SPAZIO. Dalle “guerre stellari” a una condivisione pacifica dello spazio? Ottimismo degli scienziati su dimensione internazionale dell’astronomia e space economy.

    Presentata a Roma l’undicesima edizione del Master in Istituzioni e Politiche spaziali organizzato dalla SIOI, Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale in collaborazione con l’Istituto di Studi giuridici del Consiglio Nazionale per le Ricerche e l’Agenzia Spaziale Italiana. (ascolta l’audio integrale della conferenza digitando A090).

 

   redazione insidertrend.it (05FEB19) – Il progresso procede a grandi balzi in avanti e lo spazio è la nuova frontiera della ricerca. Se fino adesso i fondati timori sono stati quelli di una militarizzazione di questa quinta dimensione, oggi almeno una parte del mondo della scienza e della ricerca sembrerebbe pensarla diversamente. Infatti, essa sarebbe permeata da un ottimismo di fondo riguardo alle possibilità di un superamento dei confini indotto dalla necessaria collaborazione nello specifico settore.

 

Il futuro ci riserverà forse una cooperazione tra cinesi e americani, sarà la complessità degli obiettivi e gli ingenti stanziamenti indispensabili al loro conseguimento, questo è quanto emerso dal dibattito organizzato dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, in collaborazione con l’Istituto di Studi giuridici del Consiglio Nazionale per le Ricerche e l’Agenzia Spaziale Italiana, che ha avuto luogo nella sede della SIOI in piazza San Marco a Roma.

 

Dopo l’introduzione di Franco Frattini, che della SIOI è presidente, moderati dalla dottoressa Gabriella Arrigo (responsabile delle Relazioni internazionali dell’ASI) si sono alternati gli interventi dei professori Piero Benvenuti (astronomo e pianetologo, attualmente commissario straordinario dell’ASI) e Massimo Inguscio (fisico sperimentale e presidente del CNR). L’occasione è stata quella della presentazione dell’undicesimo Master in Istituzioni politiche e Spaziali, organizzato dalla SIOI, in collaborazione con l’Istituto di Studi giuridici del Consiglio Nazionale per le Ricerche e l’Agenzia Spaziale Italiana.

 

Benvenuti, che è anche membro dell’Unione internazionale astronomi, ha sottolineato la crescente rilevanza geostrategica del settore aerospaziale, laddove sempre più soggetti si dedicheranno al governo di tale “sistema”, ponendo inoltre l’accento sull’impatto che sta avendo l’osservazione dell’universo sulla space economy. In questa dimensione internazionale l’ambizione non nascosta sarebbe appunto quella di coinvolgervi anche la Cina Popolare, gigante dell’economia sempre più avanti nella ricerca che, tuttavia, evidenzia i punti di forza e i vantaggi correlati e assieme anche i deficit di un paese carente sul piano della democrazia.

 

Dal canto suo, il professor Inguscio ha concordato sulla funzione unificatrice della scienza, che produce i suoi effetti «nel campo della diplomazia e nell’eliminazione delle frontiere». Egli ha inoltre ricordato il ruolo fondamentale svolto dal CNR nella ricerca, un ente che si è guadagnato un prestigio a livello mondiale.

 

Per quanto concerne il Master in Istituzioni e Politiche spaziali organizzato dalla SIOI, va rilevato che si tratta di un’iniziativa innovativa che si colloca in un’area tematica ancora non oggetto di sistematica attenzione e che, inoltre, essa si esplica nella formazione di specialisti nelle politiche spaziali con competenze internazionalistiche, giuridico-istituzionali, tecnico-scientifiche, industriali e socio-economiche, che sono in grado di porre i frequentatori nelle condizioni di operare, successivamente, in ruoli di responsabilità nell’ambito di organizzazioni e istituzioni internazionali, nonché enti di diversa natura e, ovviamente, imprese private.

 

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