque anche il termometro per misurare lo stato di salute del prodotto simbolo italiano, appunto la pasta. Un territorio, quello umbro, che malgrado tutto non si ferma, che si prodiga per il proprio rilancio dopo una serie di eventi negativi: prima il devastante terremoto, poi la crisi economica, quindi la pandemia e, adesso, gli effetti deleteri della guerra. Ma l’Umbria resta comunque una grossa realtà imprenditoriale, in particolare nello specifico campo dell’agroalimentare. Ecco allora tornare con vigore I Primi d’Italia: pasta, riso, zuppe, gnocchi, polenta e, ancora, i prodotti indispensabili alla creazione di un gustoso primo, questi saranno i protagonisti della maratona culinaria più appetitosa d’Italia che si articolerà nei locali cittadini e soprattutto nei Villaggi del gusto regionali, che in questa edizione saranno addirittura undici, di cui uno interamente gluten free.
RICETTE E PRIMI PIATTI IN TAVERNA
Qui si potranno assaggiare tantissime ricette di primi piatti, tipiche delle varie regioni italiane, servite con orario continuato nelle suggestive taverne barocche cittadine sparse in tutto il centro storico. Le specialità pugliesi si potranno assaggiare alla taverna La Mora, mentre i piatti sardi alla taverna Cassero. Con un grande spirito di solidarietà, il Lazio sarà rappresentato dalla città di Amatrice, che con suoi primi sarà alla taverna Giotti; i piatti romani verranno invece serviti anche alla taverna Contrastanga. Non solo: le specialità mantovane si degusteranno alla Ammanniti, quelle umbre alla Pugili, le costiere marchigiane alla Spada, le maremmane alla Morlupo, le piemontesi alla Croce Bianca, quelle alpine e le gluten free alla Badia. Numerose le star partecipanti: dallo chef “tre stelle” Michelin Mauro Uliassi, all’attrice e modella Eleonora Pieroni, dal giornalista e conduttore Tiberio Timperi al frate influencer padre Enzo Fortunato, oltre alle pallavoliste di A1 della Bartoccini-Fortinfissi Perugia e all’attrice Eleonora Giorgi.
EVENTI, SIMBOLI, ISTITUZIONI E IMPRESE
Quattro giorni all’insegna di degustazioni continuative, importanti ospiti, lezioni di cucina, dimostrazioni di grandi chef, produzioni alimentari di qualità, ma anche momenti di spettacolo e intrattenimento sulla base di un programma in continuo divenire. Prima del via ufficiale, I Primi d’Italia offrirà una cena di anteprima mercoledì 22 settembre alla caserma Ferrante Gonzaga del Vodice, sede del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito italiano, madrina della serata sarà l’attrice Martina Marotta. Quindi il G20 della pasta, durante il quale il giornalista enogastronomo Luciano Pignataro coordinerà un incontro per riflettere sullo stato di salute del prodotto simbolo del Made in Italy, al quale parteciperanno rappresentanti delle Istituzioni e delle più importanti imprese del settore.
CIBO, NONNE, BAMBINI, MOSTRE E MERCATI
Nonne protagoniste anche con i laboratori riservati a bambini e ragazzi dai sei agli undici anni, durante i quali potranno giocare, manipolare e cimentarsi nella realizzazione di pasta fresca. Inoltre mostre e mercati, con le migliori creazioni dell’artigianato e dell’agroalimentare italiano, dalla Boutique della Pasta in cui trovare ogni tipo di pastasciutta, in piazza Repubblica, all’Atelier del gusto a palazzo Trinci, dalle Bontà mediterranee in piazza Matteotti allo Street food di piazza del Grano, solo per citarne alcuni. E ancora: cooking show sul palco di largo Carducci, con un ricco calendario di musica e intrattenimenti giornalieri gratuiti all’insegna del gusto e del divertimento; laboratori a palazzo Candiotti per imparare a realizzare la pasta fresca.
