CULTURA, musica. Al Teatro Verdi di Padova il «Don Giovanni» di Mozart

Con l’opera del compositore salisburghese, in cartellone domenica 29 e martedì 31 dicembre, si concluderà la Stagione lirica 2019

Sarà l’immortale Don Giovanni, capolavoro senza tempo di Wolfgang Amadeus Mozart, a chiudere la Stagione Lirica 2019, manifestazione organizzata e prodotta dal Comune di Padova (Assessorato alla Cultura) in collaborazione col Teatro Stabile del Veneto e, grazie inoltre, ai contributi forniti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e dalla Regione veneta.

Il “dramma giocoso” mozartiano, su libretto di Lorenzo da Ponte, andrà in scena domenica 29 dicembre alle ore 18:00 e, in replica, martedì 31 dicembre alle 20:45 al Teatro Verdi di Padova.

A dirigere l’Orchestra di Padova e del Veneto sarà il maestro Jordi Bernacer, complesso strumentale che verrà affiancato dal Coro Lirico Veneto.

Il nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Sociale di Rovigo sarà firmato da Paolo Giani Cei, autore anche delle scene, dei costumi e delle luci.

Dopo i fortunati appuntamenti estivi e autunnali premiati dalla partecipazione del pubblico, la Stagione Lirica 2019 si congeda mettendo in scena al Teatro Verdi di Padova – domenica 29 dicembre alle ore 18:00 e martedì 31 dicembre alle 20:45 – uno dei capolavori di Mozart, il Don Giovanni, composto su libretto di Lorenzo Da Ponte e andato in scena per la prima volta a Praga nel 1787.

Le avventure dell’impenitente libertino settecentesco, i suoi inganni e i suoi tradimenti, che nel corso dei secoli hanno affascinato intellettuali, filosofi, scrittori e musicisti, rivivranno nel nuovo allestimento coprodotto con il Teatro Sociale di Rovigo, firmato – in una fedele rilettura del melodramma mozartiano – da Paolo Giani Cei, regista noto ai patavini in ragione dei numerosi spettacoli che ha portato in scena negli ultimi anni.

È lo stesso Giani Cei a guidare il pubblico all’interno dell’opera, sottolineando che la grandiosità della tragedia di Don Giovanni risiede proprio nel suo equilibrio, fra passione e abisso, ironia e dramma, attrazioni e repulsioni.

Forze potenti dunque, che si confrontano e trovano una sintesi nei personaggi, che divengono simboli assoluti nell’unita dalla musica mozartiana, al tempo stesso modernissima, ma anche paradigma di classicismo, elegante e devastante.

Il cast – interamente formato da voci celebri sugli importanti palcoscenici italiani e internazionali – vedrà nel ruolo del libertino il baritono ucraino Andrei Bondarenko, che verrà affiancato dal Leporello Mirco Palazzi, raffinato interprete del repertorio belcantistico italiano e di quello mozartiano.

Il basso Abramo Rosalen sarà invece il Commendatore, che nel finale dell’opera manderà Don Giovanni tra le fiamme dell’inferno.

L’ingenuo Masetto verrà interpretato da Daniel Giulianini, mentre Don Ottavio avrà la voce di Andrei Danilov.

Per quanto riguarda i ruoli femminili, il soprano Ekaterina Bakanova sarà Donn’Anna, promessa sposa di Don Ottavio nonché figlia ferita del Commendatore, padre che cercherà di vendicare; Anastasia Bartoli interpreterà l’irosa Elvira, una delle tante donne sedotte e abbandonate da Don Giovanni; infine, Michela Antenucci restituirà la freschezza (e la malizia) della contadinella Zerlina.

Sul podio, a dirigere l’Orchestra di Padova e del Veneto e il Coro Lirico Veneto (preparato dal maestro Matteo Valbusa) sarà Jordi Bernacer.

 

 

INFO

Biglietti e abbonamenti

Biglietti singoli:
Platea, palco di pepiano, palco I ordine BALCONATA: € 75 (interi), €     70 (ridotti)
Palco di pepiano, palco I ordine, NO BALCONATA: € 70 (interi), € 65 (ridotti)
Palco II° ordine, BALCONATA: € 65 (interi), €   60 (ridotti)
Palco II° ordine, NO BALCONATA: € 60 (interi), €   55 (ridotti)
Galleria, € 35 (interi), € 30 (ridotti)

Biglietti singoli under 35:
Platea, palco di pepiano, palco I° ordine, BALCONATA: € 60
Palco di pepiano, palco I ordine, NO BALCONATA: € 57
Palco II ordine, BALCONATA: € 50
Palco II ordine, NO BALCONATA: € 47
Galleria: € 20

Biglietti per la sola rappresentazione del 31 dicembre 2019 dell’opera “Don Giovanni”
Platea, palco di pepiano, palco I ordine, prima fila: € 95
Palco di pepiano, palco I ordine, seconda fila: € 92
Palco II ordine, prima fila: € 85
Palco II ordine, seconda fila: € 82
Galleria, € 30 (interi), € 50

