GERMANIA, punto della situazione. Il resoconto aggiornato tratto dalla newsletter della Konrad-Adenauer-Stiftung Italia diretta da Nino Galetti

Vertice G7 in Baviera: la soddisfazione espressa dai leader; politica locale: coalizione CDU/CSU-Verdi al governo a Düsseldorf e Kiel; la Germania alle prese con il caos nello spazio aereo; all'Ucraina il Premio per la pace 2022; religione e secolarizzazione: sempre più cattolici tedeschi abbandonano la Chiesa; Treviri: una mostra sull'Impero romano nella città natale di Karl Marx

Il vertice G7 nel castello bavarese di Elmau, vicino allo  “Zugspitze”, la montagna più alta della Germania, si è svolto senza scontri tra forze di sicurezza e manifestanti con l’unanime soddisfazione dei presenti per i risultati raggiunti. L’incontro è stato interpretato dai media tedeschi come «un segno dell’unità e della determinazione dell’Occidente».

G7 IN BAVIERA: LA SODDISFAZIONE DEI LEADER

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha in seguito affermato che il vertice ha dimostrato la compattezza e la determinazione nell’affrontare l’aggressione russa dell’Ucraina. Il dossier sulla guerra ha infatti occupato ampio spazio nelle consultazioni. «Conveniamo tutti sul fatto che il presidente Putin non deve vincere questa guerra», ha aggiunto Scholz. Al centro dei colloqui anche la futura ricostruzione dell’Ucraina. Sempre secondo il cancelliere tedesco «occorre un Piano Marshall per l’Ucraina», confermando la disponibilità dei Paesi del G7 a stanziare fondi per tale scopo. Da remoto è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelenskji. I membri del G7 sostengono inoltre la proposta di Scholz di creare un «club internazionale per il clima» e, in una dichiarazione che ha avuto luogo a margine del vertice internazionale, sono stati illustrati i tre obiettivi di questo club: la promozione delle energie rinnovabili e delle misure volte al contrasto del cambiamento climatico, la decarbonizzazione congiunta dell’industria e il rafforzamento degli accordi internazionali. Mettendo a disposizione seicento miliardi di dollari, i Paesi del G7 vogliono inoltre aiutare il Terzo Mondo a non finire nella morsa della Repubblica Popolare cinese.

POLITICA INTERNA: CDU/CSU-VERDI IN COALIZIONE A DÜSSELDORF E KIEL

Qualche settimana dopo il successo della CDU (cristianodemocratici) in Renania Settentrionale-Vestfalia e Schleswig-Holstein, le coalizioni CDU/CSU (cristianosociali)-Verdi si apprestano a formare la squadra di governo dopo aver raggiunto un’intesa politica. Questa settimana a Düsseldorf e a Kiel i governatori Hendrik Wüst e Daniel Günther, usciti vittoriosi dalle elezioni, sono stati rieletti dai rispettivi parlamenti regionali. Per i cristianodemocratici, che al Bundestag siedono all’opposizione, ciò rappresenta un grande successo, poiché la costellazione politica influisce anche sulla composizione della seconda camera del parlamento tedesco, il Bundesrat, organo dal quale vengono vagliate numerose leggi del Bundestag, le cosiddette «Zustimmungsgesetze», prima di essere approvate. A conti fatti, più della metà degli 83 milioni di cittadini tedeschi si troverà a vivere in regioni governate da alleanze tra CDU e Verdi. I media osservano già in questo modello l’anticipo di una futura coalizione di governo su scala nazionale. Nei sondaggi, al momento CDU/CSU si trovano davanti ai Verdi e ai socialdemocratici. La coalizione semaforo, tuttavia, è riuscita a scongiurare una crisi che rischiava di aggravarsi a causa di uno scontro tra i liberali dell’FDP e i Verdi sullo stop alla vendita delle auto a benzina e diesel in tutta l’Unione europea a partire dal 2035. L’FDP è riuscita a spuntarla e ora nella bozza del Consiglio europeo sono state inserite ulteriori deroghe per i motori e-fuel, ossia i combustibili sintetici a impatto climatico zero.

LUFTHANSA: DISAGI PER I VIAGGIATORI IN GERMANIA

Voli cancellati, ritardi fino a dieci ore, code interminabili agli sportelli, aeroporti completamente sovraffollati, bagagli smarriti, clienti esasperati, dipendenti frustrati, gate stipati come bivacchi. Il caos dei molti aeroporti tedeschi fa dubitare gli osservatori stranieri del solito cliché che vorrebbe i tedeschi sempre perfettamente organizzati, mentre fa disperare i viaggiatori della compagnia di bandiera tedesca Lufthansa. L’inizio delle vacanze ha messo in evidenza in modo drammatico i deficit accumulati dalle performance limitate dovute alla pandemia. Sofferenti sono soprattutto i passeggeri, ma anche il personale oberato della Lufthansa, costretto a scontare le colpe delle decisioni dei manager a terra. Il consiglio di amministrazione del gigante dell’aviazione è sottoposto a forti pressioni, il CEO di Lufthansa, Carsten Spohr, ha voluto informare i passeggeri in via cautelativa delle difficoltà che ancora subirà il trasporto aereo. La situazione, caratterizzata da carenza di personale, scarsità di pezzi di ricambio e spazio aereo limitato, non migliorerà a breve termine, ha spiegato in una lettera ai clienti il capo del più grande gruppo di compagnie aeree d’Europa. Ma il settore prevede solo in Europa diverse migliaia di nuove assunzioni, anche se il previsto aumento della forza lavoro potrà avere un effetto stabilizzante solo a partire dal prossimo inverno. Quindi, chi quest’estate si troverà a volare da o per la Repubblica federale tedesca, dovrà sicuramente portare con sé anche tanta pazienza.

