INVESTIMENTI, spesa pubblica ed enti locali. Caudo (Roma Futura): «Tagliare fondi a Comuni? Del Pnrr resteranno solo cattedrali nel deserto»

Roma, 27 maggio 2024 – «La presidente Meloni non ha capito niente sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Intanto si tratta di spesa pubblica a debito, 123 miliardi su 194 miliardi. Spesa pubblica a debito che dovremo restituire e che servirà per realizzare investimenti che hanno bisogno di essere sostenuti con risorse ordinarie, altro che tagliare i fondi ai Comuni che hanno avuto più soldi dal Pnrr. Semmai è necessario il contrario. Rischiamo le cattedrali nel deserto e di buttare soldi al vento, altri immobili riqualificati e chiusi, quindi abbandonati, asili costruiti e vuoti perché non ci sono le educatrici. Ecco qual è il problema del Pnrr, non è aver avuto tanti soldi e quindi ora se ne può fare a meno. Ma la presidente Meloni si rende conto delle conseguenze di dover fare debito senza alcun ritorno? Una beffa doppia per i Comuni, ma per tutti noi che quel debito lo dobbiamo pagare e soprattutto per i giovani che ne subiscono le conseguenze maggiori». Questo ha dichiarato il presidente della Commissione speciale Pnrr Giovanni Caudo, che ha poi aggiunto: «Roma ha avuto 1,15 miliardi di euro di investimenti direttamente gestiti con risorse del Pnrr, la preoccupazione di spenderli è stata fino a oggi il mantra della stampa, ebbene a due anni dalla scadenza del completamento dei cantieri possiamo contare cantieri aperti e pochi ritardi, tutti i 279 investimenti sono in cammino. Il problema, e come Commissione speciale PNRR lo diciamo da tempo, è collegare questi investimenti con la spesa corrente per poter gestire le opere che saranno realizzate con il Pnrr, a partire dalle scuole, dagli asili, dai trenta poli civici dagli autobus acquistati dalle nuove linee di tram che saranno realizzati. C’è una battaglia da fare e comincia da quella del buon senso che questo governo ha mostrato di non avere».

Condividi: