ECONOMIA, decreto extraprofitti. La nota ufficiale di Via XX Settembre

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che «La misura proposta dal ministro dell’economia e delle finanze, condivisa e approvata dal Consiglio dei ministri, nasce sulla scia di norme già esistenti in Europa in materia di extra margini bancari»

«Al tempo stesso – prosegue il comunicato stampa emesso dal Dicastero al cui vertice è posto il ministro Giancarlo Giorgetti (Lega) -, la misura ai fini della salvaguardia della stabilità degli istituti bancari, prevede anche un tetto massimo per il contributo che non può superare lo 0,1 % del totale dell’attivo. A questo proposito si ricorda che la base imponibile di tale imposta è determinata dal maggior valore tra l’ammontare del margine d’interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d’Italia, relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2023 che eccede per almeno il 5% il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2022 e l’ammontare del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d’Italia, relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2024 che eccede per almeno il 10 per cento il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2022».

LA NOTA UFFICIALE DEL MEF

La nota ufficiale emessa stamani da Via XX Settembre si conclude con l’osservazione che, infine, «gli istituti bancari che hanno già adeguato i tassi sulla raccolta così come raccomandato lo scorso 15 febbraio con specifica nota da Bankitalia, raccomandazione poi richiamata dal ministro Giorgetti in occasione dell’assembla Abi lo scorso 5 luglio, non avranno impatti significativi come conseguenza della norma approvata ieri in Cdm».

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