ALL’UCRAINA IL PREMIO PER LA PACE 2022

Un riconoscimento che vuole essere un segnale. Lo scrittore, traduttore e musicista ucraino Serhij Žadan riceverà il Premio per la pace 2022 conferito dagli editori tedeschi. L’autore verrà premiato «per la sua eccezionale opera artistica nonché per il suo atteggiamento umanitario, con il quale si rivolge alle persone in guerra, aiutandole e mettendo a rischio la sua stessa vita», come si legge nella motivazione del Börsenverein des Deutschen Buchhandels, l’associazione che conferisce il premio. Lo scrittore quarantasettenne è una delle voci più importanti della letteratura ucraina contemporanea, e ancora oggi vive a Kharkiv (Kharkov). In Germania Žadan era noto come scrittore già prima della guerra esplosa in Ucraina. La sua opera, che comprende romanzi, poesie e saggi, è stata tradotta in numerose lingue, e nelle sue pubblicazioni più recenti l’autore si è confrontato soprattutto con l’invasione russa del Donbass. Al Premio per la pace è legato un compenso economico pari a 25.000 euro. Il premio viene assegnato a personalità che si sono contraddistinte nella realizzazione dell’idea di pace nei campi della letteratura, della scienza e dell’arte. L’associazione dei librai tedeschi assegna il premio dal 1950, e come da tradizione il riconoscimento viene assegnato in occasione della cerimonia di chiusura della Fiera del Libro di Francoforte, all’interno della storica Paulskirche. Quest’anno il conferimento avrà luogo il 23 ottobre prossimo.

SECOLARIZZAZIONE: SEMPRE PIÙ CATTOLICI TEDESCHI ABBANDONANO LA CHIESA

Un nuovo, triste record negativo di abbandoni per la Chiesa cattolica in Germania: nel 2021 359.338 cattolici hanno voltato le spalle a Roma, un dato reso noto dalla Conferenza episcopale tedesca. Se il numero è così preciso è perché in Germania l’appartenenza alla Chiesa non è legata solo al battesimo, ma anche all’iscrizione all’anagrafe e alle Autorità fiscali, dato che ogni anno i credenti sono obbligati a pagare una tassa alla loro chiesa d’appartenenza (di solito evangelica o cattolica). Se si decide quindi di abbandonarla in via ufficiale, si può venire meno al pagamento di questa tassa, ritenuta da molti anacronistica. Anche il Vaticano ha mosso continue critiche al sistema tedesco, ritenendo infatti che basti il battesimo a rendere cristiani, e non «l’adesione a un’associazione». A ogni modo, oggi la Chiesa cattolica tedesca conta ancora su 21,5 milioni di fedeli, il 26% della popolazione complessiva della Repubblica federale. Il presidente dei vescovi tedeschi, Georg Bätzing, si è detto profondamente scioccato dal numero estremamente elevato di abbandoni: «Questa cifra – ha affermato – è la testimonianza di una profonda crisi che la Chiesa cattolica attraversa in Germania. Non c’è niente da nascondere». Secondo uno studio sociologico, la maggior parte dei battezzati abbandona la Chiesa a causa della crisi seguita allo scandalo sugli abusi sessuali, ma c’è anche un 30% di essi che ritiene la Chiesa troppo ammiccante nei confronti dello spirito del tempo.

NELLA CITTÀ DI KARL MARX UNA MOSTRA SULL’IMPERO ROMANO

La grande mostra sulla caduta dell’Impero Romano, che ha appena aperto i battenti a Treviri, sarà uno degli eventi culturali più importanti dell’anno in Germania. Stando ai dati riportati dagli organizzatori, per la grande mostra sono stari raccolti settecento oggetti e centotrenta prestiti ceduti da venti paesi. La mostra sarà ospitata in tre musei della città di Treviri fino al 27 novembre e occuperà un totale di duemila metri quadrati. Secondo i curatori si tratta della prima mostra che indaga il perché l’Impero romano sia arrivato al suo tramonto, motivo per cui la mostra presti particolare attenzione agli sviluppi storici del quarto e quinto secolo dopo Cristo. Treviri è considerata la città più antica della Germania, in epoca romana fu la più grande metropoli a nord delle Alpi e in epoca tardo-antica residenza imperiale. La città adagiata sul fiume Mosella, che ospita numerose vestigia romane, è nota per aver dato i natali al filosofo ed economista Karl Marx il 5 maggio 1818. E per chi voglia uscire un po’ dall’antichità, i vigneti intorno alla città invitano a lunghe passeggiate.

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