VATICANO, diplomazia pontificia. Parolin all’Onu: «Leone XIV invita ad abbracciare una diplomazia dell’incontro»

New York, 20 maggio 2025 – «Insieme, possiamo rispondere alla chiamata del Papa e diventare coloro che seminano la pace che durerà nella storia, non coloro che causano vittime», questo l’auspicio espresso dal Segretario di Stato vaticano nel corso del suo intervento che ha avuto luogo ieri alle Nazioni Unite, a New York, a seguito dell’elezione del nuovo Pontefice. «La Santa Sede è impegnata a promuovere la pace e la giustizia in un mondo segnato da divisioni, conflitti e urgenti problemi globali», h poi aegli aggiunto. Il discorso è stato pronunciato durante il ricevimento per l’elezione del Papa, organizzato dall’Osservatore permanente, monsignor Gabriele Caccia. L’elezione di un nuovo Papa è un’opportunità «di rinnovamento non solo per i cattolici, ma per tutti coloro che cercano un mondo con maggiore giustizia, solidarietà e pace – ha inoltre dichiarato Parolin -, la sua speranza è che la Santa Sede e i rappresentanti delle nazioni possano procedere insieme, ispirati dalla speranza». Parolin ha concluso riconoscendo l’importanza del ruolo svolto dall’Onu: «La Santa Sede ribadisce il suo incrollabile sostegno alla missione delle Nazioni Unite (…) un forum in cui gli Stati dialogano, fanno sentire la voce dei loro popoli e si forgiano soluzioni alle più grandi sfide dell’umanità. Il Vaticano riconosce anche l’importante ruolo dei diplomatici e dei rappresentanti delle nazioni nel “tessere il tessuto della cooperazione internazionale e nel promuovere la pace e la giustizia, spesso di fronte a grandi complessità. La Santa Sede, anche in linea con il Papa, desidera continuare a contribuire a questa missione, offrendo la sua voce morale in difesa dei poveri e dei bisognosi e nella ricerca della pace e dello sviluppo umano integrale».

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