UCRAINA, agricoltura. Cereali, produzione ed esportazione di mais: i dati aggiornati

Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, in Ucraina il raccolto di mais non sarebbe stato portato a termine. All’inizio di questo mese (dicembre 2022) grossomodo il 40% delle aree coltivate a mais non era ancora stato sottoposto a mietitura

Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, in Ucraina il raccolto di mais non sarebbe stato portato a termine. All’inizio di questo mese (dicembre 2022) grossomodo il 40% delle aree coltivate a mais non era ancora stato sottoposto a mietitura.

PRODUZIONE

Secondo gli analisti del settore agricolo le cause alla base del ritardo nella raccolta del mais nel periodo 2022-23 vengono rinvenute in una combinazione di diversi fattori: gli effetti delle tensioni sui mercati finanziari che hanno inciso su alcuni agricoltori; le perdite dirette e indirette provocate dal conflitto con la Russia; un elevato tasso di umidità che ha condizionato la crescita delle spighe di mais; i bassi prezzi alla stalla che hanno reso economicamente impraticabile l’essiccazione del mais; i blackout elettrici provocati dagli attacchi missilistici russi sulle infrastrutture ucraine che hanno interrotto l’erogazione, e dunque il funzionamento, dei silos dei cereali, in particolare quelli che dipendono dalla corrente elettrica per l’essiccazione dei cereali. Kiev ha conseguentemente ridotto il proprio volume di produzione di mais a 23,1 milioni di tonnellate rispetto alle circa 25,8 precedentemente previste nei piani elaborati dagli agronomi ucraini sulla base delle stime di rendimento disponibili ricavate dal 60% delle aree arative coltivate a mais nelle quali era già stato effettuato il raccolto.

ESPORTAZIONI

I volumi delle esportazioni nel medesimo periodo considerato sono stati rivisti sulla base dell’aggiornamento delle condizioni al 17 novembre scorso a opera del centro di coordinamento congiunto della Black Sea Grain Initiative (BSGI). Le stime successive relative ai volumi delle esportazione di tutti i cereali (frumento, orzo e mais) sono state incrementate da 1,8 milioni di tonnellate a 4,2 milioni di tonnellate per i prossimi quattro mesi (dal dicembre 2022 al marzo 2023), in linea dunque con l’estensione del BSGI per 120 giorni. Le stime sulle esportazioni dal marzo 2023 in avanti si basano ancora sul cauto presupposto che il BSGI non verrà ulteriormente esteso a marzo.

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