CRIMINALITÀ, stupefacenti. Napoli, la Finanza sequestra 33 chili di coca sulla tangenziale

Dal Sud America la droga sarebbe stata sbarcata in Olanda e da lì, tramite corrieri, recapitata in Italia, se giunta sulle piazze di spaccio della città avrebbe fruttato dieci milioni di euro. Un carico consistente, di questi tempi importante anche per una realtà criminale come quella partenopea.

Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato oltre trentatré chilogrammi di cocaina destinati alle principali piazze di spaccio del capoluogo campano.

Sul mercato l’ingente carico avrebbe fruttato all’incirca una decina di milioni di euro, ma è stato intercettato dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria grazie al supporto fornito loro dai cosiddetti baschi verdi del Gruppo di pronto impiego all’altezza della tangenziale di Napoli.

La droga era stata nascosta all’interno di un’autovettura con a bordo una coppia di insospettabili persone di mezza età, suddivisa in ventotto panetti abilmente occultati in due doppifondi ricavati sotto i sedili posteriori.

Per consentire lo sblocco e l’accesso ai vani di occultamento il conducente si serviva di un telecomando in radiofrequenza rinvenuto anch’esso all’interno dell’abitacolo, mentre l’uomo – in seguito arrestato – è stato trovato in possesso di un sofisticato cellulare “criptato” utilizzato per le comunicazioni riservate con i trafficanti suoi complici.

Si tratta del cinquantanovenne Antonio Loffredo, originario della città, sua moglie invece, risultata estranea ai fatti, è stata denunciata a piede libero.

Con ogni probabilità l’arrestato dovrebbe essere un corriere assoldato per l’occasione, in quanto – almeno per il momento – gli investigatori non sarebbero in possesso di elementi tali da farlo ritenere affiliato a qualche clan della criminalità organizzata locale.

Il quantitativo di stupefacente sequestrato è consistente e di questi tempi rappresenta un carico importante anche per una piazza come quella napoletana, ora Fiamme gialle sono concentrati sulla risalita ai destinatari di esso.

Al riguardo potrebbe essersi trattato di una «puntata», cioè un acquisto di merce effettuato assieme da più organizzazioni criminali per quota, che una volta recapitato da corrieri avrebbe dovuto essere spartito.

Presumibilmente, la precedente tappa della cocaina intercettata presso la tangenziale partenopea dovrebbe essere stata scaricata nel porto olandese di Rotterdam, principale hub della droga fatta pervenire dal Sud America.

A questo punto, data appunto la consistenza dl carico di droga sequestrato, è attesa una presa in carico dell’indagine da parte della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo campano, poiché appare oltremodo probabile che nell’illecito affare andato a mone sia coinvolta un’associazione per delinquere.

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