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Il respiro è anche un atto di ricordo. Le opere realizzate dall’artista catturano il polso di paesaggi che esistono da tempo, ma che sono in continua evoluzione, come ricordi trasportati dal vento o il respiro silenzioso della terra in attesa di rinnovamento. Sabran è stato uno degli[…]

ARTE, esposizioni. Roma, Galleria Bruno Lisi: Ron Laboray, Pretty Power

Ron Laboray basa le sue opere principalmente sui concetti di bellezza e di potere, include disegni unici di grandi dimensioni e una serie video di animazione musicale. Luci, colori, forme e linguaggi che richiamano a un mondo anteriore che, tuttavia, è proiettato in questo presente e nel futuro. Insomma, l’artista avvia il proprio e altrui immaginario nella nuova direzione che è sì evocazione e ispirazione, ma anche direzione e dinamica. Egli si concentra su ciò che ci unisce, infatti, la serie Pretty Power include tre disegni su larga scala stratificati, che esplorano la complessa relazione tra potere e bellezza. Gli eventi storici, le icone culturali, le meraviglie naturali e i simboli tradizionali che evocano queste condizioni duali sono giustapposti e rappresentati con immagini realistiche e campi di colore astratti. Tra questi elementi, il pubblico scoprirà la vittoria di Shirley Muldowney quale prima campionessa americana di corsa automobilistica dragster, i fiori nazionali dei paesi del G12, un diagramma utilizzato per tagliare le pietre preziose e manufatti culturali associati alle icone musicali Kurt Cobain e Syd Barrett. Le opere di Laboray permarranno in esposizione presso la Galleria Bruno Lisi di Roma fino al 20 dicembre 2024. Si tratta di un evento curato da Camilla Boemio (registrazione audio A685-02DIC24), con la quale, nel corso di una conversazione alla presenza dell’artista, insidetrend.it ha affrontato lo stimolante tema relativo a quella fase di liberazione e sogno partendo dagli indefettibili addentellati con la Roma di allora, quella della beat generation, di Gregory Corso e John Paul Getty III (per citarne solo alcuni) e quella di oggi, che lei ritiene oltremodo ricettiva e feconda nei confronti di questo genere di sperimentazioni di avanguardia