VATICANO, Croazia. Visita oltre Tevere del presidente Zoran Milanović

Il Pontefice invitato a Zagabria, non è la prima volta. Il presidente croato ha reso noto che nel corso della conversazione con il capo della Chiesa cattolica non è stato affrontato il tema della canonizzazione del cardinale Aloizije Stepinać

 

Mentre si parla di un possibile viaggio del Pontefice in Serbia e il viaggio in Montenegro, che pareva fosse stato deciso per il 2020, sembrerebbe non essere all’orizzonte, il presidente croato Zoran Milanović ha reiterato l’invito a Papa Francesco a visitare il Paese balcanico, nazione cattolica colpita da un tremendo terremoto lo scorso anno.

UNA BREVE VISITA OLTRE TEVERE

Una breve visita oltre Tevere quella di Milanović, per la prima volta in Vaticano dalla sua elezione nel febbraio 2020, poiché immediatamente dopo ci sono state le restrizioni di natura sanitaria  imposte dalla pandemia, dunque tutti i viaggi ufficiali in ganda sono stati posposti.

Riguardo al controverso caso del cardinale Aloizije Stepinać, porporato già beatificato ma ancora non canonizzato in ragione delle riserve sollevate sul suo passato, nell’incontro tra il presidente croato e il Pontefice non si sarebbe parlato, anche perché Bergoglio, quando ormai tutto era pronto per la canonizzazione, ha prima voluto istituire una commissione storica mista cattolico–ortodossa allo scopo di scandagliare di nuovo, ma a fondo, l’operato del porporato che visse la tragica fase del Secondo conflitto mondiale e del regime ustascia di Ante Pavelić. Per il momento, dunque, la pratica permane sospesa.

CANONIZZAZIONE DI STEPINAĆ: UN CASO OLTREMODO CONTROVERSO

La questione della canonizzazione è anche diplomatica, perché vengono dalla Serbia, e dal Patriarcato ortodosso serbo, le principali opposizioni alla canonizzazione, ma in questo caso il tema di Stepinać non è stato toccato, ha spiegato il presidente ai giornalisti in un breve punto stampa tenuto dopo l’udienza.

Francesco e Milanović hanno discusso per mezz’ora con l’aiuto di un interprete. Il Papa ha donato i documenti del pontificato, il messaggio della Giornata mondiale per la Pace di quest’anno, il documento sulla Fratellanza umana e il volume sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020. Oltre a questo, ha anche consegnato al presidente croato un mosaico raffigurante il lavoro per la raccolta dell’uva.

Il presidente croato, da parte sua, ha donato a Papa Francesco una copia fotostatica del messale del Duca Novak, opera in glagolitico del XIV secolo.

MILANOVIĆ E PAROLIN

Più lungo l’incontro in Segreteria di Stato, dove Milanović è stato in colloquio per quasi un’ora con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. Si legge nel comunicato emesso dalla Sala Stampa della Santa Sede che «nel corso dei cordiali colloqui, sono stati espressi apprezzamento per i buoni rapporti bilaterali esistenti e l’intenzione di sviluppare ulteriormente la collaborazione. Inoltre – prosegue il comunicato – si è parlato di diverse tematiche di carattere internazionale e regionale, tra le quali la situazione del popolo croato in Bosnia Erzegovina».

Il presidente Milanović ha in seguito affermato che i colloqui hanno riguardato anche la situazione in Serbia e nel Montenegro.

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