Abbonamenti

Turno A
1ª recita Turandot, venerdì 25/10/2019, ore 20:45
1ª recita Don Giovanni, domenica 29/12/2019, ore 18:00

Turno B
2ª recita Nabucco, domenica 27/10/2019, ore 16:00
1ª recita Don Giovanni, domenica 29/12/2019, ore 18:00
Platea, palco di pepiano, palco I ordine, 1 BALCONATA: € 130 (interi), €  120(ridotti)
Palco di pepiano, palco I ordine, NO BALCONATA: € 127 (interi), €  117(ridotti)
Palco II ordine, BALCONATA: € 118 (interi), €  105(ridotti)
Palco II ordine, NO BALCONATA: € 115 (interi), €  102(ridotti)
Galleria, € 60 (interi), €  50(ridotti)

Potranno usufruire della riduzione sul prezzo di biglietti e abbonamenti: gruppi superiori a 25 persone, dipendenti del Comune di Padova previa esibizione del badge elettronico e con diritto di acquisto di n. 2 posti per dipendente

Abbonamenti ridotti under 35
Platea, palco di pepiano, palco I ordine, BALCONATA: 108€
Palco di pepiano, palco I ordine, NO BALCONATA: 105 €
Palco II ordine, BALCONATA: 92 €
Palco II ordine, NO BALCONATA: 90 €
Galleria, 40 €

Biglietteria Teatro Verdi: tel. 049/87770213
Comune di Padova – Settore Cultura Turismo Musei e biblioteche
Servizio Manifestazioni e Spettacoli

049 8205611; 049 8205623
manifestazioni@comune.padova.it

 

Tamburino

Teatro Verdi, Padova
Domenica 29 dicembre 2019, ore 18:00
Martedì 31 dicembre 2019, ore 20:45

Don Giovanni, melodramma giocoso in due atti
Libretto di Lorenzo da Ponte
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Personaggi e Interpreti:
Don Giovanni
, Andrei Bondarenko
Leporello,
 Mirco Palazzi
Donna Elvira,
 Anastasia Bartoli
Donna Anna,
 Ekaterina Bakanova
Don Ottavio,
Andrei Danilov
Zerlina,
Michela Antenucci
Masetto,
Daniel Giulianini
Commendatore,
Abramo Rosalen

Coro Lirico Veneto

Maestro del coro, Matteo Valbusa

Orchestra di Padova e del Veneto

Maestro concertatore e Direttore d’orchestra: Jordi Bernacer
Regia, scene, costumi e luci
: Paolo Giani Cei

Nuovo allestimento in co-produzione con il Teatro Sociale di Rovigo

 

Profili degli artisti

Andrei Bondarenko (Don Giovanni). Il baritono ucraino Andrei Bondarenko è uno dei più entusiasmanti giovani baritoni di oggiAggiungi un appuntamento per oggi.  Nato nel 1987 a Kamenez-Podolsky in Ucraina. E’ stato solista dell’Accademia Mariinsky per giovani cantanti per 8 anni. Nel 2003 è entrato nel dipartimento di canto dell’Accademia Nazionale di musica a Kiev e nel 2004 è stato ammesso al dipartimento di canto del Conservatorio di Kiev. Andrei è stato poi un solista della Ukraine National Philharmonic Society.
Ha lavorato con direttori importanti tra cui Valery Gergiev, Ivor Bolton, Yannick Nézet-Séguin, Vladimir Ashkenazy, Vasily Petrenko, Enrique Mazzola, Kirill Karabits, Teodor Currentzis, Emanuelle Villaume, Michael Sturminger, Omer Meir Wellber, Alain Altinoglou, Daniele Callegari, Lorenzo Viotti e Cornelius Meister. Si è esibito alla Opernhaus di Zurigo, Palm Beach Opera, Münchner Opernfestspiele, Bayerische Staatsoper, Teatro dell’opera di Monaco, Scottish Opera, Teatro a Mosca, Oper Köln, Deutsche Oper a Berlino, Dallas Opera, Oper im Steinbruch a St Margarethen, Vilnius City Opera, Israeli Opera, Tel Aviv, Perm Opera, Teatro Mariinsky a San Pietroburgo, Teatro Real di Madrid, Glyndebourne Festival e Teatro dell’opera di Stoccarda. Ha registrato Le nozze di Figaro (Conte) per Sony Classics, Rachmaninov songs con Iain Burnside alla Queens Hall ad Edinburgo per Delphian Records. Andrei ha vinto numerosi concorsi internazionali tra cui il concorso internazionale di canto Rimsky-Korsakov a San Pietroburgo nel 2006. Andrei ha partecipato al Progetto per giovani cantanti del Festival di Salisburgo dove è ritornato poi per  Roméo et Juliette di Gounod con Yannick Nézet-Seguin e Le rossignol con Ivor Bolton.

