SOCIETÀ, solidarietà. In Vaticano il tradizionale concerto dedicato agli ultimi, per un giorno ospiti d’onore

In repertorio un’accurata selezione di musica classica e natalizia eseguita dall’Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretti da Speranza Scappucci e monsignor Marco Frisina

Tremila pasti e duemila coperte sono state distribuite dagli organizzatori alle persone senza fissa dimora. L’incontro del Pontefice con gli artisti e gli organizzatori ha sottolineato il valore di fratellanza e comunione dell’iniziativa.

MUSICA E CIBO ASSIEME AGLI EMARGINATI

Oltre settemila persone hanno partecipato alla quarta edizione del Concerto con i Poveri e per i Poveri, l’iniziativa solidale organizzata in Vaticano da Nova Opera dedicata alle persone con maggiore difficoltà di inserimento nella società. Nel pomeriggio di venerdì 15 dicembre. Nell’Aula Paolo VI, si è registrato un completo sold out, con la presenza, oltre al normale pubblico di tremila emarginati tra senzatetto, migranti e fragili, grazie all’attivo coinvolgimento del Dicastero per il Servizio della Carità e delle numerose associazioni di volontariato che li assistono quotidianamente: ospiti d’onore ai quali, dopo lo spettacolo musicale, è stata somministrata una cena calda e alcuni generi di conforto.

BERGOGLIO: «PASSARE DAL “PER I POVERI” AL “CON I POVERI”»

Un concerto che è nato fin dall’inizio, nel 2015, con la benedizione del Pontefice, che proprio la mattina del concerto ha ricevuto gli artisti e gli organizzatori dell’evento ringraziandoli per l’armonia e l’orchestrazione di questa significativa iniziativa, sottolineando lo spirito di condivisione e fratellanza che ha animato l’evento: «Il vostro è un concerto con i poveri – ha affermato il Papa -, questo è decisivo. Questo è la chiave: passare dal per al con; passare dal per i poveri al con i poveri. Si parte dal per, ma si vuole arrivare al con e questo è cristiano. Dio è venuto per noi, ma come? In che modo? Venendo ad abitare con noi, anzi, diventando come noi. Questo mistero ci lascia sempre senza parole. È troppo grande, ci supera. Eppure lo possiamo sperimentare nell’incontro con l’altro diverso da me: quando il mio dare qualcosa per lui o per lei, diventa un ricevere, diventa un condividere, diventa amicizia».

UN SEGNO DI VICINANZA AGLI ULTIMI

«Anche nei giorni precedenti – affermano Riccardo Rossi e Gualtiero Ventura, ideatori e organizzatori fin dal 2015 del concerto – abbiamo donato al Dicastero per il Servizio della Carità duemila coperte di pile che saranno distribuite alle persone senza fissa dimora nei prossimi giorni. Un segno di vicinanza ai meno fortunati nella speranza che gesti come questo possano moltiplicarsi nel tempo. Nel nostro piccolo, infatti, abbiamo deciso di far vivere un’esperienza diversa ai poveri attraverso l’emozione delle note di una grande orchestra, che quest’anno ha visto protagonista la prestigiosa compagine musicale e corale del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di due nomi di assoluto rilievo: la direttrice d’orchestra Speranza Scappucci, prima donna a dirigere in Vaticano il concerto, e il maestro monsignor Marco Frisina, anche direttore artistico della manifestazione. L’evento ha visto sul palco quattrocento artisti: un numero rilevante per una grande iniziativa resa possibile grazie al sostegno dei nostri partner e alla significativa Benedizione del Santo Padre».

UN ARTICOLATO PROGRAMMA MUSICALE

Il concerto, della durata di due ore circa, presentato dalla giornalista Francesca Fialdini, si è articolato su un programma di canti gregoriani, laudi e celebri composizioni di Mozart, Rossini, Tchaikovsky e Adam, fino ad arrivare alle immancabili arie natalizie, tra le quali Joy to the World, Tu scendi dalle stelle e Stille Nacht in versioni appositamente orchestrate dal maestro Frisina. Il coro del Teatro dell’Opera di Roma era diretto da Ciro Visco, che si è alternato con il Coro della Diocesi di Roma, organico presente fin dalla prima edizione della manifestazione.  Grande plauso anche per le raffinate e inconfondibili voci soliste del soprano Maria Grazia Schiavo e del tenore Levy Sekgapane.

QUESTA EDIZIONE E QUELLE PRECEDENTI 

Nelle tre edizioni precedenti, sono stati invitati a dirigere i maestri Daniel Oren, Ennio Morricone e Nicola Piovani, oltre a prestigiose orchestre come quella del Teatro Verdi di Salerno, la Roma Sinfonietta, l’Orchestra italiana del Cinema e il Coro dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Una nota di curiosità: le pettorine dei volontari che hanno contribuito al buon esito dell’organizzazione sono state realizzate con l’uso di materiali di plastica riciclata proveniente dal recupero della plastica del mare e stampate su carta certificata SFC.

photocredit: Enrico Pombi

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