AMBIENTE, energia. L’applicazione del Carbon Border Adjustment anche alle emissioni di metano

L’intervento della rappresentante dell’Environmental Defense Fund alla XII Conferenza nazionale per l'efficienza energetica

a cura di Environmental Defense Fund (EDF) – EDF, una delle principali organizzazioni ambientaliste no profit del mondo, ha partecipato oggi ad un importante appuntamento nell’ambito della XII Conferenza Nazionale per l’Efficienza Energetica organizzata da Amici della Terra, focalizzato sul Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM).

Environmental Defense Fund ha voluto sottolineare come l’applicazione di questo strumento innovativo, proposto nel dicembre 2019 dalla Commissione europea per aiutare la transizione verso un’economia più verde e sostenibile, sia importante non solo per le emissioni di carbonio ma anche alle emissioni di metano.

Ilaria C. Restifo, rappresentante per l’Italia dell’Environmental Defense Fund, ha infatti affermato che «un eventuale Carbon Border Adjustment Mechanism nell’ambito del Green Deal non può prescindere, negli scopi, dal mettere sullo stesso piano di importanza sia l’anidride carbonica che il metano, e dall’annoverare il metano nell’ambito di applicabilità di un CBAM, nella misura in cui anidride carbonica e metano sono i due principali gas di serra maggiormente responsabili del riscaldamento globale».

Sempre secondo la Restifo «o strumento del Carbon Border Adjustment esteso al metano implicherebbe l’ottenimento di dati armonizzati e certi sugli impianti. In attesa che si arrivi a questo livello di granularità – come peraltro previsto dalla Methane Strategy tramite il programma dell’OGMP 2.0 sull’MRV – potrebbe essere più facile, nel frattempo, optare per uno standard tecnico o per una certificazione relativa alle emissioni di metano del gas».

L’Environmental Defense Fund auspica che «l’interpretazione dei trattati internazionali sia più incline al clima e all’ambiente» e raccomanda che «la prevista analisi d’impatto valuti gli effetti di un’assegnazione degli introiti mirata a progetti su clima ed energia, con parte dei fondi destinata ai paesi in via di sviluppo interessati dal Carbon Border Adjustment, in linea con il principio delle responsabilità comuni ma differenziate (CBDR)».

Restifo ha concluso sottolineando che sarebbe necessaria «l’adozione di uno standard obbligatorio di prestazione su tutto il gas venduto in Europa, comprese le importazioni, per ridurre l’impronta emissiva del metano importato nell’Unione europea. Tale standard, ritenuto realizzabile anche dall’industria, dovrebbe riflettere, entro il 2025, un’intensità emissiva del metano non superiore allo 0,2% per le operazioni upstream».

Environmental Defense Fund. Una delle principali organizzazioni internazionali senza scopo di lucro, Environmental Defense Fund (edf.org), elabora soluzioni trasformative ai più gravi problemi ambientali.

Lo fa collegando scienza, economia, diritto e partnership innovative del settore privato. Con oltre 2,5 milioni di membri e uffici negli Usa, Cina, Messico, Indonesia e nell’Unione europea, gli scienziati, gli economisti, gli avvocati e gli esperti di politica di EDF lavorano in 28 paesi per trasformare tali soluzioni in azioni.

Info e collegamenti su Twitter: @EnvDefenseFund

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