GERMANIA, punto della situazione. Il resoconto aggiornato tratto dalla newsletter della Konrad-Adenauer-Stiftung Italia diretta da Nino Galetti

La CDU festeggia la vittoria nel Land Schleswig-Holstein, dove ha ottenuto il 43,4% dei consensi, registrando un vantaggio del 25% sui Verdi, secondo partito più votato. In Renania Settentrionale-Vestfalia, chiamata alle urne domani, domenica 15 maggio, i sondaggi registrano un testa a testa tra CDU e SPD, con i cristiano-democratici dati in vantaggio. Il ministro degli Esteri Annalena Baerbock e la presidente del Bundestag, Bärbel Bas, si sono recate a Kiev a portare la solidarietà della popolazione tedesca a seguito dei recenti attriti tra il governo ucraino e quello tedesco

Si è trattato di un  vero e proprio trionfo per i cristiano-democratici, qualcosa che non si verificava più da tempo, infatti, la CDU ha vinto le elezioni del Landtag nello Schleswig-Holstein.

CDU: TRIONFO ALLE ELEZIONI REGIONALI

Guidato da Daniel Günther il partito ha ottenuto il 43,4% dei consensi, superando i più rosei pronostici. La CDU ha registrato dunque un vantaggio del 25% sul secondo partito più votato, i Verdi, che hanno ottenuto il 18,3% dei consensi. L’SPD si è invece fermata al 16,0%, registrando un sensibile calo, pari all’11%, di fatto il peggior risultato mai conseguito nel land più settentrionale della Repubblica Federale. Anche i liberali dell’FDP hanno perso voti e si sono fermati al 6,4%, mentre l’AfD, l’estrema destra tedesca, non è neppure riuscita a entrare nel parlamento regionale di Kiel, capitale del Land; infine, con il 5,7% dei voti i rappresentanti della minoranza danese dell’SSW hanno ottenuto il loro miglior risultato di sempre. Potendo contare su 34 seggi, alla CDU ora manca un solo consigliere per avere la maggioranza assoluta (35 seggi). I cristiano-democratici sono dunque alla ricerca di un loro junior partner per formare una coalizione di governo di questo land stretto tra il Mare del Nord e il Baltico. Il governatore e vincitore delle elezioni Daniel Günther si è detto «commosso» per il netto risultato e per la fiducia riposta nella sua persona, ma ha anche ringraziato in modo sincero per la proficua collaborazione i partner della cosiddetta «coalizione Giamaica», formata assieme a verdi e liberali.

ANALISI POLITICA NELLA CAPITALE

A Berlino la maggior parte degli osservatori della politica tedesca hanno parlato di un «effetto Günther», motivo per il quale la vittoria elettorale nello Schleswig-Holstein andrebbe attribuita alla popolarità del giovane leader. La conferma investe anche il nuovo capo della CDU e attuale capo dell’opposizione, Friedrich Merz. Il suo viaggio notturno in un vagone letto a Kiev, la sua visita ai luoghi dove le truppe di occupazione russe hanno perpetrato atrocità e l’incontro con il presidente ucraino Volodymir Zelenskyj hanno sortito il loro effetto nell’opinione pubblica del Paese. Chi invece parrebbe non aver affatto tratto vantaggio dalle elezioni sarebbe il cancelliere Olaf Scholz, che ad avviso degli analisti subirebbe gli effetti negativi sul piano dell’immagine derivanti dall’atteggiamento ondivago ed esitante avuto dal suo partito, il SPD, nella fornitura di armi all’Ucraina, questione che ha costituito un vero e proprio boomerang a Kiel. I Verdi sono riusciti invece ad approfittare della debolezza dell’SPD, in questo momento il vicecancelliere Robert Habeck e il ministro degli Esteri Annalena Baerbock vengono indicati come i politici più popolari in Germania.

RENANIA SETTENTRIONALE-VESTFALIA: CDU IN TESTA AI SONDAGGI

I cristiano-democratici vengono dati favoriti nei sondaggi anche nelle cruciali elezioni che avranno luogo domani, domenica 15 maggio, del land più popoloso della Repubblica Federale, la Renania Settentrionale-Vestfalia, che conta diciotto milioni di abitanti e dove insistono le città di Colonia, Düsseldorf, Bonn e i centri urbani del bacino minerario e industriale della Ruhr. La CDU, partito attualmente al governo del Land, e l’opposizione dell’SPD sono testa a testa, seppure il primo sia in leggero vantaggio. Il governatore Hendrik Wüst si presenta per la prima volta alle elezioni dopo avere assunto la carica lo scorso autunno avvicendando il candidato alla Cancelleria e leader della CDU Armin Laschet.

Wüst, in coalizione con i liberali, non ha avuto molto tempo per mostrare il suo profilo politico, tuttavia può contare sull’ampia popolarità di cui gode nell’elettorato. Da Berlino si seguirà con notevole suspense questa tornata elettorale in un land considerato il termometro del sentimento politico della Germani, al punto che vengono comunemente definite come le «elezioni federali minori».

