CINEMA, Giustizia e condizione umana. Ariaferma

Per la regia di Leonardo Di Costanzo, con Toni Servillo e Silvio Orlando, il film scandaglia l’animo umano giocando con lo spazio e la molteplicità dei punti di vista. Dal 15 novembre le proiezioni dell’opera nelle multisala UCI Cinemas, nel quadro della serie “Essai”, rassegna di cinema d’autore

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Un carcere ormai in degrado sta per essere chiuso, tuttavia, giunge inaspettata una disposizione del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria che blocca ancora all’interno del luogo di detenzione, per un certo periodo di tempo, dodici detenuti e alcuni agenti della polizia penitenziaria, poiché la nuova struttura carceraria che dovrebbe accogliere tutti i detenuti non è al momento ancora disponibile. A questo punto diviene quindi necessario gestire in modo nuovo il rapporto, considerato che gran parte dell’edificio è ormai chiusa.

ARIACHIUSA

Leonardo di Costanzo prosegue con rigore il suo percorso di ricerca e di riflessione sulle dinamiche relazionali riprendendo il discorso iniziato con il suo film di finzione d’esordio, “L’intervallo”.

In “Ariachiusa” non soltanto gli esseri umani, ma le mura stesse dell’edificio raccontano di un luogo «concentrazionario» funzionale al richiamo con altri, nei quali si verificano vicende tanto ordinarie quanto drammatiche. Infatti – e questa è la realtà delle carceri italiane – tra quelle mura corrose dall’umidità e dal degrado sia fisico che umano convivono due microcosmi, al contempo, però, separati dalle sbarre e dai reciproci ruoli. Il che non impedisce le divisioni all’interno dei singoli gruppi. Sostenuto da una colonna sonora musicale di tutto rispetto di Pasquale Scialò, Di Costanzo compie un’operazione di accerchiamento fisico e psicologico dei suoi personaggi (le celle sono in una rotonda) portandone progressivamente in evidenza le sfumature psicologiche.

Al centro finiscono con il trovarsi l’ispettore Gaetano Gargiulo di Servillo e il detenuto Carmine Lagioia di Orlando. Ma questo non deve trarre in inganno perché il film è un’opera corale in cui ogni dettaglio è curato con attenzione e partecipazione.

 

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