CULTURA, arte e rilancio del territorio. Calabria: Bronzi di Riace, un «attrattore culturale» a 50 anni dal ritrovamento

Da luglio a settembre ha luogo l’iniziativa di valorizzazione e rilancio della regione meridionale italiana, qualcosa che non si fermerà alla fine dell’estate, poiché fino al 2023 la Calabria continuerà a «viaggiare» nel Paese e all’estero raccontandosi attraverso il linguaggio contemporaneo, che in grado di presentarne la bellezza e la ricchezza. Questa mattina presso la camera dei Deputati a Roma la presentazione dell’evento alla presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini

Si sono dunque aperte ufficialmente le celebrazioni per il cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Infatti, era il 16 agosto del 1972 quando al largo delle coste calabresi, a seguito di una segnalazione di un subacqueo che si era immerso, i carabinieri riportarono alla luce due statue uniche al mondo, probabilmente parte di un complesso gruppo di sculture bronzee.

FORTE ICONICITÀ DI QUESTO ATTRATTORE CULTURALE

Ebbene, recentemente candidati come bene UNESCO, nel 2022 i Bronzi di Riace saranno i protagonisti di una nuova narrazione della Calabria contemporanea, che si vuole sostenibile e innovativa, questo grazie a un percorso di eventi concepiti allo scopo di riscoprire quel territorio e la sua cultura. I Bronzi di Riace quale elemento fortemente iconico, straordinario attrattore culturale non soltanto a vantaggio della valorizzazione della Calabria, bensì per l’intero Paese.

UNA STORIA CHE NASCE DAL MARE, UNA STORIA DA RACCONTARE

È una storia che nasce dal mare che va assolutamente raccontata, tuttavia, mediante una nuova forma narrativa, rappresentando la Calabria attraverso le testimonianze rese dalla Magna Grecia, sia quella dell’antichità che quella del presente. L’opportunità che si offre è importante: descrivere quella terra attraverso il tempo fino a oggi, all’era digitale, ricorrendo simbolicamente e antropologicamente a tutta una serie di eventi richiamati, appunto, da quelle due statue bronzee strappate al mare cinquant’anni fa.

I VANTAGGI DEL TURISMO D’IMMERSIONE

Vasto il programma dell’iniziativa, che è possibile visionare nel dettaglio al sito web www.bronzi50.it, in questa sede, per rendere un’idea, basterà richiamare la traccia delineata dal ministro della Cultura Dario Feanceschini, intervenuto questa mattina presso la nuova aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati a Roma, in via di campo Marzio, che ha visto anche la partecipazione delle massime autorità politiche e amministrative calabresi: «Si rifletta sul turismo d’immersione – ha egli affermato nel corso del suo intervento -, qualcosa di esperienziale che aiuta a comprendere a fondo l’anima di una terra. E la Calabria possiede tutto quelle che si può offrire a un turista moderno. In più, tesoro nel tesoro, anche i bronzi di Riace, con l’avvincente storia del loro ritrovamento e i misteri che essi ancora custodiscono».

Di seguito è possibile ascoltare la registrazione audio integrale della presentazione di Bronzi50 1972-2022 (A466)

A466 – CULTURA, ARTE, STORIA E RILANCIO DEL TERRITORIO: CALABRIA, I BRONZI DI RIACE, un «attrattore culturale» a cinquant’anni dal loro ritrovamento. L’iniziativa, che avrà una durata da luglio a settembre ed finalizzata alla valorizzazione e al rilancio della regione, è un evento che, però, non finirà del tutto con l’estate, poiché anche nel 2023 la Calabria «viaggerà» nel Paese e all’estero raccontandosi mediante il linguaggio contemporaneo, un codice in grado di rappresentarne la bellezza e la ricchezza. Il 7 luglio 2022 presso la camera dei Deputati a Roma ha avuto luogo la sua presentazione. Sono intervenuti: FRANCESCO VERDERAMI (giornalista, moderatore), ROBERTO OCCHIUTO (presidente della Regione Calabria), PAOLO BRUNETTI (sindaco di Reggio Calabria), CARMELO VERSACE (sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria), FILIPPO MANCUSO (presidente del Consiglio Regionale della Calabria), GIUSI PRINCI (vicepresidente della Regione Calabria), MARCO DEL BENE (responsabile agenzia HF4), MAURIZIO POLETTI (archeologo, docente presso l’Università della Calabria).
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