ROMA CAPITALE, maltempo e senza fissa dimora. Ciani (Demos): «Bene accoglienza straordinaria»

«Ho visitato ieri mattina assieme al sindaco Gualtieri e all’assessora Funari la nuova tensostruttura aperta da Roma Capitale per ospitare persone senza dimora in questo periodo di freddo particolarmente rigido e l’ho trovata ottima. È un luogo molto dignitoso, dove le persone possono rimanere al caldo ventiquattro ore, dove hanno anche la possibilità di mangiare ma soprattutto, attraverso colloqui con gli assistenti sociali, provare a impostare il “dopo”. Un luogo temporaneo ed emergenziale per un periodo definito, ma non solo un riparo per una notte, che si aggiunge a quelli già presenti, e agli altri che apriranno in queste ore, incrementando la diffusione sul territorio cittadino, per restare aperti durante tutto l’anno. Si tratta quindi di un incremento di accoglienza necessario per la Capitale d’Italia in un tempo in cui le varie crisi economico-sociali hanno fatto crescere a dismisura il numero dei poveri. È un cambio di paradigma importante che questa amministrazione sta compiendo, di cui essere fieri e per cui ringrazio Assessora, Sindaco e consiglieri con cui da inizio mandato stiamo lavorando: la povertà non è una colpa e Roma riconosce la dignità ad ogni persona», questo il commento espresso dal parlamentare della Repubblica e consigliere capitolino di Demos, Paolo Ciani, a seguito dell’apertura della tensostruttura di accoglienza presso la Città dell’Altra Economia a Roma. Il servizio, aperto a donne, uomini, nuclei familiari e animali domestici, è attivo 24 ore su 24 e offre anche i servizi di presa in carico come pranzo, cena, colazione e percorsi di inserimento come avviene anche nelle altre strutture predisposte da Roma Capitale. La nuova struttura si colloca in un quadro più ampio di interventi concepiti al fine di dare accoglienza alle fragilità non solo nei momenti di emergenza climatica come previsto dal nuovo Piano freddo di Roma Capitale, che va ben oltre l’accoglienza temporanea. Al 31 dicembre del 2022 i posti letto offerti erano 1.149 (+60% rispetto ai 719 dell’anno precedente), entro il 31 gennaio 2023 saranno 1.252 (con un incremento del 74% rispetto al novembre del 2021). Il piano di Roma Capitale prevede, inoltre, di creare 200 posti in accoglienza ogni anno (per l’anno in corso il numero previsto è stato ampliamente superato arrivando a circa 400 posti aggiuntivi), per arrivare alla fine della consiliatura con un’offerta di 1.000 posti in più su tutto il territorio comunale. A oggi, il totale dell’accoglienza per le persone senza dimora e dell’accoglienza immigrazione è di 2.952 posti (853 posti in più rispetto al novembre 2021). «Grazie alla collaborazione con le realtà associative sul territorio – ha dichiarato al riguardo il sindaco Roberto Gualtieri – siamo riusciti in tempi molto rapidi a costruire una rete di accoglienza e di assistenza strutturata per le persone senza dimora. Abbiamo cambiato radicalmente l’impostazione della gestione dell’emergenza abbandonando il ricorso alle aperture della metropolitana nei giorni di freddo e organizzando l’accoglienza delle persone fragili in modo decoroso. Questa – ha è una struttura aperta ventiquattro ore al giorno, che collega la risposta alla prima emergenza con la costruzione di un percorso di supporto e di sostegno per affrontare i vari problemi delle persone, dai documenti all’assistenza sanitaria. Insieme alle politiche della casa e del lavoro, infine, stiamo intervenendo per dare una risposta organica e integrata alle fragilità e per favorire il reinserimento sociale e lavorativo di queste persone». L’assessore alle Politiche sociali e alla Salute, Barbara Funari, ha aggiunto che entro la prossima settimana si conta di avere in tutto altri cento posti per l’accoglienza h24, luoghi in cui è prevista assistenza diurna e notturna. «Tra oggi e domani – ha affermato la Funari – nel  Municipio VII saranno operativi altri 17 nuovi posti. Per troppo tempo, a Roma, si è confusa la gestione dell’emergenza climatica e delle conseguenze che il calo improvviso delle temperature può avere sulla vita di chi dorme per strada, con la gestione del circuito dell’accoglienza per chi è senza dimora e deve essere aiutato e accolto definitivamente in un percorso quotidiano. Una buona amministrazione deve saper programmare le risposte alle emergenze, il contrario di quello che si è fatto negli anni passati».

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