REGNO UNITO, Ulster. Riesplode la violenza politica: arrestate tre persone per il tentato omicidio di un ispettore di polizia

Il funzionario vittima dell’aggressione, che in quel momento era fuori servizio, è attualmente ricoverato in ospedale e versa in condizioni critiche ma stabili. Egli è vittima di numerosi colpi d’arma da fuoco, in passato aveva ricevuto minacce a seguito di una serie di indagini compiute sugli atti di sangue riconducibili ai paramilitari repubblicani della New Ira

Sono stati arrestati tre uomini ritenuti responsabili dell’aggressione all’ispettore capo John Caldwell, perpetrata nella città di Omagh, nella contea nordirlandese di Tyrone. Essi sono stati accusati dalle autorità britanniche di tentato omicidio. Il funzionario di polizia vittima dell’aggressione, che in quel momento era fuori servizio, è attualmente ricoverato in ospedale e versa in condizioni critiche ma stabili. Egli è vittima di numerosi colpi d’arma da fuoco, in passato aveva ricevuto minacce a seguito di una serie di indagini compiute sugli atti di sangue riconducibili ai paramilitari repubblicani della New Ira.

LA DINAMICA DEL TENTATO OMICIDIO

Caldwell, ieri sera, dopo aver allenato una squadra di calcio giovanile ed era intento a caricare assieme a suo figlio dei palloni da football nel bagagliaio della propria autovettura, è stato fatto segno di diversi colpi di arma da fuoco da parte di due individui di sesso maschile. Il poliziotto gravemente ferito era relativamente celebre nell’Ulster, poiché era apparso in diverse occasioni in televisione a seguito delle operazioni di ordine pubblico e sicurezza effettuate dalla polizia, in particolare le indagini relative a gravi episodi la cui paternità è riconducibile alla New Ira, organizzazione paramilitare repubblicana nordirlandese che negli ultimi anni si è resa responsabile di vari attacchi contro le forze armate britanniche. Lo stesso Caldwell nel passato aveva ricevuto numerose minacce di morte.

I «NUOVI PROVISIONAL» SOFFIANO SUL FUOCO

Ed è proprio in questi ambienti che indagano gli inquirenti allo scopo di catturare tutti i componenti della rete dell’organizzazione terroristica. Attraverso un riacutizzarsi della tensione, che rinviene tra le sue cause anche il Brexit e i suoi diversi effetti, i militanti del New Ira alimentano la paura e il rancore in funzione di una riaccensione del conflitto confessionale nell’Irlanda del Nord. L’Ulster è parte del Regno Unito, ma i repubblicani irlandesi vorrebbero la riunificazione con Dublino. Questa fase caratterizzata dal sangue, che si innesta in un momento di forti proteste anche nel resto del Paese, potrebbe comportare degli sviluppi in grado di incidere anche sulla stabilità di Londra, per altro attualmente impegnata nei negoziati con l’Unione europea sul futuro dell’Ulster. Il rischio è tangibile, al punto che gli stessi esponenti di vertice della politica nordirlandese, vincendo le ataviche divisioni tra cattolici e protestanti, hanno immediatamente condannato l’attacco definendo i responsabili dell’aggressione a Caldwell come «nemici della pace».

RITORNA IL TERRORISMO

«Non ci sarà alcuna tolleranza per tali attacchi da parte dei nemici della nostra pace. I responsabili devono essere assicurati alla giustizia», afferma infatti la dichiarazione congiunta firmata da Michelle O’Neill del movimento repubblicano Sinn Féin, Jeffrey Donaldson del Partito Unionista Democratico filo-britannico e dagli altri esponenti dei principali partiti appartenenti a entrambe le fazioni dell’Ulster. L’ultimo attacco mortale ascrivibile alla New Ira commesso ai danni di un agente di polizia risale a dodici anni fa, un delitto perpetrato nella medesima cittadina teatro dell’aggressione di ieri: Omagh. E sempre a Omagh, ma stavolta nel 1998, la Real Ira (RIRA) uccise ventinove persone mediante un attentato dinamitardo, il loro scopo era quello di sabotare gli accordi di pace noti come «Accordo del venerdì santo», che mise fine alla lunga fase di guerriglia e al terrorismo.

Condividi: