TELECOMUNICAZIONI, 5G. Huawei, Londra esclude il Gruppo cinese dalla nuova rete

I britannici sempre più in linea con le posizioni dell’amministrazione Trump: dal prossimo gennaio per evidenti ragioni di sicurezza (e di relazioni strategiche con l’alleato privilegiato) sarà proibito acquistare nuove tecnologie 5G da Huawei

Londra si allinea dunque al dettato di Washington ed esclude il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei dalle forniture relative alla nuova rete 5G attualmente in fase di sviluppo in Gran Bretagna.

Alla base della decisione assunta oggi dall’esecutivo guidato dal conservatore Boris Johnson le note ragioni attinenti al grado di sicurezza che avrebbe potuto offrire un partner, formalmente e praticamente soggetto di diritto privato, ma strettamente vincolato allo Stato – in modo particolare all’intelligence e alle forze armate – della Repubblica Popolare cinese.

Si tratta di una scelta attesa, quella ufficialmente annunciata quest’oggi al Parlamento di Londra da Oliver Dowden, titolare del dicastero per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport, ma ci vorrà comunque del tempo affinché essa venga completamente applicata, almeno fino al 2027.

In ogni caso, dal prossimo gennaio sarà legalmente proibito acquistare nuove tecnologie 5G da Huawei, un percorso ritenuto irreversibile che, tuttavia, per il momento non contempla una esclusione dell’impresa cinese dal 3G e dal 4G, chiesta a gran voce e con animosità dai settori politici britannici più anti-cinesi.

Sulla scelta di Londra, oltre a un indirizzo di natura strategica connotato sempre più marcatamente dall’intenzione (sarà davvero un buon affare per Londra?) di cementare la relazione transatlantica privilegiata con Washington, anche dalle sanzioni imposte dall’amministrazione Trump nel quadro dello scontro con Pechino.

Una decisione, quella di escludere il colosso delle telecomunicazioni cinese, che per altro si colloca in una fase di crescenti tensioni tra i due Paesi, alimentata dai recenti sviluppi registrati nella ex colonia britannica di Hong Kong e per l’inarrestabile espansionismo economico e culturale cinese, una potenza in crescita non soltanto sul piano tecnologico e della ricerca, ma anche su quello militare e del soft power.

Condividi: