IMPRESE, ittica. Apertura di un tavolo a difesa del settore

Afferma la direttrice di Federpesca, Francesca Biondo, che «in questi anni il settore ha pagato troppo in termini di riduzione del numero imprese, dell’occupazione e del prodotto, aumentando dall’altra parte la dipendenza dalle importazioni del nostro paese. Abbiamo dunque condiviso con il Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste la necessità di sostenere la competitività delle imprese attraverso la proroga dello strumento del credito d’imposta per il gasolio, la previsione di un ammortizzatore sociale strutturato, investimenti per gli ammodernamenti, strumenti facilitati di accesso al credito, campagne nazionali di valorizzazione del prodotto italiano per raccontare ai consumatori che sovranità alimentare fa rima con qualità, sicurezza sociale e alimentare, sostenibilità, tutte caratteristiche distintive delle imprese di pesca italiane. Insieme a queste questioni abbiamo voluto portare in sede di discussione come sia al contempo possibile effettuare interventi a costo zero, che darebbero un segnale fondamentale al settore. Dal pagamento dei fermi biologici 2021-2023, alla revisione del sistema sanzionatorio, la semplificazione di molte procedure burocratiche, l’esenzione dal ticket Naspi e una maggiore flessibilità nella gestione delle giornate di pesca. Esprimiamo infine grande apprezzamento per la volontà del Ministero di avviare tavoli tecnici sulle singole questioni e per l’avvio del primo corso di laurea triennale in Italia dedicato al settore della pesca e volto a formare nuove competenze e avvicinare i giovani al settore».

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