SCHOLZ FA I CONTI CON LA PROPAGANDA DI PUTIN

Nel discorso televisivo pronunciato lo scorso 8 maggio, anniversario della capitolazione della Germania nazista nel 1945, il cancelliere Olaf Scholz ha denunciato le menzogne e le falsificazioni del Cremlino, sostenendo che l’insegnamento centrale tedesco derivante dalla dittatura  nazista, considerata la situazione attuale, non può che significare che: «Noi (i tedeschi, n.d.r.) difendiamo il diritto e la libertà al fianco degli aggrediti; sosteniamo l’Ucraina nella lotta contro l’aggressore». Egli ha inoltre espresso con fermezza che non sverrà accettata «una pace imposta dai diktat della Russia», oltre a dirsi convinto che Vladimir Putin non vincerà la guerra. «La libertà e la sicurezza trionferanno, come hanno trionfato settantasette anni fa sulla violenza e la dittatura». Scholz ha inoltre ringraziato i tedeschi per la loro disponibilità ad accogliere i rifugiati ucraini, sollevando anche la preoccupazione in merito a un’escalation della guerra: «La paura – ha affermato -non deve paralizzarci». Infine ha descritto come Putin identifichi la sua guerra di aggressione con la lotta contro il nazionalsocialismo, «un atteggiamento infame e frutto di falsificazione storica», ha definito questa pratica.

MACRON CONFERMA L’ASSE FRANCIA-GERMANIA

Subito dopo il giuramento per il secondo mandato, il presidente francese Emmanuel Macron è volato a Berlino, rinnovando così la lunga tradizione tra Parigi e Berlino, come del resto aveva fatto il Cancelliere Olaf Scholz, che subito dopo la sua elezione si era recato in visita da lui all’Eliseo. La guerra in Ucraina ha unito ancora di più l’Europa, i due leader hanno ribadito come oggi l’asse franco-tedesco sia più importante che mai. Il cancelliere tedesco ha espresso grande soddisfazione nell’apprendere che Macron sarà al suo fianco nell’affrontare le sfide poste nel futuro. Tornando al tema dell’Ucraina, il presidente francese ha dichiarato di volere aiutare Kiev finanziariamente, militarmente e sul piano umanitario, «vogliamo un cessate il fuoco il prima possibile – ha ribadito -, senza il quale i negoziati non potranno proseguire». Scholz e Macron si sono recati insieme alla Porta di Brandeburgo, illuminata di giallo e azzurro, i colori della bandiera ucraina.

UCRAINA: BAS E BAERBOCK ESPRIMONO LA SOLIDARIETÀ TEDESCA

Messi a tacere i malumori delle ultime settimane tra i governi di Berlino e di Kiev grazie alla mediazione del presidente della CDU Friedrich Merz, il ministro degli Esteri Annalena Baerbock è stata il primo membro del governo a recarsi a Kiev dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Ella si è così potuta fare un’idea della situazione umanitaria parlando direttamente con gli abitanti della città, divenuta ormai emblema dei crimini di guerra perpetrati da parte dei militari russi occupanti. «Siete un paese molto coraggioso e siamo al vostro fianco sostenendovi in tutto ciò che possiamo fare», ha assicurato al suo omologo ucraino Dmytro Kuleba. La Baerbock ha poi dichiarato che farà tutto il possibile per rendere la Germania «per sempre» indipendente dall’energia di Mosca. Pochi giorni prima di lei, la presidente del Bundestag, Bärbel Bas, si era recata a Kiev per una visita di solidarietà. Nel frattempo, l’ambasciata tedesca nella capitale ucraina ha ripreso le attività, seppure con alcune restrizioni.

Pochi giorni fa un istituto di ricerca tedesco ha rivelato come la solidarietà dei cittadini della Repubblica Federale nei confronti dell’Ucraina abbia raggiunto cifre enormi, infatti, alla fine di aprile la Germania aveva donato agli ucraini che si trovavano all’interno o all’esterno del territorio del loro Paese complessivi 752 milioni di euro, la maggiore raccolta di fondi nella storia della Germania.

PANDEMIA: INCREMENTO SENSIBILE DEI REATI POLITICI

Per la prima volta in Germania si sono verificati più di 50.000 reati a sfondo politico nell’arco di un anno. Questo è quanto emerge dalle statistiche annuali dell’Ufficio federale di polizia criminale (BKA). Rispetto al 2020 l’aumento è stato pari al 23 per cento. Secondo le autorità di sicurezza tedesche, sono in particolar modo i casi di difficile classificazione ad aver conosciuto un vertiginoso aumento. Se un reato non rientra nelle categorie di classificazione (quali estremismo di sinistra, estremismo di destra, ideologia di matrice estera o religiosa) viene infatti rubricato come «non classificabile». In tale contesto gli esperti osservano anche una stretta connessione con le proteste avvenute contro le misure varate dallo Stato volte al contenimento della pandemia di Covid, poiché durante le manifestazioni di piazza sono stati molteplici gli episodi di violenza registrati. Ad aumentare sono stati anche i cosiddetti «reati d’odio», ossia quelli commessi sulla base di pregiudizi. Terreno fertile di questa crescita sono spesso i fora su Internet, veri incubatori di violenza.

DÜSSELDORF

Domenica prossima la politica tedesca guarderà con grande suspense a Düsseldorf, città del Basso Reno popolata da 620.000 persone e capitale del Land della Renania Settentrionale-Vestfalia. Lo sviluppo urbanistico della città, che si riflette nell’ampio corso del fiume, è caratterizzato principalmente dalle moderne strutture in vetro e acciaio. La città viene considerata il centro economico e amministrativo dello Stato federale, sede di numerose imprese e anche città fieristica di richiamo internazionale (si pensi alla Prowein di Düsseldorf, n.d.r.). Sebbene non abbia una grande storia, a differenza ad esempio della non lontana bimillenaria Colonia, Düsseldorf offre comunque molti spazi verdi ed eleganti vie commerciali, come la famosa Königsallee. Il suo centro medievale, distrutto dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, è un susseguirsi continuo di birrerie, al punto da venire definito «il bancone più lungo del mondo».

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