SPETTACOLO, XXXIII Noir in Festival. Musica del noir e vinili di Diabolik

Si è tenuto, mercoledì 6 dicembre presso l’Università IULM nell’ambito della XXXIII edizione del Noir Film Fest, La musica del noir e i vinili di Diabolik, incontro con Pivio & Aldo De Scalzi presentato da Gianni Canova

Featured Video Play Icon

I musicisti e compositori hanno scelto di raccontare in questa occasione la genesi e le scelte artistiche della colonna sonora della trilogia cinematografica di Diabolik firmata dai Manetti Bros. Dopo “Diabolik” e “Diabolik Ginko all’attacco!”, l’ultimo capitolo “Diabolik chi sei?” è in sala dal 30 novembre (distribuito da 01 Distribution). È di prossima uscita firmato da Pivio & Aldo Scalzi il doppio vinile della soundtrack originale del film, edita da Edizioni Curci e Creuza, su etichetta Carosello Records, che chiude la trilogia dedicata all’eroe creato dalle sorelle Giussani (colonna sonora disponibile in digitale dal 1 dicembre https://orcd.co/diabolik-chisei-ost).

IL RAPPORTO TRA SUONO E IMMAGINE

I due musicisti hanno ripercorso le varie fasi della grande avventura che è stata la realizzazione della soundtrack originale della trilogia, un progetto sviluppato attorno a un tema centrale ricorrente, in omaggio al carattere iconico del personaggio, e magistralmente declinato in tre universi musicali differenti eppure complementari, che ha trovato nel ritorno alla scelta del vinile, un supporto inconsueto per la pubblicazione delle colonne sonore, il suo naturale compimento. «Nel noir in modo particolare la musica, la colonna sonora e il rapporto tra suono e immagine – commenta Gianni Canova per introdurre l’evento – ha un ruolo costitutivo, fondativo e imprescindibile fin dalla origini e delle radici di questo genere»

PERCHÉ I VINILI?

«Perché i vinili? – spiega Pivio – perché è una scelta politica precisa anche se il mercato va da tutt’altra parte, tra l’altro vinili doppi di una colonna sonora, ovvero il massimo della nicchia. Non è un atteggiamento di nostalgia, teniamo conto del passato, non farlo sarebbe stupido, però cerchiamo di intercettare quale sia la situazione al momento. Si è creata un’attenzione sempre più bassa nell’ascolto della musica, anche quando ascolti una musica che ha una certa valenza. Il vinile ti obbliga in qualche modo a occupare del tempo all’ascolto, a farlo in maniera consapevole, come spesso non si fa con la musica cosiddetta liquida, digitale»

IL NUOVO CAPITOLO

«C’è una nostra impronta forte in tutti i film – racconta Aldo De Scalzi –  la nostra creatività si plasma a seconda delle esigenze del regista». Il nuovo capitolo conferma la storica collaborazione dei due compositori con i Manetti Bros, un sodalizio a cui nel 2015, proprio in occasione del XXV anniversario del Noir in Festival, Pivio e De Scalzi hanno dedicato il disco “Noir in Song”, raccontando in musica un filo rosso che va dal film “Piano 17”  (2005) alla serie tv cult “L’ispettore Coliandro” e comprende successi come “Song’e Napule” (per cui i musicisti vincono David di Donatello, Nastro d’Argento e Globo d’oro), poi culminato nel musical “Ammore e malavita» (due David di Donatello, due Nastri d’argento, due Ciak d’Oro nel 2018 e Soundtrack Stars Award alla Mostra del Cinema di Venezia).

AMORE PER IL GENERE NOIR

Ma è anche una dichiarazione d’amore al genere noir che i compositori hanno frequentato molto spesso nel corso della loro carriera. Ricordiamo la colonna sonora di film memorabili come “L’odore della Notte” di Claudio Caligari (1998),– ora tornato in sala restaurato in 4K, e quelle di serie televisive cult come “Distretto di Polizia” (2000/2012) o di produzioni internazionali insolite come “The Butterfly Room” di Jonathan Zarantonello (2012), con Barbara Steele (l’indimenticabile protagonista de “La maschera del Demonio” di Mario Bava e de “Il pozzo e il pendolo” di Roger Corman) e Erica Leerhsen (“Non aprite quella porta” di Marcus Nispel). Pivio & Aldo De Scalzi. L’amicizia tra Pivio e Aldo De Scalzi è nata nel corso dei primi anni Ottanta, in occasione di alcuni concerti degli Scortilla. In seguito, Aldo (con Danilo Madonia, poi arrangiatore, tra gli altri, anche di Renato Zero) ha prodotto Fahrenheit 451, il disco della band pubblicato con la Warner.

PIVO & ALDO DE SCALZI

Il duo Pivio & Aldo De Scalzi nasce ufficialmente nel 1991 con il disco Maccaia (in genovese “afa estiva”), cui segue nel 1995 Deposizione (1995, firmato con il nome del progetto Trancendental, che rilegge la musica trance dall’area mediterranea e mediorientale in un contesto che comprende le influenze di entrambi i musicisti: il progressive e la new wave. Dal 1997 sono attivi nel mondo delle colonne sonore; il loro esordio è stato Il bagno turco – Hamam per la regia di Ferzan Özpetek che li ha subito posti al centro della ribalta internazionale. A oggi hanno firmato più di duecento colonne sonore tra cinema e televisione ricevendo tre David di Donatello, 4 Nastri d’Argento ed altri riconoscimenti.

DOPO IL 2005

Nel 2005 hanno fondato la società di edizione e produzione musicale Creuza S.r.l. e l’etichetta discografica I dischi dell’espleta. Aldo De Scalzi ha prodotto il CD Mandilli del fratello Vittorio (già fondatore dei New Trolls, recentemente scomparso) nonché rifondato il seminale gruppo Picchio dal Pozzo. Pivio ha pubblicato dal 2005 vari album solisti (Stupid world, It’s fine, Anyway oggetto di un omonimo progetto cinematografico, l’album tributo a David Bowie Lodging a scary low hero, Mute ed il live Failed witness, nel 2020 l’album Cryptomnesia e nel 2023 l’album Pycnoleptic per la prima volta anche in versione Dolby Atmos); inoltre prosegue l’attività artistica con la band electro-wave Scortilla da lui fondata nel 1980. È dal 2017 Presidente di ACMF, l’Associazione Compositori Musiche per Film e dal 2022 Consigliere di Gestione della SIAE.

www.edizionicurci.it

www.pivioealdodescalzi.com

Condividi: