SOCIETÀ, diritti umani. Si è concluso nel carcere milanese di Opera il congresso di Nessuno tocchi Caino

Al centro dell’iniziativa il superamento - dopo la pena di morte e la pena fino alla morte - anche della «morte per pena», cioè del degrado nel quale versano in Italia i detenuti (e anche la gli uomini della Polizia penitenziaria); aperte le iscrizioni

Si è concluso nel carcere di Opera a Milano l’VIII Congresso di Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem, nuova denominazione dell’associazione facente parte della galassia radicale che si occupa della salvaguardia dei diritti umani.

I lavori hanno avuto luogo dal 20 al 21 dicembre e hanno portato all’elezione di un nuovo consiglio direttivo che vede riconfermati nelle cariche di segretario, tesoriere e presidente rispettivamente Sergio d’Elia, Elisabetta Zamparutti e Rita Bernardini.

Inoltre, alla presidenza d’onore fanno ora parte Santi Consolo (già direttore del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Dap) e i professori Tullio Padovani (penalista e docente presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e Andrea Saccucci (avvocato e docente presso l’Università Cattolica di Milano).

L’associazione ha fissato nel numero di duemila gli iscritti da raggiungere nel corso del 2020, pur avendo non ancora chiuso la campagna di iscrizioni per il 2019, questo allo scopo di conseguire gli obiettivi della mozione approvata all’unanimità, che vede impegnata Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem – tra l’altro – nell’iniziativa volta a superare – dopo la pena di morte e la pena fino alla morte – anche «la morte per pena», cioè, sempre secondo il sodalizio radicale, «l’assurda convinzione per cui alla violenza e al dolore del delitto debbano necessariamente corrispondere una violenza e un dolore eguali e contrari, quelli inflitti dal giudizio e dal castigo propri del diritto penale e della sua appendice ultima, il carcere, un luogo strutturalmente di tortura e patimenti, di afflizione e trattamenti inumani e degradanti».

È possibile riascoltare i lavori del congresso sul sito di Radio Radicale, oppure scorrervi le immagini della foto gallery a cura di Lorenzo Ceva.

Chi invece volesse aderire all’associazione Nessuno tocchi Caino può ancora iscriversi (entro il termine del 31 dicembre) per l’anno 2019 e, se già iscritto, può rinnovare l’iscrizione per l’anno venturo.

Per farlo può versare almeno cento euro ricorrendo a un bollettino postale intestato a Nessuno tocchi Caino (C/C n. 95530002), a un bonifico bancario intestato a Nessuno tocchi Caino (IBAN IT22L0832703221000000003012), tramite Paypal attraverso il sito www.nessunotocchicaino.it, oppure con carta di credito telefonando al 335 8000577; i contributi a Nessuno tocchi Caino sono deducibili dalle tasse in base al D.P.R. 917/86.

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