INTELLIGENCE, cultura della sicurezza. Premiate dal DIS a Roma le migliori tesi di laurea sulla materia

I nove vincitori del concorso ricevuti a Piazza Dante dai vertici del comparto Informazione e Sicurezza. L’iniziativa si situa nel solco delle attività di promozione della cultura della sicurezza ed è anche una occasione per incentivare l’approfondimento delle tematiche della sicurezza

Ha avuto luogo oggi nella capitale la cerimonia di consegna del premio “Una tesi per la Sicurezza nazionale”, evento promosso dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Presidenza del Consiglio dei ministri (DIS) con l’obiettivo di avvicinare i giovani laureandi al mondo dell’Intelligence.

La terza edizione del bando ha assegnato dieci borse di studio alle migliori tesi di laurea magistrale discusse dagli studenti universitari tra il 1 dicembre 2017 e il 21 dicembre 2018, tesi inerenti le principali aree tematiche classiche dell’Intelligence del Secondo millennio, quali cybersecurity, innovazione digitale, sicurezza e interessi nazionali, relazioni internazionali, minacce e aree di crisi, profili giuridico-organizzativi e storici relativi all’Intelligence e, infine, sicurezza economico-finanziaria.

L’iniziativa si situa nel solco delle attività di promozione della cultura della sicurezza ed è anche l’occasione per incentivare l’approfondimento delle tematiche relative alla sicurezza attualmente di particolare interesse.

Un processo culturale che in Italia ha concretamente iniziato a prendere avvio nei primi anni del nuovo millennio, con le prime iniziative di approccio alla diffusione di una diversa immagine di quelli che nei decenni precedenti, erano stati i «servizi segreti».

La nuova immagine dei servizi di informazione e sicurezza italiani, obliterata non certo con facilità quell’immagine controversa che si trascinavano dietro dal passato, gli apparati di Intelligence, anche sulla spinta di eventi epocali (primo tra tutti il terrorismo internazionale) attraversarono una fase di marcata evoluzione.

Risalgono infatti a quel periodo i primi convegni pubblici sulla materia e i corsi di formazione, abbozzati da alcune università private sulla falsariga di quelli svolti in altri Paesi occidentali, dove in una stabile cornice democratica, storicamente la sicurezza nazionale contempla il contributo del mondo accademico e della società.

È normale – ad esempio – in paesi come Israele o gli Stati Uniti d’America, leggere sui giornali annunci di bandi pubblici per il reclutamento di personale destinato alla successiva immissione nelle agenzie statali o federali preposte alla tutela della sicurezza.

Ora questa mentalità si sta gradualmente consolidando anche in Italia, grazie a iniziative come quella promossa dal DIS, tese a creare un ponte tra l’Intelligence e il mondo universitario.

A essere interessati sono in primo luogo i giovani, che nel loro percorso di studi hanno inteso approfondire tale particolare materia e, al medesimo tempo, fornire un prezioso contributo al proprio Paese.

Dal DIS viene oggi sottolineato il successo duraturo e in diuturna crescita del concorso “Una tesi per la Sicurezza nazionale”, evidenziato dal triplicarsi dei lavori inviati dai candidati nell’ultimo anno, tesi di laurea successivamente valutate da una commissione composta da operatori di livello apicale degli apparati del comparto.

È un risultato conseguente allo sforzo di maggiore apertura verso l’esterno profuso dall’intelligence della Repubblica, teso al costante rafforzamento del rapporto con la società civile e l’università.

Nove i premiati di questa edizione: Andrea Barzon (Università degli Studi di Padova), Andrea Bissoli (Università La Sapienza di Roma), Marco Maldera (Università degli Studi di Firenze), Martina Mandalari (Università La Sapienza di Roma), Daniele Mandrioli (Università degli Studi di Milano), Roberto Memme (Università degli Studi di Bergamo), Federico Palmaro (Università La Sapienza di Roma), Arianna Pedrini (Università Commerciale Luigi Bocconi), Niccolò Zorn (Università degli Studi di Firenze).

La cerimonia di consegna dei premi si è svolta nella nuova sede unitaria dell’Intelligence in Piazza Dante a Roma, alla quale hanno presenziato i vertici di essa unitamente ai membri della commissione di valutazione.

Ulteriori approfondimenti sui vincitori del premio “Una tesi per la Sicurezza nazionale” e sulle tesi da loro svolte sono rinvenibili sul sito www.sicurezzanazionale.gov.it e sui social network del comparto intelligence.

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