SAHEL, terrorismo jihadista. I militari italiani faranno parte della “Task Force Takuba”

L’intesa con la Francia è stata raggiunta ieri nel corso del vertice italo-francese di Napoli. Previsto l’invio di un contingente di forze speciali in Mali. Intanto il contingente di truppe MISIN rimane in Niger

Verrà dunque rafforzata la presenza militare italiana nella regione del Sahel, un impegno al fianco della Francia e dei Paesi africana del G5 Sahel, cioè Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger.

Si tratta di una sostanziale conferma della linea del Governo in materia di operazioni all’estero espressa dall’attuale ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

La formalizzazione dell’impegno è giunta col placet di Parigi al vertice italo-francese di Napoli di ieri, nel quale, durante la dichiarazione congiunta rilasciata al termine degli incontri, è stata annunciata la creazione della Task Force «Takuba», per la quale l’Italia sta valutando le forme e le modalità dell’apporto di un contributo.

Il dispositivo militare in oggetto dovrebbe venire costituito da assetti forniti dalle forze speciali dei Paesi europei, destinati a operare facendo base nel Mali, dove supporterebbero anche le locali forze armate nello svolgimento delle attività di contrasto ai gruppi armati di matrice jihadista legati ad al-Qaeda e a Islamic State, divenuti sempre più una spina nel fianco del dispositivo militare inviato da Parigi nella regione subsahariana.

Negli ultimi anni i francesi si sono andati sovraesponendo militarmente a causa delle loro onerose operazioni oltreconfine e ora hanno un grande bisogno dell’aiuto dei loro alleati, questo anche alla luce dell’insufficiente sostegno ricevuto dai pur volenterosi partner locali.

È stato così che da Parigi si sono fatte sempre più pressanti le richieste di supporto in un teatro operativo di dimensioni smisurate, un’area vasta quanto l’intera Europa nella quale, a partire dai tempi della presidenza di Sarkozy, l’Eliseo è giunto a schierare 4.500 militari francesi.

Un’area che si caratterizza per la sua crescente instabilità a causa del terrorismo jihadista e dei più diversi traffici illeciti praticati.

Un’area di fondamentale importanza anche per l’Italia – basti pensare al pericoloso scenario libico che è confinante -, come ha avuto spesso modo di  sottolineare lo stesso Guerini, nel tentativo di dissolvere ogni dubbio sulla collaborazione con i cugini transalpini con i quali, tuttavia, frequentemente gli interessi non coincidono… anzi.

«Immaginare di intervenire prescindendo da uno stretto coordinamento con Parigi sarebbe fortemente temerario», ha comunque dichiarato il ministro, dunque le attività delle quali verrà investita la costituenda Task Force Takuba si svilupperanno mediante un coordinamento nel quadro della ormai nota Operazione Barkhane, in essere nel Sahel dal 2014.

Intanto i militari italiani restano in Niger a svolgere quella «missione bilaterale di supporto» allargata anche a Mauritania, Nigeria e Benin a suo tempo – era il gennaio 2018 – decisa  dall’Esecutivo e approvata a larga maggioranza dal Parlamento.

Allora Roma chiese ai suoi alleati di essere un membro osservatore nel quadro della missione G5 Sahel e, «al fine di incrementare le capacità volte al contrasto del fenomeno dei traffici illegali e delle minacce alla sicurezza, nell’ambito di uno sforzo congiunto europeo e statunitense per la stabilizzazione dell’area e il rafforzamento delle capacità di controllo del territorio da parte delle autorità nigerine e dei Paesi del G5 Sahel» venne stabilito un contributo nazionale progressivo fino a un massimo di 290 militari, 160 mezzi terrestri e 5 aerei.

Il contingente inviato in missione avrebbe dovuto comprendere team per la ricognizione e il comando e controllo, addestratori (questi ultimi da impiegare anche presso il Defense College in Mauritania), un team sanitario, personale del Genio per lavori infrastrutturali, una squadra rilevazioni contro minacce chimiche-biologiche-radiologiche-nucleari (CBRN), unità di supporto, unità di force protection, personale dedicato alla raccolta informativa (intelligence), alla sorveglianza e alla ricognizione a supporto delle operazioni (ISR).

Gli italiani partirono per l’Africa subsahariana e i cugini francesi li videro arrivare storcendo un poco il naso.

