VATICANO, viaggi pontifici. Africa: il Papa sarà nella Repubblica Democratica del Congo il 31 gennaio

Il Pontefice si recherà nella Repubblica Democratica del Congo il prossimo 31 gennaio per un viaggio programmato già per il mese di luglio, tuttavia – secondo fonti vaticane – rimandato per il suo stato di salute. Allora era previsa una visita a Goma, nel Nord Kivu, nella regione dove venne assassinato l’ambasciatore della Repubblica italiana Luca Attanasio, visita che però non poté avere luogo a causa della situazione di insicurezza. Nel suo prossimo viaggio, comunque, Bergoglio incontrerà le vittime del conflitto. Affermano da oltre Tevere che «egli si recherà nel Paese africano martoriato dalla guerra come amico di tutti i congolesi», al fine di invitarli «a voltare pagina». Al riguardo va ricordato che la Chiesa cattolica nella RDC svolge un ruolo molto importante, poiché quasi la metà delle strutture sanitarie del paese sono gestite da personale e istituzioni cattoliche, mentre le scuole pubbliche gestite da personale cattolico che vengono frequentate da sette milioni di studenti. Nel Sud Sudan i cattolici costituiscono invece il 40% della popolazione (pari a undici milioni di abitanti) e sono divisi in una varietà di gruppi etnici. Attualmente permane particolarmente complessa la situazione nel Kivu e nell’Ituri, aree dove sono attive oltre sessanta milizie armate. Nella zona di Goma combatte il gruppo M 23 (23 marzo), che in tre mesi ha provocato mezzo milione di sfollati in tre mesi. A settentrione è in atto il conflitto con le ADF, nel quale l’azione di attori regionali esterni (le truppe ugandesi e congolesi) più che respingere queste milizie le ha spinte all’interno del Congo. Le ADF sono il maggiore beneficiario del conflitto con l’M23, nel senso che per mesi l’attenzione è stata puntata altrove; intanto, esse hanno rafforzato pure i loro legami finanziari e di risorse umane con Islamic State (IS), rispetto al quale hanno reso sempre più compatibili le loro metodologie di attacco.

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