a cura di Shorsh Surme, pubblicato su “Panorama Kurdo” il 19 febbraio 2024 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha annunciato l’avvio di operazioni militari nel nord della Siria. «Le forze armate della Turchia assieme all’Esercito nazionale siriano hanno lanciato un’operazione contro il Pkk le Ypg curde», si legge infatti sul suo profilo X. Egli ha inoltre specificato che «la missione (dei militari turchi, n.d.r.) è quella di impedire la creazione di un corridoio del terrore lungo il confine meridionale della Turchia, a ridosso della frontiera con la Siria, e portare la pace nell’area».
Il presidente turco ricorre ancora una volta al termine «terrore», cioè all’esplicita accusa di terrorismo per colpire i curdi, ma a ben vedere si tratta di una retorica e di una strategia rivolta a fini interni, in vista delle elezioni amministrative che si svolgeraanno il prossimo mese giugno a Istanbul e Ankara. «L’operazione – si legge ancora nel comunicato di Erdoğan -, è finalizzata a neutralizzare le minacce del terrore contro la Turchia e a portare alla creazione di una zona sicura, nonché a facilitare il ritorno dei rifugiati siriani nelle loro case. Garantiremo l’integrità territoriale della Siria e libereremo le comunità locali dai terroristi».
Secondo il resoconti degli eventi bellici effettuato dall’emittente satellitare al-Arabiya, nel nord della Siria sarebbero stati colpiti almeno sedici obiettivi, mentre la televisione turca ha parlato di «attacchi contro obiettivi dei miliziani curdo-siriani a Tell Abyad». Un reporter dell’emittente Cnn Turk ha riferito di diverse forti esplosioni che hanno scosso la città curdo-siriana di Ras al-Ayn, situata nei pressi del confine con la Turchia, con conseguenti colonne di fumo che si sono levate dagli edifici, e il Rojava Information Center riferisce altresì di «civili in fuga a Sere Kaniye» (Ras al-Ayn). Le immagini diffuse in Rete mostrano automezzi carichi di persone, per lo più donne e bambini, che evacuano la zona. «I velivoli da combattimento turchi hanno effettuato raid su zone abitate da civili. C’è un panico enorme tra gli abitanti della regione», ha dichiarato al riguardo Mustafa Bali, portavoce delle Forze democratiche della Siria (Fds).
