ESTERI, controversie internazionali. Sahara Occidentale anche il Belgio sostiene l’iniziativa di autonomia

Il Belgio considera l’iniziativa di autonomia presentata dal Marocco nel 2007 come «uno sforzo serio e credibile da parte del Regno e come una buona base per una soluzione accettata dalle parti». Questo è quanto emerso dalla dichiarazione congiunta emessa a seguito della terza riunione dell’Alta Commissione mista di partenariato Marocco-Belgio, co-presieduta dal capo del Governo marocchino e dal primo ministro belga.

De Croo ha riaffermato «il sostegno di lunga data del Belgio al processo guidato dalle Nazioni Unite ai fini del perseguimento di una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile, ed entrambi le parti concordano sull’esclusività dell’Onu nel processo politico e riaffermano il loro sostegno alla risoluzione 2703 del 2023 del Consiglio di Sicurezza, che sottolinea il ruolo e la responsabilità delle parti medesime nella ricerca di un accordo realistico, pragmatico e duraturo, un soluzione politica basata sul compromesso».

Il Belgio si aggiunge così ai sedici paesi dell’Unione europea che riconoscono l’iniziativa d’autonomia, tra cui Spagna, Francia, Germania, i Paesi Bassi, mentre la sovranità di Rabat sul Sahara Occidentale ha avuto il riconoscimento di molte paesi tra cui Stati Uniti d’America e tutti i Paesi arabi, eccetto l’Algeria. Questo si verifica mentre più di trenta Stati africani e sudamericani hanno già aperto loro rappresentanze consolari a Layoun e Dakhla, città del Sahara Occidentale.

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