Mirco Palazzi, (Leporello). Raffinato interprete del repertorio belcantistico italiano e di quello mozartiano, dal 2001 è protagonista nei teatri, sale da concerto e festival più importanti a livello internazionale e nazionale, tra i quali: Teatro La Scala, ROH Covent Garden di Londra, Regio di Torino, La Fenice di Venezia, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Opera di Roma, Philarmonie di Colonia, Gewandhaus di Lipsia, Barbican di Londra, Suntory Hall di Tokyo, Tchaikovsky Hall di Mosca, Liceu di Barcellona, Opera di Washington, Opera di Dallas, Festival Rossini di Pesaro e di Wildbad, Festival di Saint Dennis, Festival di Edimburgo, Festival dei Due Mondi di Spoleto. Durante la sua carriera ha collaborato con i più importanti direttori, per citarne solo alcuni: Abbado, Alessandrini, Benini, Chailly, Chung, Fasolis, Gergiev, Hogwood, Pappano, Noseda, , Sado, Zedda… Sul palconscenico è stato guidato da registi di fama internazionale come Ronconi, Pizzi, Alden, Krief, Wagner, Pascoe, Carsen… Ha inciso per Decca, Euroarts, Naxos, Bongiovanni, Operarara, Arthaus, Unitel, Opus Arte, Euroarts. Nato a Rimini, inizia giovanissimo lo studio del pianoforte per poi dedicarsi al canto, diplomandosi con Lode e menzione al Conservatorio Rossini di Pesaro, sotto la guida di Robleto Merolla e in seguito con Bonaldo Giaiotti.

Anastasia Bartoli (Donna Elvira). Dopo il diploma accademico in canto lirico al Conservatorio di Verona nel 2016, Anastasia Bartoli interpreta il ruolo di Rosina ne Il Barbiere di Siviglia al Teatro Ristori di Verona in un workshop col regista Pier Francesco Maestrini. Nel 2017 viene scelta dal Maestro Carlo Rizzi per interpretare brani tratti da Cavalleria Rusticana (Santuzza) alla Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona. Debutta in Cavalleria Rusticana (Lola) presso il Festival di Castell’Arquato sotto la direzione del Maestro Sergio Alapont e la regia di Vivien Hewitt e in Così fan tutte di Mozart (Fiordiligi) al Teatro Municipal di Lima. Nel 2018 è Rosina al Teatro Fonderia di Verona in un workshop del regista Marco Gandini.In Giugno è soprano ospite al concerto del Premio Lugo attribuito al tenore Yusif Eyvazov. In Novembre debutta nell’opera Sì di Pietro Mascagni nel ruolo di Vera Principessa di Chablis, al Teatro Goldoni di Livorno sotto la direzione del Maestro Valerio Galli. In Dicembre si esibisce in un concerto con i Solisti Veneti in memoria del Maestro Claudio Scimone nella chiesa degli Eremitani a Padova e in un Gala natalizio presso l’Opera Romana di Craiova accanto al tenore Fabio Armiliato e al baritono Alberto Gazale. Nel Marzo 2019 debutta al Teatro Bellini di Catania nell’opera Fedora di Umberto Giordano interpretando il ruolo di Olga. Nello scorso Ottobre è stata protagonista al fianco di Leo Nucci del Gala verdiano diretto da Francesco Ivan Ciampa al Teatro Regio di Parma per il Festival Verdi 2019. Il prossimo 6 Dicembre sarà protagonista di un altro gala Verdiano nuovamente al fianco di Leo Nucci a Sofia(Bulgaria). Debutterà in Macbeth di Giuseppe Verdi( ruolo Lady Macbeth) a Marzo presso la Bunka Kaikan di Tokyo diretta dal Maestro Riccardo Muti.

