CULTURA, rigenerazione urbana. La casa della GIL di Luigi Moretti: architettura, cultura, giovani e formazione ieri e oggi

Martedì 23 aprile al WeGil in Largo Ascianghi a Trastevere una tavola rotonda sul progetto di riuso del complesso nel corso della quale verrà ripercorsa la storia e il restauro dell’edificio. Interverranno gli assessori regionali del Lazio Fabrizio Ghera e Simona Renata Baldassarre, inoltre anche rappresentanti di Laziocrea, La Sapienza Università di Roma, Università di Torvergata, DoCoMoMo

Nel 1933, durante il regime fascista, l’Opera Nazionale Balilla commissionò all’architetto Luigi Moretti, allora ventiseienne, la progettazione della Casa della Gioventù Italiana del Littorio, appunto la GIL. L’edificio avrebbe ospitato ambienti e attrezzature per l’educazione e la preparazione politico-militare oltreché ginnico-sportiva dei giovani, fornendo inoltre loro assistenza sanitaria e sociale.

IL PROGETTO DI MORETTI

Moretti disegnò un edificio dalle forme razionaliste in cui si alternavano solidi lineari ad altri sinuosi; l’impostazione architettonica previde spazi destinati a una pluralità di funzioni, in cui l’ordine geometrico non escluse l’introduzione della linea curva, come per esempio nella spettacolare e monumentale scala elicoidale di raccordo tra il primo e il secondo piano. Il progettista organizzò gli interni riducendo le divisioni tra i diversi ambienti e lasciando che la luce naturale filtrata dalle grandi vetrate dominasse lo spazio. L’edificio venne inaugurato nel  1937 e assunse ufficialmente la denominazione di “Casa della GIL”.

WE GIL OGGI

Nel 1975, con la soppressione dell’ente Gioventù italiana la Gil viene chiusa, ma fu soltanto tra  il 2005 ed il 2007 che l’edificio divenne oggetto di un’importante opera di restauro, sia esterno che interno e in quell’occasione vennero riportati alla luce i resti del grande affresco di Mafai che decorava il salone d’onore. Dopo oltre quarant’anni di abbandono il complesso, oggi di proprietà della Regione Lazio e gestito dalla società in house LazioCrea, è stato trasformato in uno spazio polivalente e creativo aperto la pubblico che ospita mostre, attività culturali e di formazione.

L’EVENTO DEL 23 APRILE 2024

Il programma dell’evento del 23 aprile 2024 prevede alle ore 15.00 i saluti istituzionali recati da Fabrizio Ghera (assessore a Mobilità, Trasporti, Tutela del territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio) e da Simona Renata Baldassarre (assessore a Cultura, Pari opportunità, Politiche giovanili e della famiglia, Servizio civile); alle ore 15:15 discussione sul programma di riuso, con Alessandro Ferretti, moderatore responsabile Relazioni istituzionali di LazioCrea.

UN HUB CULTURALE E DELLA FORMAZIONE

Seguiranno gli interventi di Marco Buttarelli (presidente di LazioCrea): WEGil come hub culturale e della formazione, nuovi usi per un edificio multifunzionale; Giuseppe Tota (direttore Sviluppo e promozione del territorio di LazioCrea): Il WEGil: uno spazio culturale a disposizione di tutti i cittadini; Edoardo Currà (moderatore Architettura tecnica, Sapienza Università di Roma): L’edificio, la sua storia, il progetto, la costruzione, le modificazioni e l’abbandono; Rinaldo Capomolla (Architettura tecnica, Università di Roma Tor Vergata): La casa del Balilla come moderno gymnasium, tre opere di Luigi Moretti;

INTERVENTI E TAVOLA ROTONDA

Quindi, Cesira Paolini (Architettura Tecnica, Sapienza Università di Roma): Spazi e trasparenze nella Casa della GIL di Luigi Moretti; Rosalia Vittorini DoCoMoMo/ (Architettura Tecnica, Università di Roma Tor Vergata): Restaurare il moderno, teorie e pratiche; poi, dalle ore 16:30, Emma Tagliacollo (moderatrice DoCoMoMo): Progetti per la Casa della Gil; Raffaella Moscaggiuri e Claudia Tombini (architetti): Il Cinema Troisi; Giuseppe Losurdo Architetto (Studio Amati Architetti): Il restauro di WEGIL, il progetto e il cantiere. Alle ore 17:30 seguirà una tavola rotonda sul tema.

Ingresso libero e gratuito con prenotazione: https://www.eventbrite.com/e/la

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