ECONOMIA, ingiustizie sociali. La parola di oltre Tevere: «Superare anche la crisi della famiglia»; il Papa di nuovo contro il consumismo e le fonti fossili

Incontrando i giovani di “Economy of Francesco”, il Pontefice ha auspicato un’economia sostenibile e profetica che «ascolti il grido della terra» e che «superi anche la crisi della famiglia andando oltre l’insostenibilità delle relazioni nel mondo»

Lo riferisce il vaticanista Andrea Gagliarducci di ACI Stampa – https://www.acistampa.com/story/papa-francesco-a-economy-of-francesco-superare-anche-la-crisi-della-famiglia-20739?utm_campaign=ACI%20Stampa&utm_medium=email&_hsmi=227148721&_hsenc=p2ANqtz–eysRsODKABIXvlNAIx2xeDfa-ZcsAM14gkImA1S5xtL7jGkyph8rx8XnbMAR_eGhsj5NCHGQG5Rt3XLymSQHHoXP_hYBmU-B3A_0SPQSsvgry3ls&utm_content=227148721&utm_source=hs_email -, che, a tre anni dalla sua convocazione, ha assistito all’incontro di Papa Francesco con i giovani di Economy of Francesco, ai quali ha conferito il proprio mandato di favorire una «economia profetica, sostenibile e innovativa», in grado di «ascoltare il grido della terra» e affrontare «le insostenibilità economiche, sociali e relazionali del mondo».

LA DENUNCIA SENZA MEZZI TERMINI DEL PONTEFICE

Allo specifico riguardo il capo della Chiesa cattolica romana si è espresso senza mezzi termini, denunciando come la famiglia in alcune regioni del mondo soffra a causa di una grave crisi, «con essa anche l’accoglienza e la custodia della vita». Un vuoto che, a suo avviso, non sarebbe possibile superare con il consumismo, «che genera invece una carestia della felicità. Egli ha sostenuto la sua tesi facendo ricorso all’esempio dell’inverno demografico, per effetto del quale «i paesi stanno morendo gradualmente perché non fanno figli, tuttavia – ha poi aggiunto -, si deve riprendere la creatività».

GIOVANI CHE VIVONO UN’EPOCA NON FACILE

Ad Assisi Bergoglio ha ascoltato le testimonianze rese da otto giovani, quindi ha pronunciato un discorso nel quale ha ribadito la summa del suo pensiero in materia di economia, denunciando, appunto, «l’economia che uccide», ma anche un nuovo modello basato sulla terra. Il Pontefice ha lodato altresì il lavoro che i giovani di Economy of Francesco hanno fatto sull’innovativa “economia delle piante”. Si tratta di persone, ha egli sottolineato, «che vivono l’epoca non facile della crisi ambientale, della pandemia, della guerra in Ucraina e delle altre guerre. Giovani che hanno ricevuto in eredità dai propri genitori un mondo con molte ricchezze, ma incapace di custodire la pace e la terra, compito a cui loro sono chiamati oggi, ispirati proprio alla scuola del santo di Assisi».

ALLA RICERCA DI UNA PROFEZIA IN UN MONDO CINICO E PESSIMISTA

«Artigiani della pace e costruttori della casa comune – ha quindi aggiunto -, a questo sono chiamati: alla ricerca di una profezia su cui hanno modellato l’incontro,. Perché oggi manca creatività, manca ottimismo, manca entusiasmo e una società e un’economia senza giovani sono tristi, pessimistiche e ciniche». Bergoglio ha poi affrontato il tema della transizione ecologica invitando a «fare di più» al fine di conseguire questo risultato, tuttavia, ha però ammonito, «non si può parlare di transizione ecologica e restare dentro il paradigma economico del Novecento, che ha depredato le risorse naturali e la terra, altrimenti le manovre che adotteremo saranno sempre insufficienti».

ACCELERARE L’ABBANDONO DELLE FONTI FOSSILI

«Allora, è tempo di un nuovo coraggio nell’abbandono delle fonti fossili di energia e di accelerare lo sviluppo di fonti a impatto zero e positivo accettando il principio etico universale che i danni vanno riparati e che, dunque, se siamo cresciuti abusando del pianeta e dell’atmosfera, oggi dobbiamo imparare a fare anche sacrifici negli stili di vita ancora sostenibili». Secondo il Pontefice «occorre un cambiamento rapido e deciso, in una realtà dalle dimensioni sociale, relazionale e spirituale».

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