Ekaterina Bakanova (Donna Anna). Ekaterina Bakanova nasce in Russia e si diploma in piano e canto presso l’Accademia Musicale Gnesin di Mosca. Vincitrice di numerosi concorsi di canto internazionali, come il Concorso di Canto a Bilbao, Hans Gabor Belvedere (Vienna, Austria), AsLiCo (Como), Bella Voce (Mosca) prima di diventare solista all’Opera di Novaya. Le sue vittorie al prestigioso Concorso “Giuseppe di Stefano” in Sicilia e al “Maria Caniglia” a Sulmona, portano al suo debutto in Italia, dove si perfeziona privatamente con Gabriella Ravazzi a Genova e dove vive dal 2007. Primo Premio al Concorso “Giulietta” come miglior cantante donna dell’Arena di Verona 2015, è stata inoltre nominata come migliore giovane interprete femminile nel 2016 all’Opera Awards a Londra. Ekaterina Bakanova si esibisce regolarmente in teatri quali: Arena di Verona, La Fenice a Venezia, Teatro Regio di Torino, Teatro Massimo di Palermo, NCPA a Beijing, Semperoper Dresden, ROH Covent Garden.  L’artista collabora con direttori come: Maurizio Benini, Jean-Christophe Spinosi, Stefano Montanari, Nello Santi, Placido Domingo, Karel Marc Chichon, Jan Latham Koenig, Mung Wung Chung e Yutako Sado, e con registi tra i quali: Franco Zeffirelli, Robert Carson, Calixto Bieto, Richard Eyre, Henning Brockhaus, Hugo de Ana e Roberto Andó. Tra gli altri suoi impegni troviamo: La Traviata alla Semperoper di Dresda, Teatro del Maggio a Firenze, alla Fenice di Venezia, a Tel Aviv, Mosca, Lisbona, Peralada e Trieste; La Rondine a Firenze (nuova produzione) e a Toulouse; Carmen (versione da concerto) a Versailles con Jean-Christophe Spinosi e l’Ensemble Matheus; il debutto a Tel Aviv come Donna Anna in Don Giovanni e Le Nozze di Figaro (Susanna) a Verona (Teatro Filarmonico); Il Bravo (Violetta) a Wexford Opera festival; la Sinfonia n.14 di Shostakovich con l’Orchestre Philharmonique di Strasburgo; Rinaldocon Ensemble Matheus e Jean-Christophe Spinosi in una tournée che ha interessato le piazze di Lione, Versailles, Mosca e Vienna, sempre diretta da Spinosi è stata poi protagonista del Gloria di Vivaldi e del Dixit Dominus di Haendel al TCE a Parigi; Les pêcheurs de perles (Leila) a Barcellona e Dortmund; Turandot (Liù) e Les Contes d’Hoffmann (Antonia) a Pechino. Protagonista del concerto di Natale 2018 in Senato diretta da Fabio Luisi e recente Manon a Tel Aviv Ekaterina Bakanova interpreterà nei prossimi mesi: Maria Stuarda a Lisbona; Juditha Thriumphans a Lione e a Parigi;  La Traviata a Tel Aviv, Madrid, Hong Kong, Londra Ginevra; Roméo et Juliette a Pechino; Les pêcheurs de perles (Leila) a  Oviedo; Les contes d’Hoffmann (Antonia) e Pagliacci (Nedda)a Zurigo; la Sinfonia n.4 di Mahler al Regio di Torino.

Andrei Danilov (Don Ottavio). Andrei Danilov collabora dal 2011 con “Irkutsk Musical Theater” di Nikolai Zagursky. Il suo repertorio operistico comprende Lensky in ​Eugene Onegin​, Duca di Mantova in Rigoletto, ​Alfredo in L​a Traviata.​ E’ molto affermato nel repertorio dell’operetta. Dalla stagione 2019-2020 Andrei è diventato membro della Deutsche Oper di Berlino dove ha interpretato tra gli altri Don Ottavio in Don Giovanni​, Tamino in ​Die Zauberflöte​, Rodolfo in La Boheme​, Alfredo in ​La Traviata. Nella prossima stagione debutterà al Wiesbaden Hessisches Staatstheater. Tra le sue recenti apparizioni: il debutto di Nemorino in ​L’elisir d’amore alla Staatstheater Cottbus, Alfredo in ​La Traviata al Teatro Umberto Giordano di Foggia, una comparsa all’Opern Werkstatt Festival in Svizzera,  una versione da concerto della P​ r o d a n á  n e v ě s t a di Smetana per il Novaya Opera Theatre di Mosca, Il Duca in R​igoletto per Irkutsk Music Theatre, Almeric nella Iolanta di Tchaikovsky al Palau de les Arts Reina Sofia a Valencia, Rodolfo in ​La Boheme e Il Duca in Rigoletto alla Badisches Staatstheater Karlsruhe.