Di seguito vengono elencate nel dettaglio le attività svolte in Niger dai militari italiani inviati in missione dalla data del 31 ottobre 2019 a quella del 7 febbraio 2020, si tratta di dati ufficiali resi pubblici dal Ministero della Difesa.

 

31 ottobre 2019 –  Niamey (Niger)

Missione in Niger: informatica avanzata per l’esercito nigerino

Missione in Niger, concluso il corso per il personale delle Forze Armate nigerine

Si è concluso, nei giorni scorsi, presso il Centro di Formazione delle Trasmissioni delle Forze Armate della Repubblica del Niger, il corso di informatica avanzata a favore del personale militare tecnico-specializzato nigerino.

Al termine delle 7 settimane di corso si è svolta, alla presenza del Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), Generale di Brigata Claudio Dei, una esercitazione pratica che ha riguardato la post-produzione di immagini fotografiche e un progetto di video editing per l’elaborazione di un prodotto di comunicazione.

Il corso, condotto dal Mobile Training Team della MISIN, costituito da militari appartenenti all’ 11° Reggimento Trasmissioni di Civitavecchia, ha approfondito concetti di informatica avanzata con particolare attenzione alla strutturazione di una rete, al pacchetto “Office” e al software di editing video “Pinnacle”. Sono stati trattati argomenti tecnici come il cablaggio e la messa in opera di una rete informatica, l’istallazione di una chat locale, l’impiego dei servizi di un sito web e i sistemi operativi per la funzionalità di un server.

La MISIN dal 15 settembre 2018, data di inizio dell’attività formativa, con i suoi team addestrativi di Esercito Italiano, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri e Forze Speciali, ha formato in 99 corsi, oltre 2700 militari delle Forze di Difesa e Sicurezza nigerine.

4 novembre 2019 –  Niamey (Niger)

Missione in Niger: celebrata la Giornata delle Forze Armate

L’Ordinario Militare per gli Stati Uniti d’America ha benedetto una stele realizzata artigianalmente dai militari della missione in Niger

Si è celebrata oggi, presso il quartier generale della Missione Bilaterale di Supporto nella Repubblica del Niger (MISIN), al comando del Generale di Brigata Claudio Dei, la cerimonia militare, in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate.

Ospite d’eccezione è stato l’arcivescovo Timothy Paul Broglio, Ordinario Militare per gli Stati Uniti d’America, che accompagnato dal cappellano militare della base americana a Niamey, Maggiore Ryan Boyle, ha benedetto una stele, realizzata artigianalmente dai militari della MISIN e dedicata al ricordo dei Caduti per l’Italia.

Alla cerimonia ha inoltre partecipato, in rappresentanza dell’Ambasciata d’Italia in Niger, il vice Capo Missione diplomatica Francesca Maria Orsini

12 novembre 2019 –  Niamey (Niger)

Missione in Niger: concluso corso per riepiegatore di paracadute

Il Mobile Training Team dell’Esercito impiegato nella missione in Niger forma i tecnici del Battaglione Paracadutisti

Si è concluso, nei giorni scorsi, il corso base per la qualifica di “Ripiegatore di paracadute militare”, a cura del Mobile Training Team nella missione in Niger (MISIN), a favore del Battaglione Paracadutisti delle Forze Armate della Repubblica del Niger (FAN).

Alla presenza del Comandante della, MISIN, Generale di Brigata Claudio Dei, al termine del corso, si è svolta una dimostrazione pratica dell’offerta formativa, che ha impegnato gli allievi nigerini, durante le lezioni didattiche.

Il Team addestrativo, costituito da tre istruttori del Centro Addestramento Paracadutismo di Pisa della Brigata Paracadutisti “Folgore”, dal 15 settembre 2018, data di inizio dell’attività istruttiva, ha portato a termine 12 corsi, per un totale di oltre 100 allievi formati, nel complesso iter tecnico di 21 settimane per raggiungere la massima qualifica nel campo del ripiegamento del paracadute.

In particolare sono stati portati a termine:

– 4 corsi base di “Ripiegatore” della durata di 6 settimane;

– 4 corsi di “Revisore” della durata di 2 settimane;

– 2 corsi di “Tecnico riparatore” di 1° livello su paracadute ad apertura automatica, della durata di 6 settimane, con il compito di riparare parti del paracadute principale e di riserva;

– 1 corso (attualmente in atto) di “Tecnico riparatore” di 1° livello su paracadute ad apertura controllata con Tecnica Caduta Libera (TCL), della durata di 6 settimane, con il compito di riparare parti del paracadute principale e di riserva;

– 1 corso di “Supervisore” della durata di 1 settimana.

Ogni corso è propedeutico all’altro e mira a rendere operativa la “sala ripiegamento”, che è costituita da “tavoli di ripiegamento” ai quali sono sempre presenti tre tecnici:

– un addetto, con più esperienza, nella fase finale della chiusura del paracadute;

– un addetto che coadiuva il primo nella fase finale;

– un addetto che opera nelle fasi iniziali del ripiegamento e nel controllo del materiale e della dotazione del paracadute.

Durante le lezioni, sono state trattate diverse materie, tra cui: tipologia della vela con illustrazione su supporto rigido, spiegazione teorico pratica sullo sbrogliamento delle funi di vincolo, sistemazione velatura, ripiegamento del paracadute a profilo alare con tecnica “roll-pack”, sistemazione velatura all’interno della sacca del paracadute.

26 novembre 2019 –  Niger

Missione in Niger: aviolanci per i paracadutisti nigerini

Nell’ambito della missione in Niger MISIN, è stata svolta un’attività addestrativa al termine di un corso di paracadutismo

Al termine del 5° corso di paracadutismo, condotto dagli istruttori del Mobile Training Team della Missione in Niger (MISIN), si è svolta nei giorni scorsi la campagna aviolancistica a favore del Battaglione Paracadutisti delle Forze Armate del Niger (FAN).

In due giornate addestrative sono stati effettuati 149 lanci con i quali gli allievi nigerini hanno conseguito il distintivo di brevetto nigerino e italiano.

La campagna di aviolancio, assicurata dalla missione a MISIN, comandata dal Generale di Brigata Claudio Deiè svolta a conclusione di un complesso percorso formativo costituito da:

– corso di fanteria;

– corso combattimento nei centri abitati;

– corso combattimento in aree boschive;

– corso per direttori di lancio;

– corso ripiegamento paracadute.

Il Battaglione Paracadutisti delle FAN ha così completato il proprio ciclo addestrativo su circa cento militari nigerini. Nell’occasione sei istruttori italiani si sono aviolanciati con i propri allievi, conseguendo il brevetto nigerino.

I lanci sono stati effettuati grazie anche al supporto della Brigata Paracadutisti “Folgore” e dell’Aeronautica Militare che ha fornito un velivolo C130.

1 dicembre 2019 –  Niamey (Niger)

Missione in Niger: concluso il corso per tiratori scelti

Gli addestratori italiani delle Forze Speciali della missione in Niger formano il GIS e il GNN

​Si è concluso, nei giorni scorsi, il corso per “tiratore scelto”, portato a termine dal Mobile Training Team (MTT) della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), a favore del Gruppo di Intervento e Sicurezza (GIS) della Guardia Nazionale (GNN).

Gli addestratori italiani, su base 185° Reggimento Paracadutisti RAO “Folgore” dell’Esercito Italiano, in due settimane di attività hanno approfondito aspetti teorico-pratici per far acquisire ai frequentatori la conoscenza delle tecniche e tattiche di combattimento necessarie al tiratore scelto.

Al termine del corso, il Comandante della missione in Niger, Generale di Brigata Claudio Dei, ha partecipato alla cerimonia di chiusura, con una dimostrazione delle nozioni acquisite dagli allievi nigerini.

10 dicembre 2019 –  Niamey (Niger)

Missione in Niger: i Carabinieri addestrano la Gendarmeria e la Guardia Nazionale

Il Mobile Training Team della Missione in Niger conclude il corso per Aliquote di Primo Intervento (API) e Squadre Operative di Supporto (SOS)

Si è concluso, nei giorni scorsi, il corso per “Aliquote di Primo Intervento (API)” e “Squadre Operative di Supporto (SOS)”, condotto dai Carabinieri della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), a favore della Gendarmeria (GN) e della Guardia Nazionale della Repubblica del Niger (GNN).

