ENERGIA, crisi approvvigionamenti. Le ritorsioni di Putin alla visita dei capi di Stato europei a Kiev: Gazprom taglia le forniture di gas all’Italia; Eni: «Riduzione del 15%»

Ieri il colosso russo aveva annunciato l’intenzione di ridurre del 40% i volumi di materia prima energetica fatti affluire nei paesi dell’Unione europea attraverso il gasdotto North Stream 1. Oggi Gazprom ha comunicato all’Eni la riduzione dei flussi di gas verso l’Italia

Ieri il colosso russo aveva annunciato l’intenzione di ridurre del 40% i volumi di materia prima energetica fatti affluire nei paesi dell’Unione europea attraverso il gasdotto North Stream 1. Oggi Gazprom ha comunicato all’Eni la riduzione dei flussi di gas verso l’Italia. Il gruppo statale russo del settore energetico ha fatto sapere che la riduzione il giorno 15 giugno è pari al 15 per cento. Le ragioni di questi tagli non sono ancora state rese note da Mosca, tuttavia appare oltremodo evidente l’azione strumentale del Cremlino in risposta alla prevista visita dei presidenti Scholz, Macron e Draghi alla prevista loro visita ufficiale e congiunta a Kiev.

UNA RITORSIONE POLITICA

Il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, ha rassicurato sulle possibile criticità in Italia, affermando che «l’andamento dei flussi di gas è costantemente monitorato in collaborazione con gli operatori e al momento non si riscontrano criticità». Ma intanto vengono registrati immediati incrementi dei prezzi del gas sulla piazza olandese. Ieri Gazprom aveva annunciato la sua intenzione di ridurre del 40% i volumi di gas inviati all’Unione europea attraverso il gasdotto tra Russia e Germania, il North Stream 1. Una decisione motivata dalle sanzioni, che, ad avviso del Cremlino, «avrebbero rallentato la riparazione e il ritorno di alcune componenti del compressore Baltic Portovaya».

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