INFRASTRUTTURE, sport. Stadio dell’AS Roma, (Verdi Sinistra): «Dalla Società ci aspettiamo risposte a prescrizioni e criticità»

Espresse non poche preoccupazioni in ordine al carattere eccessivamente teorico, a tratti puramente accademico, che ha contraddistinto il processo partecipato del dibattito pubblico. I consiglieri capitolini affermano di essere rimasti «interdetti» per non aver ascoltato nel corso di questi due mesi concrete ipotesi di soluzioni alle questioni rappresentate anche dai comitati cittadini

«Con la conclusione del dibattito pubblico sullo stadio di Pietralata, non ci resta che attendere dalla AS Roma, di concerto con le amministrazioni pubbliche coinvolte, risposte precise e puntuali sui seguenti temi: mobilità con il potenziamento strutturale del trasporto pubblico, soprattutto su ferro, e un sistema di accesso e deflusso esclusivo per l’ospedale Pertini; impatto acustico sul territorio residenziale circostante, vista anche la vicinanza con un’importante struttura ospedaliera; verde con il mantenimento o comunque il ripristino dell’originario parco pubblico di Pietralata come oasi urbana di biodiversità e mitigazione con terreno permeabile e alberature; infrastrutture di prossimità con la realizzazione di un idoneo numero di parcheggi nonché di percorsi ciclo-pedonali in sicurezza a partire da via dei Monti Tiburtini. In caso non arrivassero proposte e risposte concrete su questi temi, siamo seriamente preoccupati perché la grande opera del nuovo Stadio sarebbe a rischio». Questo è quanto dichiarato ieri da Ferdinando Bonessio, Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, consiglieri dell’Assemblea capitolina membri del Coordinamento Verdi-Sinistra che sono intervenuti all’indomani dell’ultimo incontro sul futuro stadio della squadra di calcio della Capitale.

LE PREOCCUPAZIONI ESPRESSE

«Come espressione del coordinamento politico che rappresentiamo in Aula Giulio Cesare – prosegue il testo della nota congiunta diffusa dai consiglieri -, pur avendo votato la deliberazione sul pubblico interesse, sin da subito abbiamo espresso molte preoccupazioni in merito al carattere troppo teorico, a tratti puramente accademico, che ha contraddistinto il processo partecipato del dibattito pubblico. Siamo rimasti interdetti per non aver ascoltato nel corso di questi due mesi concrete ipotesi di soluzioni alle questioni rappresentate anche dai comitati cittadini. Per questo a breve invieremo una nota all’assessore Veloccia per illustrare le nostre osservazioni, allo stato attuale, sul prosieguo dell’opera. La stessa nota sarà da noi inviata alla AS Roma come punto di confronto per valutare anche congiuntamente possibili soluzioni».

VENNE VOTATA UN’INFRASTRUTTURA SOSTENIBILE

«Nel frattempo – essi concludono -, ci aspettiamo che d’ora in avanti la società proceda con ulteriori approfondimenti, non più teorici ma concreti e operativi. L’AS Roma dovrà tener conto anche degli ordini del giorno allegati alla deliberazione capitolina, interfacciandosi con tutti gli enti preposti. Solo se sarà in grado di sciogliere i nodi cruciali, condivideremo la successiva decisione di avviare il proseguo dell’istruttoria presso la Conferenza decisoria organizzata dalla Regione Lazio. L’Assemblea capitolina ha votato l’interesse pubblico dell’area a patto che fosse realizzata un’infrastruttura sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale, e che rappresentasse una occasione di completamento e di ricucitura urbana per quel quadrante della città. Rischiare di replicare anche a Pietralata la paralisi che si crea in zona Olimpico, o anche solo l’idea di rinunciare inutilmente a quella quota parte di verde naturale fruibile attualmente esistente, è del tutto impensabile».

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