BELGIO, intolleranza religiosa. Vandalismo contro le chiese cristiane: è allarme

La questione è stata portata all’attenzione del primo ministro belga Rudi Vervoort da Dominiek Loottens, leader del gruppo Vlaams Belang rappresentato al parlamento di Bruxelles. Secondo quest’ultimo, le cifre rivelerebbero «qualcosa che purtroppo si preferisce tacere, ovvero che una parte della popolazione di Bruxelles odia il nostro patrimonio culturale e spirituale, probabilmente per motivi religiosi, ponendo addirittura in atto questo odio»

Tra il 2019 e il 2022 nella città di Bruxelles sono state vandalizzate più di cinquanta chiese, nel medesimo periodo è stata attaccata una sola moschea. I cristiani belgi denunciano l’evidente processo di rapida secolarizzazione e di parallela intolleranza religiosa in atto nella loro capitale, con i cristiani quale gruppo maggiormente sotto pressione.

LA DENUNCIA AL PARLAMENTO DI BRUXELLES

La questione è stata portata all’attenzione del primo ministro belga Rudi Vervoort da Dominiek Loottens, leader del gruppo Vlaams Belang rappresentato al parlamento di Bruxelles. Secondo quest’ultimo, le cifre rivelerebbero «qualcosa che purtroppo si preferisce tacere, ovvero che una parte della popolazione di Bruxelles odia il nostro patrimonio culturale e spirituale, probabilmente per motivi religiosi, ponendo addirittura in atto questo odio». Il Vlaams Belang (Interesse fiammingo) è un partito politico di riferimento della comunità fiamminga collocato nella destra sociale e identitaria, esso rivendica l’indipendenza delle Fiandre da Bruxelles e una stretta regolamentazione del fenomeno dell’immigrazione.

ODIO RELIGIOSO IN BELGIO

La richiesta al governo è stata quella di comunicare l’entità dei danni agli edifici religiosi. Nel triennio intercorrente tra il 2019 e il 2022 oltre alle cinquantatré chiese sono stati danneggiati anche dodici cimiteri, due abbazie e un monastero. Al riguardo, il senatore Bob De Brabandere, leader del Vlaams Belang nella capitale belga, sottolinea che: «Il fatto che una sola moschea sia stata danneggiata nello stesso periodo, a fronte di ben cinquantatré chiese, dimostra una discriminazione nei confronti del cattolicesimo».

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