ENERGIA, gas e risparmio. Presentazione dello studio dell’Enea sulle possibili azioni per ridurre il fabbisogno nazionale

La ricerca ha preso in esame i consumi degli edifici residenziali. Essa assume una particolare importanza in questo periodo, è infatti di oggi la notizia della riduzione di 1/3 delle forniture di gas da parte di Gazprom all’Eni

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Ha avuto luogo oggi la presentazione odierna dello studio ENEA sui risparmi di gas, alla quale hanno partecipato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, l’amministratore delegato di Snam Stefano Venier, il delegato nazionale Energia e Rifiuti dell’ANCI e sindaco di Lecce Carlo Salvemini e per ENEA il presidente Gilberto Dialuce e la direttrice del Dipartimento Efficienza energetica Ilaria Bertini.

UNA RICERCA PARTICOLARMENTE IMPORTANTE

Una ricerca che assume un particolare rilievo in questo periodo (è di oggi la notizia della riduzione di 1/3 delle forniture di gas da parte di Gazprom all’Eni), dove appare oltremodo evidente come la promozione dell’efficientamento e del conseguente risparmio energetico rivesta una notevole importanza. Essa è stata effettuata nell’ottica di fornire un supporto alla Pubblica Amministrazione nelle scelte che essa si troverà a dover fare, oltreché per stimolare nei cittadini consumatori sempre maggiore consapevolezza riguardo all’impiego delle risorse energetiche.

SICUREZZA ENERGETICA E CONSUMI

Oggi in Italia si produce soltanto il 3% del fabbisogno di gas naturale a fronte di un consumo rimasto sostanzialmente invariato, quindi in passato la compensazione è avvenuta tramite le importazioni, in primo luogo dalla Russia e dall’Algeria, ma adesso è scoppiata una guerra che ha cambiato molto i termini della questione. Alla luce di tutto ciò il risparmio, in questo caso negli edifici residenziali, è divenuto ancora più cruciale, poiché da subito vanno rimpiazzati i 30 miliardi di metri cubi annuali di gas che vengono a mancare, questo al fine di perseguire una sicurezza energetica nazionale per i prossimi anni.

RISPARMIO E URGENZA STOCCAGGI

In Italia si è proceduto ovviamente alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, grazie a un frenetico attivismo di Eni e del Governo Draghi e ora è noto che nei prossimi due anni la curva di crescita delle forniture di gas da altri paesi consentirà entra la seconda metà del 2024 una indipendenza dalle forniture della materia prima energetica russa. Tuttavia questo non si verificherà dall’oggi al domani, ecco dunque l’importanza di avere stoccaggi pieni di gas in vista del prossimo inverno, che sarà un momento molto delicato. Ma qui un ruolo enorme lo gioca il risparmio in un settore come quello residenziale, che nel Paese incide per una quota pari al 30% del totale dei consumi.

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