Il corso, svolto nell’arco delle tre settimane didattiche, ha avuto come obiettivo quello di sviluppare le capacità tecnico-operative delle Unità della GN e della GNN, destinate al primo intervento in operazioni ad elevato rischio, puntando alla salvaguardia degli operatori, all’efficienza e all’efficacia dell’azione. I moduli addestrativi, sono stati finalizzati all’insegnamento di tecniche operative di squadra da adottare durante operazioni di polizia, volte a salvaguardare l’incolumità di civili ed evitare danni collaterali, alla cattura di soggetti armati e pericolosi, nonché alla conduzione di interventi a supporto di unità di intervento speciale in caso di attentati terroristici.

Lo sviluppo del programma addestrativo è stato arricchito da tre elementi qualificanti quali:

  • lo studio dei Diritti Umani dello “jus in bello”;
  • la conoscenza e le abilità pratiche per procedere ad interventi di soccorso immediato su personale ferito in missione;
  • la conoscenza del diritto penale sostanziale e della procedura penale in vigore in Niger, con lezioni svolte da Magistrati nigerini.Dal 15 settembre 2018 ad oggi, i Carabinieri del Mobile Training Team della MISIN hanno messo in atto 36 corsi per un totale di 1120 gendarmi e guardie formate. Le tecniche di polizia oggetto delle lezioni, rispondono a piattaforme dottrinali e standard internazionali condivisi, mentre le procedure conseguenti e le disposizioni normative che regolano le attività sono quelle specifiche della Repubblica del Niger.17 dicembre 2019 –  Niamey (Niger)Gli istruttori della MISIN , tratti dalle Forze Speciali italiane, concludono il corso avanzato di primo soccorso in ambiente ostileIl Comandante della MISIN, Generale di Brigata Claudio Dei, al termine delle attività didattiche, ha partecipato alla cerimonia di chiusura, nella quale gli allievi hanno svolto una esercitazione relativa alle nozioni teorico-pratiche acquisite durante il corso. Missione in Niger: terminata l’esercitazione Zebù 2019Si sono concluse oggi le attività operative-addestrative legate all’esercitazione Zebù 2019.Ospiti d’eccezione all’esercitazione, la Vice Ambasciatrice d’Italia in Niger, Francesca Maria Orsini e il Capo Missione dell’European Union Capacity Building Mission in Niger (EUCAP), Frank Van der Mueren.
  • Missione in Niger: conclusa esercitazione sanitaria MASCAL
    Si è svolta nei giorni scorsi, presso la base militare AB 101 di Niamey, l’esercitazione sanitaria internazionale denominata MASCAL (Mass Casualty), nella quale gli assetti medici militari dei contingenti internazionali di Stati Uniti, Francia, Germania e Italia presenti in Niger, hanno potuto valutare le proprie capacità nella gestione di un evento con un elevato numero di feriti.In particolare, è stato simulato un incidente stradale nel quale sono stati coinvolti numerosi passeggeri, con ferite di varia natura. Immediato il coordinamento degli interventi di tutti gli assetti sanitari militari internazionali che, con i mezzi di soccorso, sono accorsi nel luogo dell’evento intervenendo sui feriti, attraverso una metodica valutazione delle priorità emergenziali.Il “Mass Casualty” fa riferimento, come scenario, ad ogni tipo di incidente dove il numero, la gravità, la tipologia dei feriti ed il luogo in cui si opera richiede un impiego straordinario di risorse in termini di uomini e, soprattutto, di capacità di gestione sanitaria dell’evento.L’esercitazione, è stata una valida opportunità per valutare il livello di preparazione raggiunto e la capacità di coordinamento tra il team sanitario italiano e quello statunitense, francese e tedesco.4 gennaio 2020 –  Niamey (Niger)Il Mobile Training Team sanitario del Policlinico Militare “Celio” di Roma, conclude il corso di formazione degli infermieri dell’Esercito e della Gendarmeria Nazionale nella missione in NigerL’attività, condotta da un Ufficiale medico del Policlinico Militare “Celio” di Roma, è stata organizzata sulla base dell’esigenza del corpo sanitario militare nigerino, impiegato presso le infermerie di reparto, di riacquisire capacità professionali ospedaliere avanzate di gestione dei malati critici, presso i reparti di pronto soccorso e rianimazione. Missione in Niger: workshop tenuto dai veterinari militari italiani​Concluse, nell’ambito della Missione in Niger MISIN, due giornate di studio, condotte da un Ufficiale veterinario della Scuola di Sanità e Veterinaria Militare di Roma dell’Esercito Italiano, dove