Michela Antenucci (Zerlina). Michela Antenucci ha studiato canto con il M°Antonio Lemmo. Ha conseguito il Diploma Accademico di II livello in Canto con 110 e lode ed ha frequentato corsi di perfezionamento con illustri artisti. Ha vinto numerosi concorsi lirici internazionali: il più recente, il Concorso Lirico Internazionale “Ottavio Ziino” 2016. Nell’ambito operistico è stata anche regista e direttore di palcoscenico. Al R.O.F. 2008 di Pesaro, è stata Madama Cortese ne Il Viaggio a Reims, poi anche a Treviso e Jesi. Allieva dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” nel 2012, viene subito impegnata in quattro produzioni del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca dove, nel 2013, torna come Cintia ne L’Ambizione delusa di L. Leo. Da allora amplia il suo repertorio con quello barocco e madrigalistico collaborando, anche per palcoscenici internazionali, con l’Ass. La Risonanza ed il M° Bonizzoni e con l’Ass. Costanzo Porta ed il maestro Greco. Sin dalla prima del 2012, è una presenza constante nel cast de La Traviata con la regia di Ozpetek, diretta dai Maestri Mariotti, Santi, Palumbo. Nel 2015, sempre al San Carlo e poi a Budapest, è Laura nella Luisa Miller, diretta dal M° Rustioni. Nel 2016 e 2017 si esibisce a Tokyo con la Tokyo New City Orchestra ed il M° Marcianò per i concerti di Capodanno. A Marzo 2016 è Nannetta nel Falstaff-selezione al San Carlo. A luglio 2017 è Angelica nell’opera inaugurale del Festival della Valle d’Itria: l’Orlando Furioso di Vivaldi, con I Barocchisti ed il M° Fasolis; inoltre si esibisce in numerosi concerti del Festival. A novembre 2017 interpreta Aminta, uno dei protagonisti de L’Olimpiade di L. Leo, opera allestita per le celebrazioni per Carlo III di Borbone al Teatro di San Carlo. Nel 2018 canta, per il Gran Teatro La Fenice, il ruolo di Costanza nella prima esecuzione in tempi moderni de Le metamorfosi di Pasquale, opera di Spontini recentemente ritrovata e poi debutta come Elvira ne L’Italiana in Algeri all’Opéra di Toulon. A settembre 2018 veste nuovamente i panni di Costanza ne Le Metamorfosi di Pasquale, per il Festival Pergolesi-Spontini di Jesi. A gennaio 2019 torna al San Carlo per interpretare Musetta nelle matineès de La Bohème e poi, a marzo, per i ruoli di Stella e Giulietta ne Les Contes d’Hoffmann. Ad aprile è al Gran Teatro La Fenice per il Requiem di Mozart. A luglio 2019 debutta come Euridice nell’Orfeo e Euridice di Gluck a Padova ed a Bassano del Grappa; poi come Coscoletto nell’operetta Coscoletto o Il Lazzarone di Offenbach per il Festival della Valle D’Itria di Martina Franca e per la Fondazione Toscanini di Parma.
Ha all’attivo numerose incisioni sia audio che video fra cui, in prossima uscita, La Riconoscenza, cantata pastorale ed encomiastica di Rossini in cui ha il ruolo principale di Argene. Fra i prossimi impegni: Papagena in Die Zauberflöte a Napoli, Pinocchio in Pinocchio a Venezia, Arsenia in Don Trastullo a Bellinzona.
Ha debuttato, fra i tanti ruoli principali, ne L’Elisir d’Amore, La Medium, Le Nozze di Figaro, La Serva Padrona, Il Barbiere di Siviglia, Rigoletto e nelle opere sacre dei maggiori compositori.

Daniel Giulianini (Masetto). Daniel Giulianini, giovane e promettente bass-baritono, nato nel 1987 si è diplomato con lode al  Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena. Ha successivamente frequestato la Scuola dell’Opera al Teatro Comunale di Bologna, e ha recentemente continuato gli studi di canto sotto la guida di William Matteuzzi, Franco Fussi e Carlo Meliciani. Si è esibito in importanti teatri e Festival in Italia e all’estero: Opéra di Nizza, Opéra de Paris, Teatro Alighieri di Ravenna, Festival dei Due Mondi in Spoleto, Teatri di Como, Cremona, Pavia e Brescia, Teatro Coccia di Novara, Tel Aviv Opera. Ha lavorato con direttori di fama internazionale tra cui Daniel Oren, James Conlon, Tra i prossimi impegni: Deputato Fiammingo/Don Carlo all’Oesternfestspiele Salzburg w. Thielemann, Pirro/I Lombardi all’Opéra de Monte-Carlo, Basilio/Il Barbiere di Siviglia al Teatro Petruzelli di Bari, Samuel/Un Ballo in Maschera al suo debutto al Teatro Real di Madrid, Deputato Fiammingo/Don Carlo alla Paris National Opera, Stabat Mater al Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania e Masetto/Don Giovanni al Teatro Verdi di Padova.  Daniel Giulianini ha vinto importanti concorsi tra cui il Concorso “Etta Limiti” (2012) e As.Li.Co (2015).

