ENERGIA, giacimenti in Italia. Petrolio e Gas in Italia: appello FederPetroli diventa realtà grazie a Mise e Mite

Secondo Michele Marsiglia si intravederebbe un’apertura sulle immense possibilità di sfruttamento delle risorse energetiche perforate ma non sfruttate

«Dopo anni di investimento non solo in risorse economiche ma nell’impegno a sensibilizzare l’opinione pubblica, la politica e le comunità locali, oggi, grazie alle parole dei ministri Giancarlo Giorgetti (Mise) e Roberto Cingolani (Mite) iniziamo a vedere un’apertura sulle immense possibilità di sfruttamento delle risorse energetiche italiane e i nostri appelli diventano concretezza. Siamo ben felici che la politica abbia considerato le nostre proposte», così si è espresso oggi il presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia a seguito delle dichiarazioni rese dai ministri Giorgetti e Cingolani riguardo alla possibilità di sfruttare i giacimenti di idrocarburi già perforati in Italia.

UNA TRANSIZIONE CHIARA

Egli ha proseguito sottolineando come vada chiarita la politica industriale italiana, che «non è quella di inquinare o di essere contro le energie alternative anzi, l’obiettivo è una transizione energetica chiara e definita che possa essere fonte di un mix energetico in Italia, composto da tutte le energie disponibili. Come abbiamo dichiarato qualche giorno prima di natale nell’intervista sulle pagine de Il Giornale, l’Italia è ricca di pozzi a olio e gas già perforati che attendono le autorizzazioni (onshore e offshore) per essere “messi in produzione”. Abbiamo disponibilità notevoli di metano ed olio nei nostri mari. Lo stallo autorizzativo di oggi è un suicidio per le famiglie e per le aziende, considerati i forti rincari dell’energia dipesi da fonti estere e, quello che il mercato internazionale sta generando».

NUOVA ERA ENERGETICA

Marsiglia ha concluso il suo intervento affrontando il tema dell’attuale situazione nel Paese, caratterizzata dall’ingresso in una nuova era energetica. «L’obiettivo – ha egli affermato – è la definizione di una Strategia energetica nazionale (Sen) assente. Siamo pronti a collaborare con i ministeri competenti, le compagnie petrolifere sono pronte, ed Eni ne è la dimostrazione con continui investimenti nell’economia circolare e nei processi di eco-sostenibilità, i contrattisti in Italia sono di eccellenza nella componentistica industriale e in più il nostro paese è rappresentanza delle più grandi aziende a livello mondiale del comparto energetico di settore come Saipem e Snam per la realizzazione delle strutture di collegamento. Attendiamo i prossimi sviluppi politici e restiamo pronti a presentare i piani di investimento e gli sviluppi occupazionali per una nuova fase pulita e sostenibile di un’Energia italiana, dove in poco tempo anche il costo energetico per le famiglie italiane sarà notevolmente diminuito», in conclusione il presidente dell’organizzazione petrolifera.

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