SOCIETÀ, temi etici. La politica e l’eutanasia: prosegue la campagna per la sua legalizzazione

L’iniziativa promossa dall’Associazione Luca Coscioni ha portato alla raccolta di un numero sufficiente di firme dei cittadini per indire un referendum sulla controversa materia. Ora i promotori lavoreranno per consentire di firmare a chi non è ancora riuscito a farlo e per offrire ai loro tavoli informazioni sui diritti al «fine vita»

Allo scopo l’Associazione Luca Coscioni ha annunciato un mobilitazione straordinaria in tutto  il territorio italiano a partire da domani, 6 settembre. Essa avrà una durata di sei giorni e si concluderà il domenica 12.

«Per consentire di firmare a chi non è ancora riuscito a farlo e per offrire ai nostri tavoli informazioni sui diritti alla fine della vita – afferma Marco Cappato -, in particolare su consenso informato, biotestamento, cure palliative, rifiuto e interruzione delle terapie, assistenza alla morte volontaria».

«Lo straordinario risultato ottenuto finora non ci deve illudere – egli aggiunge -, poiché gli avversari dell’eutanasia legale sono potenti e agguerriti».

Secondo gli iscritti e i sostenitori dell’Associazione Coscioni il tema del fine vita è difficile e delicato e non si affronta con la logica della contrapposizione e della quantità di adesioni, ma con la forza della conoscenza, confrontandosi innanzitutto con chi la pensa diversamente. «Per tutte le persone malate che soffrono abbiamo fretta di vincere – essi sottolineano -, ma per riuscirci dobbiamo continuare a convincere».

Ed ecco allora la campagna straordinaria di questo inizio settembre, con la preparazione dei tavoli per la raccolta delle firme e la contestuale diffusione dei materiali che pongano  la gente di approfondire argomenti quali il testamento biologico, oltre a fare luce su tutti i diritti già conquistati. Allo scopo l’Associazione Coscioni pone a disposizione un numero bianco, lo 0699313409, definito «l’info line di soccorso civile».

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