sono state illustrate al personale del Reparto a cavallo della Gendarmeria Nazionale della Repubblica del Niger, le principali patologie che affliggono i cavalli utilizzati a scopo operativo.Al termine del workshop vetrinario si è tenuta la cerimonia di chiusura alla presenza del Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), Generale di Brigata Claudio Dei, occasione in cui sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai gendarmi che hanno seguito le due giornate di studio.20 gennaio 2020 –  base aerea AB101 (Niger)Il contingente italiano della missione in Niger garantisce il supporto per il trasporto di farmaci donati dal MAECI all’UNHCR per il supporto sanitarioLa cerimonia, si è svolta alla presenza del Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), Generale di Brigata Claudio Dei, che ha garantito il supporto per il trasporto di circa 985 Kg di farmaci con l’impiego di vettori aerei dell’Aeronautica Militare italiana.L’esigenza nasce dall’urgente intervento a beneficio di persone presenti presso il sito umanitario di Agadez, oggetto di un grave incidente, dove l’80% delle strutture prefabbricate sono state distrutte da un incendio il 5 gennaio scorso. I materiali donati saranno destinati alla prevenzione e la lotta alle principali patologie legate a quanto accaduto e al sovraffollamento, nonché al ripristino delle capacità sanitarie.
  • Questa nuova donazione, avviata grazie all’azione sinergica tra il MAECI e il Ministero della Difesa, per il tramite dell’Ambasciata d’Italia a Niamey e della MISIN, si inserisce nell’ambito delle iniziative di cooperazione tra Italia e Niger e dimostra che le missioni delle nostre Forze Armate all’estero costituiscono espressione dell’impegno dell’intero Sistema Paese.22 gennaio 2020 –  Niamey (Niger)Missione in Niger, MISIN consegna materiale sanitario alla Direzione Centrale dei Servizi Sanitari e dell’Azione Sociale delle FANAlla presenza  dell’Ambasciatore d’Italia a Niamey, Marco Prencipe, del Ministro della Difesa della Repubblica del Niger, Issoufou Katambè e del Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger(MISIN), Generale di Brigata Claudio Dei, sono stati donati ausili fisiatrici (sedie a rotelle, stampelle e deambulatori) e prodotti alimentari per l’infanzia.Il supporto multidimensionale della MISIN al sistema sanitario nigerino, nell’ottica di un concreto capacity building, ha l’obiettivo di rendere la Sanità nigerina in grado di fronteggiare le principali richieste della popolazione locale.L’attività si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative di cooperazione tra l’Italia e il Niger dirette al consolidamento dei rapporti bilaterali e all’incremento e al miglioramento delle prestazioni di assistenza sanitaria.
  • 1 febbraio 2020 –  Niamey (Niger)
  • Nella missione in Niger,il Battaglione paracadutisti nigerino in attività continuativa per 24 ore in difesa e in attaccoAlla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito del Niger, Generale di Brigata Seidou Badje e del Comandante della MISIN, Generale di Brigata Claudio Dei, nel corso della cerimonia di chiusura dell’esercitazione, si è proceduto all’inaugurazione della “falsa carlinga” aerea per l’addestramento al lancio del Battaglione Paracadutisti nigerino.Durante l’attività notturna, sono stati eseguiti esercizi mirati a misurare il livello capacitivo delle unità operanti in fase di stazionamento, mentre il mattino seguente i plotoni paracadutisti hanno effettuato un attacco volto a testare le capacità delle unità saldamente attestate a difesa delle postazioni campali.
  • A premessa di ciò, sei settimane di addestramento teorico-pratico condotte dal Mobile Training Team della MISIN, in cui sono stati trattati diversi argomenti sul piano individuale, tra i quali:
  • Il manufatto addestrativo, progettato da un Ufficiale del 1° Reparto Infrastrutture dell’Esercito Italiano di Torino della cellula Infrastructure Management Centre (IMC) della MISIN, è stato realizzato con la partecipazione dei militari nigerini.
  • Si è conclusa, il complesso delle attività operative-addestrative dell’esercitazione denominata “Vipera 2020”. Il Mobile Training Team (MTT) della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), è stato impegnato, congiuntamente al Battaglione Paracadutisti del Niger, in un’esercitazione continuativa di 24 ore nelle quali, due plotoni fucilieri, hanno messo in atto tutte le procedure tecnico-tattiche con le quali è stato effettuato uno stazionamento notturno, per poi eseguire un attacco speditivo il mattino seguente.
