MODA, Pitti Uomo 104. Napoli dentro, Napoli addosso

La presenza del brand partenopeo al prestigioso salone della moda di Firenze costituisce un'ulteriore occasione di promozione del territorio. Grazie al consorzio “Le Mani di Napoli” e ai suoi maestri artigiani della filiera maschile, la città si presenta a questa importante vetrina internazionale quale portatrice di arte ed eleganza. L'industria manifatturiera, tra artigianalità e innovazione, è tra i comparti maggiormente rappresentativi dell'economia locale, in essa spicca quella sartoriale e degli accessori

a cura dell’associazione Le Mani di Napoli – Napoli è città del Mondo, da sempre aperta alla diversità, da sempre accogliente. A Napoli è in corso una nuova potente eruzione, giorno e notte una colata lavica di turisti fluisce lungo antichi tracciati e ne scava di nuovi. Nessuno ha fatto qualcosa per attrarli, almeno non oggi. Il patrimonio in cui la gente viene a immergersi è lì da sempre, sebbene coperto da una tela fitta come la maldicenza e vasta come la paura. È bastato che una folata di ottimismo la sollevasse e i tesori della città hanno ripreso a brillare. Ma il tesoro più grande è però lo scrigno che tutti li contiene, la città stessa.

NAPOLI A PITTI UOMO

Napoli ha una identità fortissima e immutata nel tempo, detiene il record di centro storico patrimonio Unesco più grande d’Europa, strade e vicoli pieni di storia e tradizioni, panorami mozzafiato, una movimentata vita notturna, un’ottima cucina senza eguali nel mondo, ed uno stile di vita teatrale, unico ed originale. Il segreto del suo fascino è un atteggiamento nei confronti di cose e persone che diventa filosofia e infine uno stile, riconoscibile e desiderabile quanto inafferrabile. È di questo distillato di saggezza e vanità, fede, fatalismo e altri contrasti, che Le Mani di Napoli parleranno nel corso della prima parte della conferenza. Ebbene, l’associazione Le Mani di Napoli si presenta nuovamente al Pitti Uomo 104 con un appuntamento imperdibile fissato per le ore 16:00 di mercoledì 14 giugno presso la Sala della Scherma della Fortezza da Basso. Una tavola rotonda sul tema “Napoli dentro. Napoli addosso”, che vedrà come relatori il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Magnifico Rettore dell’Università Federico II Matteo Lorito, il Presidente di Pitti Immagine Antonio De Matteis, il sindaco di Firenze Dario Nardella, lo chef Gennarino Esposito. A moderare la giornalista di moda e conduttrice Cinzia Malvini.

IL BRAND «NAPOLI»

«La presenza del brand Napoli in mostra al più importante e prestigioso salone della moda di Firenze rappresenta un’ulteriore occasione di promozione del nostro territorio. Grazie al consorzio Le Mani di Napoli ed ai suoi maestri artigiani della filiera maschile, la città si presenta a questa importante vetrina internazionale come portatrice di arte ed eleganza. L’industria manifatturiera, tra artigianalità e innovazione, è tra i comparti più rappresentativi dell’economia locale e Pitti Uomo 104 è un appuntamento imperdibile per raccontare Napoli e il suo talento, nel campo sartoriale e degli accessori, agli occhi del mondo, confermando la grande capacità attrattiva del marchio Napoli in ogni settore creativo» ha affermato al riguardo il sindaco della città partenopea Gaetano Manfredi.

PATRIMONI MATERIALI E IMMATERIALI

«Napoli si esprime anche nei suoi patrimoni immateriali riconosciuti globalmente, custoditi e trasmessi dai grandi artigiani partenopei operanti in diversi settori, dalla moda al cibo, all’arte presepiale. Ma Napoli è altresì una grande città universitaria, con il suo principale ateneo che compie ottocento anni dalla fondazione. Le Mani di Napoli e Ateneo Federico II hanno deciso di collaborare al fine di promuovere il patrimonio delle mani artigiane della città, a beneficio di quest’ultima e dell’immagine del Paese», questo il commento espresso al riguardo da Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II. «Le Mani di Napoli sono l’esempio che da soli si corre veloci ma insieme si va lontano! Un’aggregazione unica di saper fare della nostra meravigliosa città che si apre al mondo per far conoscere le proprie capacità», sottolinea dal canto suo Antonio De Matteis, presidente di Pitti Immagine.

DISCIPLINARE DELLA SARTORIA E RICONOSCIMENTI AGLI ARTIGIANI DECANI

Nella seconda parte verrà invece dato spazio all’esposizione del Disciplinare della sartoria napoletana, un documento che rivoluzionerà il settore. Dopo aver individuato i fondamenti dello stile napoletano, Le Mani di Napoli si fanno carico di codificare e rispettare i processi tradizionali che ne interpretano lo spirito, conseguendo così risultati del massimo valore estetico, culturale e materiale. Solo un’associazione autorevole e convinta poteva spingersi su questo sentiero di trasparenza che porterà vantaggi a tutti e danni solo a chi prospera nell’ambiguità. Nel corso dell’evento verranno assegnati i riconoscimenti ai sarti decani Antonio Liverano, Carmelo Crimi; targhe alla memoria ai fondatori di Calabrese 1924, Sartoria Formosa, Barbarulo Gemelli da polso. «Napoli è tutto ciò che si racconta di lei e molto di più, e ciascuna delle persone che provano ad afferrarla e incasellarla ne prende solo un’istantanea, un tratto, qualcosa che un momento c’è e il momento dopo non c’è più. Un’immagine in movimento in uno specchio alle tue spalle», questa la poetica conclusione di Ivan Cotroneo

LE MANI DI NAPOLI

Le Mani di Napoli è un’associazione composta da persone fisiche e giuridiche di Napoli e Città Metropolitana che producono in zona capi o accessori di abbigliamento. Sono anche ammessi in quota culturale soggetti che si siano distinti per conoscenze e impegno nei campi oggetto dell’associazione. Le Mani di Napoli sono per Statuto un corpo unico, suddiviso tuttavia in Camere d’Arte dove siedono i rappresentanti dei diversi settori, cioè sartoria, camiceria, cravatteria, calzoleria, guanteria, eccetera. Tra gli obiettivi dell’associazione: trasmettere l’arte e lo stile napoletano con una formazione di alto profilo svolta per gran parte in bottega, affinché gli apprendisti acquisiscano la teoria dai professori e la pratica dai maestri. Promuovere, grazie a disciplinari di produzione elaborati dalle Camere d’Arte, una trasparenza che contrasti l’ambiguità in cui sguazzano tanti articoli mediocri definiti «sartoriali». Valorizzare il prodotto, il marchio e la persona di ogni singolo socio. Valorizzare il territorio che li rende tutti speciali, puntando su un’immagine di Napoli quale sinonimo di buon gusto, ma anche di affidabilità.

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