Abramo Rosalen (Commendatore). Ha debuttato per La Biennale di Venezia nel 2002 con l’opera contemporanea Big Bang Circus di Claudio Ambrosini, eseguita anche al Teatro Lirico di Trieste e al Teatro San Carlo di Napoli. Ha debuttato come Commendatore in Don Giovanni al Teatro La Fenice di Venezia, Mustafà ne L’Italiana in Algeri al Teatro Comunale di Bologna, al Filarmonico di Verona, nel Circuito Lombardo, Zaccaria in Nabucco al Teatro Petruzzelli di Bari, Oroveso in Norma al Teatro Massimo Bellini di Catania, Bartolo ne Le Nozze di Figaro e Don Basilio ne Il Barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Torino, Timur in Turandot alla ROH di Muscat in Oman. Ha cantato Zio Bonzo in Madama Butterfly e in La Traviata al Teatro Alla Scala di Milano, Don Alfonso in Così Fan Tutte al Nuovo Teatro d’Opera di Dubai, Sarastro in Die Zauberflöte in AsLiCo, Timur in Turandot alla Shanghai Opera House e al Palau de les Arts Reina Sofía, Don Alfonso in Così Fan Tutte al Teatro Verdi di Trieste, Sir Giorgio ne I Puritani al Teatro Verdi di Trieste, ruolo che riprenderà al Teatro di San Carlo, Jacopo Fiesco in Simon Boccanegra al Teatro Petruzzelli di Bari, Sparafucile in Rigoletto al Teatro Comunale di Bologna e in tournée in Giappone. Riprenderà il ruolo al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e canterà Alfonso I d’Este in Lucrezia Borgia e Colline ne La Bohème al Teatro Verdi di Trieste, Ramfis in Aida al Teatro Petruzzelli di Bari, Don Giovanni e Turandot a Padova.

Paolo Giani Cei (regia, scene, costumi e luci). Paolo Giani Cei nasce a Torino e dal 2008 segue in tutto il mondo le produzioni di Stefano Poda, in qualità di aiuto regista e assistente a scene, costumi, luci, per dare all’interpretazione operistica la rigorosa unità estetica e concettuale di un teatro fondato sulla totalità delle arti.  Per l’inaugurazione del 77° Maggio Musicale Fiorentino cura la drammaturgia del “Tristan und Isolde” diretto da Zubin Mehta. Nell’ottobre 2014 al Teatro Verdi di Padova,  realizza una propria messa in scena di Butterfly di Puccini. In  gennaio 2015 riprende la produzione di Nabucco al Teatro Verdi di Trieste. In dicembre 2015 al Teatro Verdi di Padova firma regia, scene, costumi e luci di Traviata (con Maria Katzarava, Paolo Fanale, Franco Vassallo e diretta da Eduardo Strausser). Nel 2016 firma: regia, scene, costumi e luci de La voix humaine, di F. Poulenc, presso il Palacio de Bellas Artes di Città del Messico; la drammaturgia di Titano, coreografia sulla Sinfonia n.1 di Mahler per il Balletto Nazionale di São Paulo; della drammaturgia di Elisir d’amore all’Opera du Rhin a Strasburgo; della drammaturgia di Fosca di Antonio Carlos Gomes al Theatro Municipal de São Paulo. Sempre per Padova nel 2016 prepara le nuove produzioni di Capuleti e Montecchi (in coproduzione con Opera Estate di Bassano) e di Bohème (in coproduzione con il Teatro Sociale di Rovigo).
Tra le produzioni di cui è stato regista collaboratore si ricordano: Il Concilio dei Pianeti (T. Albinoni), Sala della Ragione di Padova, Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone, 2009; Falstaff (G. Verdi), Opera National de Wallonie, Liège, 2009 (DVD RAI/Dynamic); Hin und Zurück (Hindemith)/Heure Espagnole (Ravel), Teatro delle Muse di Ancona, 2010; Don Giovanni (W.A. Mozart), Palm Beach Opera, 2010; Così Fan Tutte (W.A. Mozart), Teatro Principal de Menorca, 2010; Rigoletto (G. Verdi), Teatro Verdi Padova 2010; Forza del Destino (G. Verdi), Teatro Regio Parma, gennaio 2011, (DVD Unitel); Trittico (G. Puccini), Teatro Colon de Buenos Aires, 2011; Leggenda (A. Solbiati), Teatro Regio Torino, 2011; Lucia di Lammermoor, Teatro Verdi Padova, 2011; Maria Stuarda (G. Donizetti), Oper Graz, 2012; Tosca (G. Puccini), Stadttheater Klagenfurt, 2012; Trovatore (G. Verdi), Teatro di Herodes Atticus, Opera Nazionale, Atene, 2012; Nabucco (G.Verdi), coproduzione tra Teatro Verdi di Trieste, Padova, Operafestival Bassano, Rovigo; Maria Stuarda, ABAO Bilbao, 2013; Attila (G.Verdi), St.Galler Festspiele, St.Gallen, Svizzera,  2013; Don Carlo (G.Verdi), Theater Erfurt, 2013; Rigoletto (G.Verdi), Teatro Verdi Padova, 2013; Tristan und Isolde (R.Wagner), Maggio Musicale Fiorentino 2014; Tosca (G.Puccini), Wuppertal 2014; Forza del Destino (G.Verdi), Festival Verdi di Parma 2014. Tra gli impegni immediati figurano: Andrea Chénier (U.Giordano), KNO Korean National Opera 2015; Faust (coproduzione con Israeli Opera di Tel Aviv), Teatro Regio di Torino 2015; Thais (produzione del Teatro Regio di Torino) al Theatro Municipal de São Paulo 2015; Otello, Opera di Budapest 2015; Ariodante e Faust all’Opéra di Lausanne nel 2016. Per il Teatro Verdi di Trieste aveva già ripreso la regia di Nabucco a Udine e Pordenone nel 2013.

Jordi Bernàcer (maestro concertatore e direttore d’orchestra). Jordi Bernàcer è dal 2015 Resident Conductor alla San Francisco Opera. Ha compiuto gli  studi  di  flauto,  direzione di  coro  e  direzione d’Orchestra  presso il Conservatorio “Joaquín Rodrigo” di Valencia. Ha frequentato a Vienna i corsi di Erwin Acél presso l’Università della Musica, diplomandosi cum laude presso il Konservatorium Wien con Georg Mark e Reinhard Schwarz. Nel 1997 ha vinto il primo Premio del Verein Wiener Musikseminar. Nel 2004 ha preso parte al “Beethoven Workshop” tenuto da Daniel Barenboim presso il Musikverein di Vienna.

E’ stato assistente di Lorin Maazel, che l’ha invitato nel 2007 come direttore associato al Castleton Festival in Virginia (USA). Ha collaborato anche con Riccardo Chailly, Sir Andrew Davis, Valery Gergiev, Nicola Luisotti, Zubin Mehta, Georges Prêtre.
Dirige frequentemente l’Orchestra Nazionale di Spagna, l’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Spagnola, l’Orchestra della Comunità Valenciana le Sinfoniche di Barcelona, Galicia, Bilbao, Navarra, Asturias, Euskadi, Castilla y León, Murcia, Valencia, Tenerife, Comunità di Madrid. Ha diretto, tra l’altro, la Baden-Baden Philharmonie in una tornée in Bahrein con Plácido Domingo, l’Orchestra della Radiotelevisione Slovacca di Bratislava, le Orchestre del Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Mariinski di San Pietroburgo, Los Angeles Opera, Teatro Nazionale d’Ungheria nonché le orchestre da camera di Berlino, Praga e Qatar. È stato ospite di prestigiose istituzioni musicali quali Abu Dhabi Classics, il Festival di musica contemporanea di Alicante, il Festival Mozart de La Coruña, il Festival Internazionale di Santander. Concerti e recite sono stati registrati dalla Radio e dalla Televisione Nazionale Spagnola, la RAI, Abu Dhabi Classic FM.
Recentemente ha diretto I Puritani a Piacenza, Modena e Reggio Emilia, Rigoletto a San Francisco, Nabucco a Verona, Carmen e Tosca a Roma. Tra i suoi impegni futuri citiamo La Vedova Allegra a Padova, Tosca all’Opera di Roma, Le Compte Ory a Liegi.

Matteo Valbusa (Maestro del coro). Musicista veronese, Matteo è direttore di coro e d’orchestra, insegnante, organizzatore di eventi. Dirige diversi cori e orchestre, insegna direzione e collabora con le più importanti istituzioni corali europee, confrontandosi versatilmente con ogni genere musicale.
Dopo la maturità classica si è laureato brillantemente in Scienze dei Beni Culturali, in Direzione di Coro con Pierpaolo Scattolin e con Lorenzo Donati, in Direzione d’Orchestra con Giancarlo Andretta. Si è perfezionato presso la Sibelius Academy di Helsinki, l’Accademia Chigiana di Siena e l’Accademia Europea per direttori di coro di Fano. Ha approfondito i vari stili musicali con Marco Berrini, Virginia Bono, Nicole Corti, Vincenzo Di Donato, Matti Hyökki, Stojan Kuret, Mario Lanaro, Stefan Parkman, Ragnar Rasmussen, Armando Tasso, Jan Yngwe. Ha partecipato due volte al Concorso Internazionale per direttori di coro di Europa Cantat, vincendo il Terzo premio nel 2011 a Budapest e il premio per la miglior esecuzione della musica rinascimentale nel 2009 a Lubiana. Ha diretto l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra da camera Interpreti Italiani, l’Ensemble Il Falcone e altre importanti orchestre in programmi sinfonici e corali, e il Coro Lirico Veneto per produzioni operistiche. Nell’autunno 2019 dirige il Coro della Fondazione Arena di Verona. Dirige Insieme Corale Ecclesia Nova, il Coro Maschile La Stele e il Coro Marc’Antonio Ingegneri in un repertorio che va dalla polifonia antica alla musica contemporanea: con questi gruppi si è esibito in tutta Italia e all’estero in importanti festival e ha vinto premi in concorsi corali nazionali e internazionali.
Fa parte della Commissione Artistica dell’ASAC Veneto ed è stato docente e coordinatore dell’Accademia di Direzione corale “Piergiorgio Righele” dalla sua fondazione ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi. È spesso invitato a tenere corsi, masterclass e conferenze, e a far parte di giurie in importanti concorsi corali e di direzione di coro in tutta Europa. Nel 2011 è stato invitato a tenere un corso sulla musica corale italiana all’Università di Colima, Messico, dirigendo il Coro dell’Università nel Festival “Es a Voz”. Nel 2020 insegnerà alla Scuola per direttori della Fondazione Guido D’Arezzo e nel Corso stabile di formazione per direttori di coro di Sassari.