  • Missione in Niger: la MISIN conclude l’esercitazione “vipera”
  • La Sanità Militare del Niger ha l’obiettivo di prestare cure anche a pazienti civili, soprattutto donne, bambini, invalidi di guerra e loro famiglie, oltre a quelllo di assistere le Forze di Difesa e Sicurezza del Paese nella lotta al terrorismo.
  • L’operazione si è svolta nel quadro delle attività CIMIC (cooperazione Civile-Militare) del COI, Comando Operativo di Vertice Interforze.
  • Nell’ambito della missione in Niger, si è svolta – presso la Direzione Centrale dei Servizi di Sanità e dell’Azione Sociale delle Forze Armate del Niger (DCSSA/AS – FAN) – la cerimonia di consegna di materiale sanitario a favore della popolazione nigerina.
  • Missione in Niger: MISIN a favore della sanità militare
  • La donazione ha compreso un Interagency Emergency Health Kit (IEHK) destinato alla cura di 10.000 persone per un periodo di 3 mesi contro varie malattie e un Kit per la cura della malaria. Il materiale, proveniente dalla Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi, gestita dal Programma Alimentare Mondiale, è stato trasportato da un velivolo C-130J messo a disposizione dal Ministero della Difesa italiano coordinato dal Comando Operativo di vertice Interforze.
  • Si è svolta oggi, presso la base AB101 dell’Aeronautica Militare della Repubblica del Niger, la donazione di materiale sanitario da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), rappresentato dall’Ambasciatore d’Italia a Niamey, Marco Prencipe e la Rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in Niger, Alessandra Morelli.
  • Missione in Niger: Italia dona materiale sanitario al Niger
  • Il Reparto a cavallo della Gendarmeria, svolge compiti istituzionali di pattugliamento e di sostegno all’ordine pubblico, nonché quelli di rappresentanza. L’attività della scuderia, tesa al mantenimento dei cavalli, mira ad affrontare anche tutte le problematiche sanitarie che possono interessare le patologie tipiche della razza equina.
  • Nell’ambito della missione in Niger concluse due giornate di studio a favore del Reparto a cavallo della Gendarmeria Nazionale
  • 10 gennaio 2020 –  Niamey (Niger)
  • Anche questa attività, si inserisce nella visione di supporto multidimensionale alla sanità militare nigerina (che si occupa anche di una buona parte di utenza civile), svolta dal Mobile Training Team della MISIN con corsi dedicati alla formazione al primo soccorso base ed avanzato in ambiente non permissivo e con la donazione di farmaci e ambulanze, avviata grazie all’azione sinergica tra il MAECI e il Ministero della Difesa italiano per il tramite dell’Ambasciata d’Italia a Niamey, nell’ambito di una serie di iniziative di cooperazione tra l’Italia ed il Niger.
  • Nell’ambito della missione in Niger, si è svolto il primo corso dedicato alla formazione infermieristica continua a favore dei Sottufficiali infermieri dell’Esercito del Niger, della Gendarmeria Nazionale e dei civili dipendenti del Ministero della Difesa della Repubblica del Niger.
  • Missione in Niger: i medici militari italiani formano gli infermieri delle FAN
  • Lo scopo dell’esercitazione è stato quello di testare la preparazione ed il coordinamento del personale sanitario militare internazionale presente nella base aerea nigerina, chiamato a fornire una pronta risposta all’evento critico simulato.
  • Successivamente, il personale coinvolto nella simulazione di incidente, è stato trasportato presso il posto medico “ROLE 1” francese e tedesco, presso i quali ogni paziente, in base alla gravità delle ferite valutate nel “triage” per mezzo di un codice colore, è stato destinatario di cure adeguate.
  • All’attività, ha partecipato la Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), al comando del Generale di Brigata Claudio Dei, con il team sanitario in organico che, in questo tipo di intervento, nella fase di primo soccorso e trasporto dei feriti, risultano fondamentali in caso reale, per la salvezza di vite umane.
  • Militari italiani della Missione in Niger, impegnati nell’esercitazione sanitaria internazionale MASCAL (Mass Casualty)
  • 28 dicembre 2019 –  Niamey (Niger)
  • I lanci sono stati effettuati grazie al supporto della Brigata Paracadutisti Folgore e della 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare che ha fornito un velivolo C130.
  • Il Mobile Training Team (MTT) della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), al Comando del Generale di Brigata Claudio Dei, è stato impegnato in un’attività di training a favore del Battaglione Paracadutisti del Niger. L’esercitazione ha l’obiettivo di rafforzare le capacità dil controllo del territorio in ambiente desertico, attraverso l’addestramento alla pianificazione e alla condotta di attività ricognitive, della messa in sicurezza di aree estese e al mantenimento delle stesse. Ciò, ha dato vita ad una sinergica attività congiunta tra italiani e nigerini, conclusasi con l’aviolancio di 150 paracadutisti (di cui 9 italiani) della Repubblica del Niger. L’attività, ha anche avuto lo scopo di affinare le tecniche per lo sviluppo mirato dei futuri corsi di fanteria.
  • Il contingente italiano della MISIN in missione in Niger ha addestrato il Battaglione Paracadutisti nigerino
  • 22 dicembre 2019 –  Niamey (Niger)
  • Gli addestratori italiani, su base 185° Reggimento Paracadutisti RAO“Folgore” dell’Esercito Italiano, nell’arco delle sei settimane didattiche, dedicate agli aspetti teorici-pratici del corso, hanno trattato diversi argomenti tra i quali:
    – nozioni basiche riguardanti il corpo umano, con particolare attenzione all’apparato scheletrico, respiratorio e cardiovascolare;
    – varie patologie e loro diagnosi della medicina clinica;
    – trattamento del ferito nelle 72 ore successive ad un evento traumatico;
    – parte tattica durante la cura del ferito, su differenti tipi di scenari in cui gli allievi dovranno applicare le conoscenze tattiche e quelle mediche di primo soccorso;
    – l’applicazione dell’algoritmo MARCH (M-massive hemorrhage, A-airway, R-respiratory, C-circulation, and H-hypothermia) che a livello internazionale viene applicato come step da seguire nel primo soccorso in ambiente ostile non permissivo (Tactical Combat Casualty Care).
  • ​Si è concluso, nei giorni scorsi, il corso avanzato di primo soccorso in ambiente ostile non permissivo denominato “Special Medical Combat Responder”, portato a termine dal Mobile Training Team (MTT) della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), a favore del Gruppo di Intervento e Sicurezza (GIS) della Guardia Nazionale della Repubblica del Niger (GNN).
  • Forze Speciali: in Niger addestrano la Guardia Nazionale
  • Al termine del corso, il Comandante della MISIN, Generale di Brigata Claudio Dei, ha partecipato alla cerimonia di chiusura, nella quale è stata proposta una dimostrazione pratica delle nozioni acquisite durante le lezioni didattiche.
  •  il maneggio e il corretto impiego dell’arma in dotazione;
  •  nozioni di sopravvivenza;
  • lavori sul campo di battaglia;
  • superamento degli ostacoli/punti pericolosi e soccorso reciproco in caso di ferimento.L’esercitazione, è stata l’occasione per testare la capacità di comando e controllo dei quadri Ufficiali e Sottufficiali, attraverso l’affinamento dell’assegnazione dei compiti, dello studio del terreno e dell’emanazione degli ordini attraverso un terrain model speditivo.3 febbraio 2020 –  Niamey (Niger)L’MTT sanitario del Policlinico Militare “Celio” di Roma e della Scuola di Sanità e Veterinaria Militare dell’Esercito Italiano in missione in Niger, conclude il corso base di medicina preventiva e il 2° corso di formazione degli infermieri delle Forze Armate del NigerAlla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Niamey, Dott. Marco Prencipe, del Direttore Centrale del Corpo Sanitario delle FAN in rappresentanza del Ministro della Difesa, Colonnello Maggiore Adam Moussa e del Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), Generale di Brigata Claudio Dei, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione agli allievi che hanno completato con successo il periodo di formazione.Le lezioni, della durata di due settimane, si sono tenute presso la scuola di formazione del personale paramedico delle Forze Armate del Niger (EPPAN) e ha coinvolto gli allievi con esercitazioni teoriche e pratiche, trattando argomenti quali:
    – la potabilizzazione dell’acqua con particolare attenzione alla clorazione, all’igiene campale e l’igiene ospedaliera;
    – la lotta ai vettori che trasmettono malattie pericolose per l’uomo come malaria,  leishmaniosi, dengue, chikungunya e febbre gialla;
    – la corretta gestione della filiera alimentare per il rispetto della catena del freddo sulle derrate alimentari;
