DIGITALIZZAZIONE, crimini informatici. Digital hate: la misoginia corre sul web

Da un’analisi condotta da Eurispes è emerso che su quasi novemila messaggi analizzati, uno su quindici infrangeva le regole di Instagram, mentre una nota vocale su sette conteneva molestie e minacce

Donne e digital hate, un binomio che nel mondo riguarda una donna su tre, un fenomeno che in Europa interessa nove milioni di donne e di ragazze. Sulla base delle stime elaborate dal Center for countering digital hate (CCDH), Instagram non interviene su nove DMs offensivi su dieci e i sistemi di monitoraggio e segnalazione degli abusi andrebbero quindi migliorati. L’indagine condotta dall’Eurispes nel 2022, ha sottoposto ad analisi i profili di cinque donne presenti su Instagram, persone che, considerate assieme, raccolgono in Rete quasi cinque milioni di followers.

DONNE E DIGITAL HATE

Scopo della ricerca era valutare se le regole di Instagram, che vietano espressamente messaggi di violenza, molestie e minacce, venissero effettivamente ed efficacemente fatte rispettare, soprattutto in relazione alle donne bersaglio di abusi e minacce. A preoccupare maggiormente sono i messaggi che arrivano in privato, ovvero in direct messaging: su quasi novemila messaggi analizzati, uno su quindici infrangeva le regole di Instagram, mentre una nota vocale su sette conteneva molestie e minacce (continua a leggere sul sito web www.eurispes.it).

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