SALUTE, emergenza coronavirus. Indice Rt in forte aumento (da 0,91 a 1,26), al pari dell’incidenza settimanale dei contagi (da 19 a 40 casi per 100.000 abitanti); la variante «delta» diviene ormai prevalente

Nuovo incremento dell’indice di trasmissibilità del virus, che torna a superare la soglia dell’1, fatto che non si verificava dal 26 marzo scorso, registrato inoltre anche un forte rialzo del tasso di incidenza settimanale, che passa da 19 a 40 casi per 100.000 abitanti, questo mentre si mantiene stabile al livello del 2% il tasso di occupazione nei reparti ospedalieri di terapia intensiva; «variante delta» ormai prevalente

L’indice Rt rilevato su scala nazionale ha oltrepassato la soglia di 1 (è infatti a 1,26),  dunque in Italia una persona cha ha contratto il virus oramai ne contagia più di un’altra. I dati sono stati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute attraverso la bozza di monitoraggio settimanale sull’andamento dei contagi.

In incremento anche l’incidenza settimanale, che aumenta da 19 a 40 casi per 100.000 abitanti.

Le Regioni e le Province autonome classificate a rischio moderato sono 19, due (Basilicata e Valle D’Aosta, due di esse sono a basso rischio, 15 invece quelle che riportano un’allerta di resilienza, tuttavia, per il momento nessuna supera la soglia critica di occupazione di posti letto nei reparti ospedalieri di terapia intensiva o area medica.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva permane infatti stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate, che passa dalle 157 del 13 luglio scorso alle 165 di tre giorni fa, mentre il tasso in aree mediche a livello nazionale permane al 2%, seppure si registri un lieve incremento nel numero dei ricoveri, dalle 1.128 del 13 luglio alle 1.194 del 20.

Registrato in aumento la circolazione della cosiddetta «variante delta», divenuta ormai prevalente.

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