    – le precauzioni standard da utilizzare per la prevenzione dal contagio da coronavirus, con particolare attenzione all’attuale situazione epidemiologica del 2019-nCoV.
    Contemporaneamente, si è concluso il 2° corso a favore della formazione infermieristica continua, condotta da un Ufficiale medico del Policlinico Militare “Celio” di Roma. La classe, formata da infermieri militari e civili ha partecipato ad un ciclo di lezioni teoriche e ad un tirocinio presso l’Ospedale Nazionale “de Reference” di Niamey. Missione in Niger: donate apparecchiature mediche alla sanitàSi è svolta oggi, presso la base AB101 dell’Aeronautica Militare della Repubblica del Niger, la cerimonia di donazione di apparecchiature mediche destinate alle attività sanitarie della Direzione Centrale dei Servizi Sanitari e dell’Azione Sociale delle Forze Armate del Niger (DCSSA/AS – FAN).La sanità militare, distribuita in maniera capillare sul territorio nigerino, risponde, nelle zone rurali, a tutte le esigenze mediche della popolazione, intervenendo attivamente lì, ove insistono esigue risorse umane ed economiche. Questa attività di sostegno alla sanità del Niger, sviluppata attraverso una pianificazione mirata al supporto dei Dicasteri della Sanità e della Difesa, si inserisce nel quadro dello sforzo congiunto per lo sviluppo delle Forze di Sicurezza nigerine e l’incremento di capacità volte al miglioramento della qualità della vita.
  • La cerimonia di consegna delle apparecchiature si è svolta alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Niamey, Dott. Marco Prencipe, del Ministro della Difesa Issoufou Katambè e del Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), Generale di Brigata Claudio Dei,
  • Il progetto, pianificato nell’ambito della cooperazione Civile-Militare (CIMIC) del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), si innesta in un’ottica più ampia di implementazione delle risorse messe a disposizione del Sistema Salute nigerino, il quale presenta ampi margini di sovrapposizione civile-militare. In particolare, medici ed infermieri militari, anche loro destinatari di formazione continua con corsi “ad hoc” del Mobile Training Team (MTT) sanitario della MISIN, sono attivi nell’ambito del sistema sanitario nazionale del Niger e prestano assistenza anche alla popolazione locale. Infatti, dal Ministero della Difesa, dipendono tutta una serie di infermerie e presidi zonali che si occupano ampiamente del personale civile.
  • Attività CIMIC della MISIN nei confronti della Direzione Centrale dei Servizi Sanitari e dell’Azione Sociale delle FAN
  • 7 febbraio 2020 –  Niamey (Niger)
  • L’esigenza del corpo sanitario militare nigerino, impiegato presso le infermerie di reparto, è quella di riacquisire capacità professionali ospedaliere avanzate di gestione dei malati critici, presso i reparti di pronto soccorso e rianimazione.
  • Il corso di medicina preventiva, condotto da un Ufficiale veterinario della Scuola di Sanità e Veterinaria Militare di Roma dell’Esercito Italiano, ha avuto come obiettivo quello di formare il personale militare nigerino, sull’importanza della prevenzione per ridurre la probabilità di contrarre malattie che potrebbero portare a condizioni invalidanti per i militari, riducendo l’operatività delle truppe sul terreno. Inoltre, inserita a premessa del periodo della stagione delle piogge, potrebbe essere d’aiuto per contrastare i picchi di malattie diffusibili quali colera e febbre tifoide, trasmesse tramite acqua non trattata.
  • ​Si è svolta oggi, presso la scuola di formazione del personale paramedico delle Forze Armate del Niger (EPPAN), la cerimonia di chiusura del primo corso di “medicina preventiva” e il 2° corso dedicato alla “formazione infermieristica continua”, a favore di Ufficiali, Sottufficiali e graduati dell’Esercito, della Gendarmeria Nazionale e dei civili dipendenti del Ministero della Difesa della Repubblica del Niger.
  • Missione in Niger: formazione alla scuola di sanità delle FAN
  • Inoltre, a premessa delle attività tipiche della “fanteria in difesa”, sono state approfondite le conoscenze dei principi basici della difesa di una posizione, con particolare attenzione alle disposizioni delle postazioni difensive, il loro occultamento attraverso il mascheramento e i principi base dell’osservazione diurna e notturna con la trattazione degli itinerari di afflusso ed esfiltrazione.
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