È direttore artistico del Festival Internazionale “Voce!” di Bosco Chiesanuova e del Festival “Dodekantus” di Verona.

Orchestra di Padova e del Veneto. Fondata nell’ottobre 1966, in oltre 50 anni di attività l’OPV si è affermata come una delle principali orchestre italiane. Unica Istituzione Concertistico-Orchestrale (I.C.O.) attiva in Veneto, realizza circa 120 tra concerti e opere liriche ogni anno, con una propria Stagione a Padova, concerti in Regione e per le più importanti Società di concerti e Festival in Italia e all’estero. Dal 1983 la direzione artistica e musicale dell’Orchestra è stata affidata a Peter Maag (direttore principale, 1983-2001), Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello (direttore musicale, 2002- 2003), Filippo Juvarra. Nel settembre 2015 Marco Angius ha assunto l’incarico di direttore musicale e artistico. Nella sua lunga vita artistica l’OPV annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale, tra i quali si ricordano S. Accardo, P. Anderszewski, M. Argerich, V. Ashkenazy, J. Barbirolli, Y. Bashmet, R. Buchbinder, M. Campanella, G. Carmignola, R. Chailly, C. Desderi, G. Gavazzeni, R. Goebel, N. Gutman, P. Herreweghe, A. Hewitt, C. Hogwood, S. Isserlis, L. Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Maisky,
Sir N. Marriner, A. Marcon, V. Mullova, O. Mustonen, A.S. Mutter, M. Perahia, I. Perlman, M. Quarta, J.P. Rampal, S. Richter, M. Rostropovich, H. Shelley, J. Starker, R. Stoltzman, H. Szeryng, U. Ughi, S. Vegh, T. Zehetmair, K. Zimerman. Negli ultimi anni l’Orchestra si è distinta anche nel repertorio operistico, riscuotendo unanimi apprezzamenti in diversi allestimenti di Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Così fan tutte, Il flauto magico, Il barbiere di Siviglia, Il turco in Italia, Il signor Bruschino, La cambiale di matrimonio, Norma, I Capuleti e i Montecchi, L’elisir d’amore, Don Pasquale, Lucrezia Borgia, Rigoletto, La voix humaine… Nella Stagione 2015/2016, su ideazione di Marco Angius, l’OPV ha ospitato Salvatore Sciarrino come compositore in residenza realizzando il primo ciclo di Lezioni di suono per Rai5, esperienza che si è poi rinnovata nella Stagione 2016/2017 con Ivan Fedele. Sempre nel 2016, l’esecuzione integrale delle Sinfonie di Beethoven dirette da Angius nell’ambito del “Ludwig Van Festival” è stata accolta da un eccezionale consenso di pubblico e di critica. L’OPV è protagonista di una vastissima attività discografica che conta più di 60 incisioni per le più importanti etichette. Tra le pubblicazioni più recenti Abyss con musiche di Donatoni, An Mathilde con musiche di Dallapiccola e Togni e L’Arte della fuga di Bach/Scherchen (Stradivarius), tutti diretti da M. Angius, e Vivaldi Seasons and Mid-Seasons con S. Tchakerian e P. Tonolo (Decca). OPV è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione del Veneto, Comune di Padova e Fondazione Antonveneta.

Coro Lirico Veneto. Il Coro Lirico Amadeus/ Coro Lirico Veneto nasce nel 2001 dall’esigenza di avere un coro professionale che presti la propria attività presso i Teatri di Tradizione  ed Associazioni che intendono eseguire Opere Liriche e Concerti Sinfonici utilizzando unicamente professionisti dello spettacolo a garanzia di una qualità vocale e scenica pari a quella offerta dalle Fondazioni Liriche e Sinfoniche.
I componenti del coro sono tutti cantanti professionisti: Musicisti diplomati in canto lirico o che hanno conseguito il diploma di teoria e solfeggio o il compimento inferiore di canto. Ogni Artista del Coro svolge la propria attività  anche presso

Fondazioni Liriche e come solista.

Questa formazione nasce all’interno di un progetto di promozione e valorizzazione della figura professionale dell’ Artista del Coro e di tutela della categoria attraverso servizi amministrativi e fiscali adeguati e nel  pieno rispetto della normativa vigente in materia di spettacolo.

Il numero dei componenti varia, a seconda dell’opera o della partitura sinfonica, da un minimo di 16 ad un massimo di 70. A dirigere la formazione sono chiamati di volta in volta maestri specialisti nel repertorio da eseguire. Il coro ha in repertorio una trentina di opere liriche e numerose partiture sinfoniche e ha cantato in tutti i maggiori Teatri di Tradizione in Italia.

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